Dall'abuso
                      delle potature alla lotta biologica, alla comunicazione
                    ai cittadini. 
                    Sono alcuni dei temi affrontati dai relatori
                    intervenuti al convegno organizzato per promuovere 
"                    Sigillo
                    Verde", nuovo iter formativo per qualificare la gestione
                  del verde ornamentale
                  È  stato
                      piacevole, oltre che istruttivo, assistere a un convegno
                      dove la capacità comunicativa dei relatori
                    tiene il pubblico "incollato" alle sedie, dove
                    i messaggi, semplici e chiari, lanciano sfide su temi che
                    tutti i giorni ci troviamo a dibattere. È accaduto
                    al convegno "Le nuove frontiere per un verde di
                    qualità",
                    tenutosi il 25 febbraio 2006 a Reggio Emilia e organizzato
                    dalla Camera di Commercio IAA (Industria, agricoltura e artigianato)
                    e dal Consorzio Fitosanitario della Provincia di
                    Reggio Emilia.
                    Una mattinata in cui si sono susseguite interessanti comunicazioni,
                    a partire da quella di Alberto Vanzo, del settore Gestione
                    verde del Comune di Torino, che con entusiasmo ha spronato
                    le numerose imprese del verde presenti in sala ad approfondire
                    le conoscenze, a formare gli operatori, a osare nella gestione
                  del verde pubblico.
                  Potature queste sconosciute
  Nella sua prima relazione Stefania Gasperini ha saputo, con
                      toni appassionati, comunicare informazioni e dati tecnici,
                      botanici, fisiologici che in Italia non fanno ancora parte
                      del patrimonio culturale comune. In seguito, ha approfondito
                      il tema della potatura come sistema che altera l'equilibrio
                      della pianta da considerare perciò come necessaria
                      solo in determinate condizioni, e da praticare solo a patto
                      che si conosca la specie sulla quale si interviene. Interessante
                      a questo proposito la tabella di confronto presentata sulla
                      tolleranza alle potature da parte delle diverse specie. "In
                      Italia si pota poco, ma si taglia troppo",
                      questo il suo chiaro messaggio. Importante anche il tema
                      degli
                      strumenti urbanistici che possono indicare modelli per
                      la gestione del verde pubblico e privato. È il caso
                      del Regolamento del verde come strumento del Comune per
                      tutelare un patrimonio, per fornire indirizzi di uso e
                      per limitare l'impoverimento del verde pubblico e privato.
                      Anche il cittadino deve sapere che cosa è meglio
                      fare nel proprio giardino una volta che è morta
                      una pianta e con che cosa è opportuno sostituirla.
                      In seguito a tali circostanze si può scegliere se
                      reintrodurre la vegetazione autoctona o avvalersi, a determinate
                  condizioni, di vegetazione alloctona, ma comunque pregiata.
                  Lotta biologica
                      Nicoletta Vai, del Servizio fitosanitario regionale, ha affrontato
                      il tema della fitopatologia in ambito di verde ornamentale,
                      presentando i possibili sistemi efficaci di lotta biologica,
                      peraltro perseguiti da anni, come obiettivo non solo nel
                      verde pubblico, dal servizio regionale dell'Emilia Romagna.
                      La relatrice ha illustrato l'argomento delle consociazioni
                      a livello ornamentale che possono favorire la lotta soprattutto
                  agli insetti patogeni.
                  Sigillo Verde
                      Anselmo Montermini del consorzio fitosanitario di Reggio
                      Emilia ha presentato il percorso formativo "Sigillo
                      Verde": una strada per qualificare il lavoro svolto
                      dalle imprese nella gestione del verde ornamentale. L'impegno
                      dei partecipanti all'iniziativa è stato sintetizzato
                      dal motto: "Sigillo verde... per il benessere
                  delle piante".
                  
                    Il successivo vivace dibattito è servito a sottolineare
                      nuovamente che in ogni processo decisionale è fondamentale
                      una comunicazione tecnica che riporti i motivi dell'evento.
                      Sia che si tratti di temi ad ampia scala, sia che si tratti
                      dell'abbattimento di un'alberata stradale, occorre spiegare
                      alla gente il perché delle iniziative che vengono
                      intraprese, soprattutto quando si deve rinunciare a qualche
                      elemento del verde pubblico.
                    Solo creando una base culturale comune sarà possibile
                      fare accogliere con maggiore fiducia le scelte delle amministrazioni.
                      Nella fiera Esterno casa, sede del convegno, una mostra degli "orrori" con
                      gigantografie di alberi afflitti da potature assurde, purtroppo
                      molto frequenti, ha permesso di puntare l'indice proprio
                      su chi male ha operato nella cura del verde pubblico, nostro
                      bene comune.