Piazza
Libertà, cinque alberi saranno tagliati
e altri cinque verranno traslocati altrove, in una
zona verde che li possa oIl perimetro del giardino
storico, come imposto dalla Soprintendenza, resta intattospitare. . Sul lato
Sud, prosecuzione verso le rive di via Sant'Anastasio,
viene a cadere una corsia
preferenziale per gli autobus. E
davanti alla stazione, dove oggi c'è il traffico maggiore
e domani sarà zona pedonale, è stata invece
disegnata una corsia di emergenza per mezzi di soccorso. O
da usare come sfiato in caso di impedimenti gravi sulla
direttrice che da viale Miramare porta verso il centro.
Le
modifiche al progetto intercorse in questi mesi, e che l'assessore
ai Lavori pubblici Franco Bandelli promette
nuovamente di presentare in pubblico a settembre prima
di indire la gara europea da oltre 3 milioni di euro per
la realizzazione, non hanno comunque dato intera soddisfazione
ai comitati di cittadini e
alle associazioni che sono insorte contro il
sacrifìcio degli storici
ippocastani.
Sono riusciti a salvarne cinque su dieci: quelli che il Comune
ha stabilito e verificato che si possono sradicare dalla
sede e ripiantare in altro sito.
«Ma in totale - replica Bandelli, che comunque è titolare
dell'esecuzione e non del progetto urbanistico, dato che
l'assessore all'Urbanistica è il sindaco Dipiazza
- tra stazione e lato sala Tripcovich
ci saranno ben 2000 metri quadrati in più di pedonale
e di verde rispetto alla situazione attuale». Perché infine
verranno piantati circa 50 alberi nuovi «su alcuni marciapiedi
di lato viale Miramare e lato stazione». Si attende,
su questo, il parere definitivo della Soprintendenza.
La variante al Piano regolatore (e qui è in gioco ancora
quello attuale) è stata inserita come si sa con una
motivazione precisa: fluidificare il traffico d'ingresso
in città, alleggerire la pericolosa «autostrada» di
fronte alla stazione, allargare le corsie in previsione
del rifacimento in senso commerciale e congressuale del
Silos.