L'eliminazione
di un sottopassaggio, il recupero del masegno
originario da sistemare davanti alla stazione, l'impegno
a salvare più alberi secolari possibile e a trapiantare
nuovi arbusti avvalendosi della collaborazione di un esperto
forestale.
Sono alcune delle principali modifiche che il Comune
ha apportato al progetto preliminare di riqualificazione di
piazza Libertà per venire incontro alle esigenze
manifestate dalle associazioni ambientaliste. Un passo che
l'amministrazione ha compiuto per avviare un dialogo sulla
questione, ma che di fatto non cambia la sostanza del
progetto contestato dalle associazioni che criticano
il sacrificio degli alberi e la nuova viabilità considerata
troppo impattante.
Il Comitato nato a difesa degli alberi
continuerà a raccogliere le firme, giunte ormai
a quota seimila.
Questo dunque il «risultato» della prima riunione
del tavolo permanente di confronto tra progettisti, ambientalisti
e comitato sulla questione piazza Libertà:
un incontro-fiume, che pur registrando un certo fair-play
tra le parti nel tentativo di appianare le divergenze,
non ha cambiato l'iter della riqualificazione, che proseguirà nei
tempi previsti: a metà agosto il Comune presenterà il
progetto definitivo.
Una decisione che vede contrari anche molti lettori del «Piccolo»:
si chiude oggi, infatti, il sondaggio lanciato sul nostro
sito Internet www.ilpiccolo.it. II dato di ieri
sera, ormai definitivo, parla di 907 votanti, di cui
l'89 % (806 voti)
contrari al progetto.

Alla riunione di ieri hanno preso parte, oltre a Comune
e comitato, anche WWF, Italia Nostra, Legambiente, Greenaction
Transnational, Ambiente e/è vita e Fai. «Abbiamo
illustrato le migliorie apportate, come l'eliminazione
di un sottopassaggio che permetterà di salvare diversi
alberi» spiega
l'assessore ai lavori pubblici Franco Bandelli. «Abbiamo
dato anche le massime garanzie sulle piante da trapiantare:
ci sarà un
esperto, chiamato da Treviso, che selezionerà gli
arbusti del massimo diametro consentito. Abbiamo cercato
di venire
incontro alle esigenze di tutti ma adesso andremo avanti
col progetto, che riteniamo strategico per la città».
Diverse
le posizioni assunte dalle associazioni: se qualcuna (Fai
e Ambiente e/è vita) si è detta soddisfatta,
altre hanno chiuso la porta a qualsiasi ipotesi di riqualificazione:
altre ancora, come Italia Nostra, hanno apprezzato gli
sforzi del Comune, pur mantenendo le loro riserve.
Di
certo l'incontro di ieri non ha placato il comitato: «Pur
apprezzando l'impegno, non possiamo che ribadire il fatto
che il regolamento comunale per il verde pubblico
prevede una sola deroga alla tutela di
piante di quelle dimensioni: l'interesse pubblico per
la collettività, che, a nostro avviso, non c'è» afferma
la portavoce Ilaria Ericani . «Riteniamo che il
progetto non risponda a una logica di miglioramento della
piazza
e
che il sacrificio degli alberi secolari sia inutile
e inaccettabile».
La raccolta firme continuerà oggi
dalle 15 alle 20 e domani dalle 10 alle 13 in largo Bonifacio
e in via San Lazzaro e mercoledì dalle 18 alle
19 in via Rittmeyer 6.
