
Trieste. Piazza
Venezia e Piazza Libertà nel mirino
degli ambientalisti. I più ambiziosi tra gli
attuali progetti di riqualificazione urbana del Comune sono
finiti
infatti nella rete delle proteste di vari comitati cittadini.
Il primo per il trattamento del masegno storico, il secondo
per il sacrificio di un numero non ancora definito di
alberi ad alto fusto.
...Piazza
Libertà - Da un cantiere in corso a uno che
deve nascere: è quello di piazza Libertà,
il cui progetto preliminare sarà votato giovedì 29
maggio dal Consiglio comunale. Proprio per quel giorno si preannuncia
una rumorosa protesta in piazza Unità da
parte di Wwf, Italia Nostra, Associazione orticola
FVG e Gruppo Beppe Grillo, che con alcuni esponenti
locali di Italia
dei Valori e Pd stanno costituendo
un apposito comitato per la difesa di piazza Libertà.
Della manifestazione di giovedì si è discusso
ieri a margine di una conferenza stampa, nella quale il responsabile
del
Wwf triestino Carlo Dellabella ha bollato il progetto
di piazza Libertà in quanto nato come altri
da una mancata discussione con la cittadinanza, avulso
dal Piano del traffico e dalla variante per il Porto Vecchio.
Non
sembra poter risolvere i futuri carichi stradali
e crea, nel contempo, problemi ambientali perché prevede,
come cita il Servizio Verde pubblico del Comune nelle
sue osservazioni, il taglio di 21 alberi mentre altri
dieci rischieranno di cadere». «E' vero -
gli ha fatto eco Lia Brautti - che la stazione viene ricongiunta
al giardino, ma è altrettanto vero che, per trasferire
l'asse stradale sul lato di via Ghega, da quella parte
il parco sarà ridotto di una decina di metri». «Non è possibile
- ha chiuso Giulia Giacomic, presidente di Italia Nostra
- inserire un'autostrada a 7-8 corsie in una simile area
storica. Chiediamo almeno la riduzione di quell'asse senza
allargare il marciapiede sul lato di via Ghega».