II Comitato annuncia banchetti in tutta la città
e
non esclude
il ricorso legale contro il progetto

Oltre
1600 firme in difesa degli alberi di piazza Libertà,
raccolte grazie al passaparola. Un numero destinato a
lievitare nei prossimi giorni, quando il comitato in lotta
contro il Comune e il suo progetto di riqualificazione
della piazza passerà alla carica, dispiegando i
banchetti in centro città per accaparrarsi
centinaia di altri consensi. La conferma arriva da Ilaria Ericani,
portavoce del Comitato per la salvaguardia degli alberi di
piazza Libertà, un sodalizio di cittadini, supportati
da Italia nostra, Wwf, Lav, il gruppo di Beppe Grillo
e l'Associazione orticola del Friuli Venezia Giulia "Tra fiori
e piante".
Il comitato sta definendo in queste ore il calendario della
protesta: «La richiesta per la sistemazione dei
banchetti è già stata inoltrata: ci aspettiamo
di raggiungere il maggior numero possibile di persone, che
stanno comunque già mostrando grande interesse
per la questione - spiega la Ericani. Adesso stiamo
anche valutando, da un punto di vista giuridico, sia la possibilità di
lanciare una petizione online, da affiancare a quella
cartacea - sia i presupposti legali per un'eventuale opposizione
al progetto. Il nostro obiettivo - aggiunge - è impedire
che un polmone verde venga sacrificato per un progetto che
non è di effettivo interesse pubblico».
Il sodalizio aveva deciso di affilare le armi quando,
alcune settimane fa, il Consiglio comunale, durante una
lunghissima e
turbolenta seduta in notturna, aveva approvato la riqualificazione
dell'area antistante la stazione ferroviaria. Il restyling
prevede l'eliminazione di una decina di metri del giardino
sul lato di via Ghega e il taglio di un numero ancora non definito
di alberi (qualcuno parla di cinque esemplari, altri di
più di dieci). L'assessore ai Lavori pubblici Franco
Bandelli aveva tentato di mediare, promettendo che tutti
i tronchi sarebbero stati ripiantumati altrove, ma ai comitati
non era bastato.
Da qui la decisione del sodalizio di ingranare la marcia
e partire in quarta con la protesta. «Il regolamento
sul Verde pubblico - afferma ancora Ilaria Ericani -
autorizza l'abbattimento di alberi di grandi dimensioni solo
in caso dì effettivo interesse pubblico: per questo
chiediamo che ci venga dimostrata l'impellente necessità di
cantierare quest'opera. Il progetto comprometterebbe l'immagine
di quella che il sindaco ama definire "la cartolina
d'ingresso della città". Dipiazza ci aveva
a suo tempo ascoltati, trovando le nostre
perplessità ragionevoli, ma - aggiunge - per mantenere
gli equilibri interni alla sua maggioranza, ha dovuto
accettare un progetto che lui stesso si è astenuto dal
votare in Consiglio».
Uno degli intenti principali del Municipio sta nello snellire
il futuro traffico legato all'apertura del Silos. «Ma
le corsie destinate alle auto, previste nella zona adiacente
a via Ghega - spiega la portavoce del comitato - servono
solo ad accorpare in una sorta di autostrada a senso unico
le direttrici che attualmente ruotano attorno al giardino.
Inoltre la variante in questione risulterebbe scollegata da
un piano generale del traffico, ancora da definirsi».
Tanti i nodi presenti, secondo i componenti dei comitati,
nel disegno urbanistico del Comune. Un esempio? La prevista
piattaforma pedonale davanti alla stazione ferroviaria. «Non
ci risultano città in cui il fronte-stazione sia stato
pedonalizzato - spiega la Ericani. Solitamente i viaggiatori,
quando scendono dal treno, non pensano a portare
a spasso le valigie, ma a trovare un mezzo di trasporto».