"Il giardino è un'oasi nel traffico, gli
alberi non devono essere tagliati"

Il
no è secco, generalizzato. Non ammette repliche.
I triestini vogliono che il giardino di piazza della Libertà rimanga
così com'è, con gli alberi secolari
intatti e la statua di Sissi nel suo angolino.
Non c'è esigenza di miglioramento del traffico,
ammesso che il progetto del Comune la possa portare, o
di altro tipo che possa smuovere la gente. Il verde deve essere
conservato. Anzi, molti auspicano che possa essere
esteso ad altre zone della città. L'iniziativa del Comitato,
che sta raccogliendo firme per indurre l'amministrazione
comunale a cambiare parere al riguardo, sta muovendo le
persone. Tutti si dichiarano pronti a protestare, se il
progetto dovesse andare avanti.
Gianfranco Giustina è deciso: «Non sono d'accordo
con l'abbattimento degli alberi - dice - anche perché la
circolazione in piazza della Libertà scorre già con
sufficiente regolarità, per cui non vedo il motivo
di cancellare una bellissima zona di verde per fare posto alle
automobili. Quel giardino è un polmone del centro
- aggiunge - e non accetto il
discorso in base al quale al posto degli alberi esistenti ne
saranno piantati altri. Quelli che già ci sono rappresentano
il risultato di decenni di cure e di crescita.
Flora
Briante, fresca laureata in Scienze politiche, interrompe
per qualche istante la festa di Fine Università per
esprimere anche lei il suo no al progetto: «Non
vorrei mai vedere tagliati quegli alberi - esordisce - semmai
il verde a Trieste dovrebbe essere aumentato». Flora è nata
a Udine. ma risiede a Trieste per motivi di studio, perciò la
città la conosce:«La piazza mi piace cosi com'è e
vorrei rimanesse intatta».
Fabio
De Pinguente
concorda in pieno: «Trieste a mio modo di vedere è già carente
di spazi verdi - è la sua opinione - se andiamo
a tagliare anche qui pochi alberi che sono rimasti in centro
allora è proprio un disastro. La piazza della Stazione
ha una sua fisionomia che non vorrei vedere modificata
- prosegue - se andiamo avanti di questo passo finisce
che ci troveremo assediati dal cemento». Giorgia
Edera ha un parere molto preciso: «II
verde va tutelato, soprattutto nei centri
delle città - afferma
- perciò spero vivamente che il Comune ascolti
questa richiesta dei cittadini e non tagli gli alberi
di piazza della Libertà. Anzi - aggiunge - Trieste
a mio avviso dovrebbe avere ancor più aree verdi di
quelle che si possono vedere oggi».
Per Marco Stulle l'idea di tagliare gli alberi
davanti alla Stazione per favorire una nuova sistemazione del
traffico è disastrosa. «Non credo che l'eliminazione
di quel verde sia ciò di
cui i triestini hanno bisogno. Ritengo piuttosto
che i giardini e i parchi che già ci sono debbano essere
rigorosamente conservati. Ma vedo che i nostri pubblici
amministratori si preoccupano molto di cose che giudico
secondarie come il ponte Bailey - continua - invece dovrebbero
stare attenti a ciò che la gente chiede e nel caso di
piazza della Libertà non ci sono dubbi. Il verde
deve rimanere».
Dilara
Sadiker riporta alla ribalta ciò che è accaduto
alla Maddalena, dove i residenti si sono trovati dalla sera
alla mattina con alberi secolari tagliati alla radice,
per far posto a future costruzioni: «Non vorrei che si
ripetesse quell'esperienza - ammonisce - e che in piazza della
Libertà rimanesse il verde
che c'è».
Per
Mara Gasparini «non è normale
pensare a una cosa del genere. I pubblici amministratori
dovrebbero
tenere in maggior conto l'opinione dei cittadini che,
in questo caso, mi sembra uniforme. Bisogna aumentare
il verde - insiste - e non ridurlo, altrimenti ci troveremmo
al cospetto di una città completamente pelata, come
un uomo senza capelli».
Anche
Sarà Stulle non ha dubbi: «Sono contraria
all'intervento che prevede l'eliminazione degli alberi di piazza
della Libertà. Ritengo che la proposta sia quanto
meno discutibile - prosegue
- perché il verde, soprattutto nel centro delle
città, è fondamentale per tutti».