PISSI PISSI BAO BAO
di Annamaria Mitri

 

Mi sembra, quando vado per il giardino, che le piante parlino ed esprimano i loro pensieri e i loro desideri, in barba alle mie attenzioni e alle mie convinzioni tratte dai giornali e dai sacri testi. Passo giù, nel posto delle camelie, e mi pare di sentire... C. japonica 'C.H. Hovey'

Camelia Bianca: uhm... mi trovo bene qui, molto meglio che nel vaso del vivaio. Là mi trascinavano da una fiera all’altra, sballottata in bui camion, messa in mostra ogni settimana in posti diversi. Qui sto proprio bene: ho il mio spazio (sempre quello), ho due vicine simpaticissime, Camellia 'Débutante' e Camellia 'C.H. Hovey'.
'Débutante' è proprio una mia sorella. Ha i fiori come i miei, soltanto rosa. Adesso siamo in fiore tutte e due e ben ricche di boccioli! Chissa se anch’io diventerò alta come lei (quasi 2 metri)!

Débutante:Ma certo che diventerai alta come me. Del resto io posso crescere ancora! Siamo in piena terra e Lei ci mette ogni anno sequestrene, torba, foglie di faggio e letame! Siamo proprio ben trattate! E qui il C. japonica 'Débutante'posto è sempre fresco, arriva un po’ di sole in estate verso mezzogiorno, ma i muri della casa e quel grande abete ci proteggono. Si dice che qui, in questo posto, c’è il microclima adatto!

Sasanqua 'Cleopatra': Beh, a me piacerebbe un po’ di luce in più. Io sono ancora più in ombra di voi e sono certa che farei più fiori se ogni tanto vedessi il sole. Ma sapete che faccio? Io allungo sempre di più il collo e metto fiori solo dove arriva qualche raggio. Lascio che mi taglino i rami più bassi e divento così sempre più alta. A dire il vero invidio Camellia 'Mrs Tingley' che tanto ha fatto che si è fatta spostare nel giardini di sopra, sotto l’albero di corbezzolo. Infatti mi hanno detto che adesso è piena di fiori.

'Mrs Tingley': Mah, io ho nostalgia del posto laggiù. Ci sono arrivata che ero alta non più di 20 cm. Son ben cresciuta, ma Lei non ha mai voluto mettermi in terra piena e lì sotto c’è una buona terra; c’è il flysch che è abbastanza acido; è scivolato fin là e raccoglie acqua e sostanze che dilavano dalla scarpata. Io non facevo tanti fiori perchè ero ancora piccola! Lei ha voluto portarmi di sopra perchè avrei avuto più sole (sì, ma mica tanto! Il corbezzolo se lo mangia tutto...). Uhm, io credo che Lei invece voleva avere i miei fiori sotto gli occhi ogni volta che entrava o usciva da casa. Oh, sì, lo so che sono bella! Son la classica camelia con i petali a piattino di un bel rosa carico. Adesso sono piena di corolle e Lei è tuttaC. japonica 'Mrs Tingley' contenta. Io però ho nostalgia delle mie compagne di sotto...qui sono tra rose, viburni e peonie che hanno abitudini così diverse dalle mie... E poi sono ancora in vaso, un mastello di plastica ben conficcato nel terreno. Certo ho la mia buona terra acida tutta per me e non devo litigare con altre radici per succhiare quanto mi serve, ma non mi sento una pianta libera, uff!

Rododendro: Ehm, ehm, ho sentito che la piccola Tingley si lamenta d’essere stata spostata nel giardino nobile! Perchè poi? Anch’io sono in vaso e cresco bene e faccio degli splendidi fiori. Nessuno mi nota, nessuno chiede di me, perchè sono dietro Ortensia Rossa, che è una prepotente. Meno male che lei comincia a buttare foglie quando io sono nel mio massimo splendore in aprile e così tutti chiedono: ma quello cos’è? Che meraviglia! Ah! ricordo ancora quando Lei mi portò in vaso da Firenze, dove Lucia mi aveva ricevuto come ricompensa per un anno di lezioni d'inglese a un ragazzino. Lucia non ha una casa adatta e Lei mi guardava con tristezza pensando che avrei fatto una brutta fine. Così Lucia mi lasciò andare e arrivai a Trieste dopo un drammatico viaggio in treno, accolto da osservazioni sul fatto che i matti non mancano in nessun posto e in nessuna stagione... Fui messo subito in questo grande mastello di plastica, sulla scarpata oltre le camelie. E’ un buon posto e io non sono assolutamente un noioso; qualche spuntatura dopo la fioritura, il solito sequestrene, la torba, le foglie di faggio (pensate che queste foglie che mi fanno una bella copertina per l’inverno arrivano da Piancavallo, lassù in montagna...), naturalmente molte annaffiature estive. Ci ho messo un po’ a crescere e soprattutto a fiorire, ma ormai vado per la mia strada. Unico disappunto: non si sa il mio nome. Hydrangea 'Petite Soeur Thérèse de l'Enfant Jésus'E senza un nome sono soltanto “un rododendro”... a tutti piace sentirsi importanti e senza un nome non si riesce ad esserlo...

Ortensia Rossa: Embè, certo che a tutti piace sentirsi importanti, ma per una pianta l’importanza non sta mica nel nome! Sta nella sua bellezza, nell’attenzione che attira rispetto al resto del giardino. Avete mai sentito gli OOH di meraviglia, quando a luglio la gente si affaccia in cima alla scala e vede in fondo alla scarpata me, Ortensia Rossa? Chiedono dove sono stata comprata, se sono difficile da coltivare e come si ottiene “quel” colore. Finiscono poi con la solita richiesta di “una cima”. Lei risponde che sono un’ortensia “normale”, che mi comprò come 'rossa' nel vivaio di Petrini e che mi tratta esattamente come le altre, che essendo appunto ortensie, chiedono ben poco. Potatura a novembre, torba e concime a primavera e nient’altro. E’ vero, Lei non fa altro per me. Sono io poi che approfitto della mia posizione ai piedi della scarpata e mi succhio tutto quello che dilava da sopra e mi allargo sempre di più ogni anno che passa. .. ed aspetto gli OOH dei visitatori, perchè Lei, a dire il vero, non mi tiene in gran considerazione. Fa un mucchio di storie per l’ortensia bianca 'Soeur Thérèse', che fa quattro fiori in croce e per quell’ aspera 'Villosa' che cresce sì come un albero, ma fa dei fiori pallidini e a mio parere insignificanti! Che dire... i gusti sono gusti... però a quelle nessuno fa dalla cima della scala “OOH”...

Hydrangea aspera 'Villosa'