Nella regione della Charente-Maritime

TUTTI I GIARDINI IN UNO SOLO

di Isabelle Ebert-Cau - foto di Didier Branche
(l'Ami des Jardins, luglio 2010)

traduzione di Mariangela Barbiero

Visitare Les Jardins d'Harmonie, vicinissimi a La Rochelle, è come passare dal nord al sud, dalla primavera all'autunno
in qualche metro, è come percorrere dieci giardini in uno, per il più grande piacere dei sensi.

DAL CENTRO DEL CERCHIO, dove l'acqua riflette il cielo come in uno specchio, si distingue il giardino mediterraneo, prolungato dal prato.
I banchi di pietra arcuati offrono una sosta fresca e gradevole.

 

 

 

 

MONIQUE LAFON
ha installato una "trappola per i sogni", una tradizione degli indiani d'America.
Una barriera leggera
che permette di vedere
oltre ma non di passare.
E' costituita da una
ruota di carro decorata con le fruttificazioni del Trachycarpus fortunei.

 



Un giardino chiuso, rotondo come la Terra, circondato dai suoi giardini satelliti. Ci voleva audacia e coraggio! E in più Monique Lafon si è divertita a moltiplicare i temi, uno più interessante dell'altro: "le quattro stagioni sovrapposte ai "quattro punti cardinali", il giardino grigio e argento, quello rosso e porpora, il giardino dei detriti marini, l'orto... Altrettante possibilità di associazioni di piante e oggetti riciclati abilmente infilati qua e là, come il grande serpente in guaina di alluminio avvolto tra i rami di un albero sopra le nostre teste, o il terreno ricoperto di limature di ferro rugginoso del giardino autunnale o le etichette che personalizzano ogni tema. “Avere un terreno quasi nudo (in origine non c'era che il noce, i ciliegi e i cipressi sullo sfondo) non rende le cose più facili. Bisogna trovare una chiave, un punto di partenza, individuare i punti negativi. Il fatto di trovarci in uno spazio senza aperture mi ha dato l'idea di creare dei giardini nascosti, che si scoprono man mano, proprio per far dimenticare che non c'è una 'vista'.


 

IL GIARDINO PRUGNA offre notevoli tonalità di fogliami porpora (Cotinus, Sambucus 'Purpurea' e S. 'Black Beauty', heuchere, Plantago 'Purpurea') e di fioriture rosa (achillee, Rosa 'Mutabilis', e ancora heuchere, Cercis siliquastrum). Non ci si stanca mai di seguirne i riflessi cangianti a seconda della luce del giorno.



IL GIARDINO DEI DETRITI MARINI che la marea deposita sulla spiaggia: un gavitello tra resti di fasciame e pietre forate infilate in resti di cordame che Monique ha riciclato come ghirlande. Alla base, Elymus arenarius forma onde blu. Il nome delle piante è inciso su pietre grezze o su conchiglie di capesante.

 


Un disegno ricco di simboli forti

Il passo successivo, qui indispensabile, è un progetto, poiché un terreno a forma di trapezio irregolare non è facile da impostare. Monique disegna un cerchio, “perché un quadrato richiama altri quadrati, mentre che in un cerchio si possono variare le figure e introdurre quadrati, triangoli e cerchi concentrici" . Questo cerchio, in cui ci si perde e da cui non si può uscire (sembra...), è simbolico ed evoca tutta la storia dell'arte dei giardini, dal giardino dell'Eden ai cerchi dell'Inferno, alla rosa dei venti, all'hortus conclusus dei giardini medievali. Previdentemente, Monique l'ha sùbito raddoppiato con una quinta di aceri campestri per ottenere un vialetto circolare di servizio, in cui può far passare il tubo d'irrigazione, gettare alla bisogna le erbacce o i residui di potatura. “Una volta trovato il tema e tracciato il disegno, ho montato le strutture. Ho fatto tutto da sola: dalle buche - con la terra recuperata ho creato dei rilievi - fino ai 'muri'. Iniziare un giardino comprando delle piante è come fare una casa partendo dalla carta da parati! Non funziona così. Io ho scelto a posteriori delle varietà precise in relazione ai temi.


L'ORTO è un lungo rettangolo
a scacchiera con siepine di bosso. All'interno delle aiole la mano accarezza e arruffa le collezioni di piante aromatiche: salvie, origani, artemisie, timi, issopo, angelica, Rumex sanguineus... mentre l'occhio si posa sui montanti della pergola dove s'avventurano Clematis flammula, aristolochie e...pomodori.


IL GIARDINO GRIGIO mescola allegramente fogliami grigi/variegati/argentati con oggetti metallici scovati qua e là, come nasse, ruote di carrozzine, tubi di alluminio. Vi troviamo la Stachys lanata, l'Artemisia absinthium e altre artemisie, l'euforbia 'Silver Swan', succulente varie, achillee e i sottili steli bianchi del Rubus thibetanicus.

 

 

IL SALOTTO VERDE, che si affaccia sul prato, è collocato tra onde
di Lonicera nitida impeccabilmente potate. Infinitamente morbida
è la
luce che filtra attraverso il fogliame
di cinque paulonie piantate a quinconce.

 

 

Al centro, un altro cerchio più piccolo ospita uno stagno dove giacinti d'acqua amoreggiano con la lattuga d'acqua (Pistia stratiotes). Tutt'intorno i giardini delle quattro stagioni rivelano passo passo le loro sorprese. Il giardino del Levante volto verso est è quello della primavera. D'ispirazione asiatica ma decisamente contemporaneo, cattura la luce radente del primo mattino e sembra svegliarsi alla vita, l'acqua e le piante scaturiscono da terra come se sollevassero la roccia. Accanto, il giardino del Sud, mediterraneo naturalmente, con la sua lunga vasca ornata da getti d'acqua, ispirata a quella del Generalife di Granada, è circondata da bordure di piante estive: mesembriantemi, lavande, elicrisi. Ci si sente insidiosamente catturati dalle diverse atmosfere così abilmente ricreate e quando si passa nel giardino dell'Ovest, è come se si piombasse nell'autunno e nel declino di tutte le cose: i materiali in ferro e la gloriette sono ruggini, di quel bel marron dorato di certe hemerocallis e calendule. E' anche il luogo dove si colgono i frutti di bosco, l'uva, i cachi, i kiwi; l'autunno è goloso e Monique non è molto lontana... Delicata di palato ma anche di naso, consacra una parte del giardino d'inverno ai profumi. Situato a nord, accanto al giardino delle felci, è semplicissimo e verde in estate ma serba i suoi tesori di viburni, agrifogli, Garrya elliptica per i tempi duri.

 

 

IN AUTUNNO, il giardino ruggine, esposto a ovest, rigurgita di frutti.
La vigna 'Noah' copre quasi
interamente la gloriette, offrendo
un angolo ombreggiato dove
non c'è che da tendere la mano
per gustare lamponi, mele e ribes.
Le limature di ferro sparse al
suolo seguono la spirale del
vialetto per condurre il visitatore
fino al centro del giardino.



A QUALCHE METRO, il salotto rosso non attende che un
raggio di sole per brillare
di mille luci grazie ai
berberis 'Atropurpurea'.


Il cerchio si chiude, ma non la visita: extra-muros lo stagno (realizzato con pala e piccone perché era fuori discussione far arrivare una macchina fin qua) declina una gamma di piante acquatiche e offre un bagno ristoratore a uccelli e insetti. Di qui si vede il giardino grigio, così amabile agli occhi con le sue piccole "colline" create con la terra recuperata dallo scavo dello stagno, con le sue piante bianche e argentee, con i suoi mutevoli riflessi metallici.
E ancora il giardino dei detriti di mare, e le sue piante azzurre come le onde, dove s'impigliano selci e rottami di legno trasportati dal mare, e ancora il prato per sostare o il giardino prugna, che sembra una tavolozza fauvista...
C'è tanto da vedere, tanti dettagli di cui andare alla ricerca, come in una caccia al tesoro dove gli indizi conducono alla chiave dell'enigma, tante piante che attendono il loro turno per esprimersi... e una sola soluzione: tornare al più presto!

 

Les Jardins d'Harmonie, Monique Lafon, 17137 Nieul-sur-Mer. Tel. 0546372976. Apertura ogni fine settimana dal 15/05 al 15/09, dalle 15 alle 19. Entrata: 5 € (niente bambini né animali).

 

MONIQUE HA DOVUTO FARE SBANCAMENTI e aggiungere terreno per migliorare quest'angolo recalcitrante.
Ha costruito delle fasce dove ha piantato elicrisi, osteospermi, erigeron, lavande e cisti sullo sfondo di ligustri, melograni, choisie, lentischi e ulivi.
LATO SUD
la vegetazione è tipica delle zone mediterranee:
tre esemplari di Trachycarpus fortunei
fanno scena sopra
un tappeto di mesembriantemi.

 

IL GIARDINO D'INVERNO, rivolto verso nord, è forse quello che dice di meno in estate, ma sicuramente è quello più seducente quando gli ellebori fioriscono ai piedi delle querce, degli agrifogli e dei viburni. A terra, graniglia di vetro (non tagliente) crea riverberi al minimo raggio di luce, e i campioni di profumo travestiti da etichette ricordano che le fragranze invernali sono deliziose.

 

IL GIARDINO DELLE FELCI è collegato a quello d'inverno dalla stessa copertura del terreno in graniglia di vetro, e il bordo è fatto di bottiglie di vino infisse capovolte nel suolo. Ciuffi di asplenio e di capelvenere entrano nelle bottiglie in cerca di luce e s'intrappolano da soli in queste graziose gabbie di vetro.

 


PIANO DEL GIARDINO
Situazione : in riva al mare, vicinissimo a La Rochelle.
Superficie: 4000 mq.
Clima: oceanico.
Terreno: calcareo-argilloso.
Nascita del giardino: 2000, 2006 per il giardino grigio.

 


IN QUESTO GIARDINO, le piante sono per lo più cinesi o giapponesi, le etichette sono in frutti di loto o a forma di copricapo cinese. Quasi non si osa posare il piede tra gli specchi d'acqua, le tappezzanti (menta, helxine e selaginella) e le lastre di scisto recuperate presso un ostricoltore. DEI GRANDI VASI CINESI offrono ottima sistemazione ad alcune piante acquatiche più rare o delicate.

 

Il senso del dettaglio

Paesaggista e giardiniera impareggiabile, Monique non lascia nulla al caso. La sua conoscenza delle piante unita a un carattere tenace e pieno di fantasia le permettono di gestire questo incredibile giardino-labirinto.

 

La potatura è senza dubbio il lavoro più estenuante del giardino. I resti di tosatura delle siepi hanno riempito non meno di 4 autocarri! Monique non esita a tornare più volte sulla potatura della Lonicera nitida, ad accorciare di metà gli assenzi (Artemisia absinthium), a togliere i fiori appassiti della stachys o dell'elicriso, affinché il fogliame resti bello.

 

 


Attorno allo stagno crescono rigogliosamente canne, giunchi (Butomus umbellatus), le gialle Iris pseudacorus, e talvolta si deve operare con fermezza per aprire visuali sulle ninfee e verso il giardino grigio.
"Mi sono interdetta i mercati delle pulci perché non era ragionevole" confessa Monique ridendo, che però fa ancora il giro dei luoghi di raccolta di scarti di officina e/o urbani in cerca di materiali da esplorare e da dirottare in giardino.
Ah, i profumi! Imbattibile sull'argomento. Monique ha creato nel 1990 Fragrance, vivaio di piante profumate; nel 1995 Les Jardins Romans (giardini romanici) e in seguito diversi giardini pubblici e privati. E resta sensibile al minimo profumo fluttuante nell'aria, come quello che sa di miele della Melia azedarach.

 

 

 

I SUOI INDIRIZZI DEL CUORE
Les Filles du Vent, un nome seducente per un buon vivaio specializzato in graminacee (route de la Ronde, 17170 Courçon. Tel. 0546002072).
Bourdillon per la scelta di hemerocallis (BP 2, 41230 Soings-en-Sologne Tel. 02549871 06).
La città di Rochefort per l'intelligenza delle sue fioriture... senza fiori! Una decisione veramente coraggiosa del Servizio comunale.