IL COLLEZIONISTA

di Paola Santagostino Soresina ( Il Giardino Fiorito, novembre 2005)


 

 

Fra tutti gli appassionati di fiori ce n'è uno speciale: è il collezionista. Il collezionista è un umano di una razza molto particolare. Non guarda il giardino con l'occhio dell'architetto che inventa luci e ombre con i colori dei fiori, che allunga il giardino creando "cannocchiali" fra il verde, che lo allarga con effetti di trompe l'oeil; no, il collezionista non è tutto questo. Non è nemmeno quello che, pur appassionato ed in ricerca, fiuta sempre le piante che gli porteranno più guadagno e le propaga e le vende; no, non è nemmeno quello che meravigliosamente nel giardino accosta masse fiorite quasi a creare quadri dalle tonalità cromatiche forti ed indelebili nella memoria del visitatore.

Nemmeno è il principiante che accetta consigli da tutti, cosicché il suo giardino diventa molte volte un miscuglio di essenze in lotta fra loro per la sopravvivenza, oppure bordure di banalissimi fiori comuni dai colori vivaci.
No, non è neanche questo, ma allora cos'è il collezionista? È qualcuno che ha perso la testa per alcuni tipi di piante e da allora non riesce a pensare ad altro. Si guarda le sue piante, va in brodo di giuggiole nel vederle crescere, anche se piccole e storte, pago di scorgere un fiore qua e là. E poi le cura e da piccole e stente diventano grandi e folte, che felicità!
Medita davanti a loro, le accarezza con lo sguardo, le tocca e la sua gioia non ha limiti. Quale passione ed entusiasmo il collezionista mette nella ricerca delle varie specie del genere amato! Le studia sul manuale, ne conosce a menadito abitudini, pregi e difetti, le compra e le veglia finché non vede le sue piantine felici e soddisfatte nella nuova sistemazione. Come livre de chevet tiene i cataloghi dei vivaisti specializzati e la bibbia dei collezionisti, l'Enciclopedia della Royal Horticultural Society!

II primo pensiero alla mattina è per le sue piantine, segue le previsioni del meteo con puntualità esasperante per proteggerle da solleoni o alluvioni, attorno a loro fa il vuoto perché possano crescere meglio oppure dà loro un po' di compagnia perché non si sentano sole. Se deve usare le forbici, quasi si scusa. Se potesse metterebbe i pattini a rotelle sotto le beneamate piantine per averle sempre sotto mano e vicino a sé come farebbe una grande materna chioccia! E poi compra, compra, compra tutte le specie di quel genere e le sue varietà, incurante dei rimbrotti dei familiari che ogni volta dicono la fatidica frase "Ma dove le metterai tutte quelle piante?".

Lui, il collezionista, non sente, non risponde, non lo toccano queste parole, pago solo di veder aumentare la sua collezione e di vedere crescere bene le sue creature. Le piante sono cose vive, hanno le loro idee, le loro preferenze: bisogna star molto attenti a cosa si pianta loro vicino; non sempre apprezzano, spesso combattono. Qualche volta si assiste invece a veri e propri abbracci di amore fra le piante, felici di stare insieme e pigiate. Avrete capito cos'è dunque il collezionista: uno che raccoglie piante, le coltiva, parla loro e nella malaugurata ipotesi di malattia o peggio di morte soffre con loro... subito pronto a ricominciare, studiare, comprare, sostituire. È bello quando si incontra un collezionista: forse lavora per il futuro per lasciare qualcosa di sé, forse vuol dirci qualcosa, forse ci vuole indurre a capire il bello, forse ha già raggiunto la felicità. Chissà!