L'anno della biodiversità


di Lorena lombroso (Gardenia, novembre 2009)


Il crescente consumo globale di risorse, l'inquinamento,

l'agricoltura intensiva, la deforestazione hanno

conseguenze molto negative sulla diversità biologica.

In giardino e in terrazzo si può fare qualcosa per

migliorare la situazione e veder rapidamente dei concreti

risultati.




A giugno l'atteso congresso mondiale degli Orti Botanici dedicato al clima che cambia


Si tiene solo ogni tre anni, richiamando delegati da tutti gli Orti Botanici del pianeta (solo in Europa sono circa 430): migliaia di scienziati, botanici e paesaggisti che si incontrano per confrontarsi sui temi della tutela delle collezioni botaniche, in molti casi rarissime e preziose, ospitate un po' ovunque nel mondo.

Quest'anno il tema è bollente: cambiamenti climatici e globalizzazione, di cui si parla a Dublino dal 13 al 18 giugno nel contesto del grande giardino botanico della città. Non è un caso che la capitale irlandese sia sede di un evento di questo tipo: il patrimonio botanico e paesaggistico dell'isola è davvero unico, comprende molti endemismi a rischio di estinzione, soprattutto nelle aree costiere e nelle pregiate torbiere.

La coincidenza di questo evento con l'anno della biodiversità pone l'accento sulla necessità di individuare metodi e sistemi efficaci per la tutela del patrimonio vegetale mondiale; in agenda anche un tema particolare, la creazione e manutenzione di orti botanici gestiti in maniera ecosostenibile in ogni loro aspetto. Un altro dei temi importanti sul tavolo dei congressisti riguarda il clima che cambia, le sue ripercussioni e le strategie per far fronte a questo problema globale che tocca tutto il pianeta.

Info: www.4gbgc.com

www.discoverireland.com




Attribuita nientemeno che a Einstein, questa frase sembra essere oggi una profezia con basi solide: "Se spariscono del tutto le api sull'intero pianeta, all'umanità restano quattro anni di vita". Nessuno è in grado di affermare che ciò corrisponda a verità, ma ogni giardiniere ben sa che senza di loro gli alberi saranno senza frutti. E se spariscono anche le farfalle, scompaiono anche i bruchi: niente cavoli bucherellati, quindi, ma niente cinguettìi nell'aria (perché sparirebbero moltissimi tipi di uccelli che di bruchi si nutrono). Ogni specie è il 'mattone' di tutto un mondo, che senza di essa crolla come un domino, fino alle massime conseguenze. La biodiversità, in fondo, è proprio questo: è l'espressione naturale di un equilibrio delicato, togliendo un tassello crollano interi pezzi della costruzione, frutto di millenni di evoluzione.

Api in pericolo, offriamo loro cibo e un ambiente pulito

Dopo la California, dove il fenomeno della sparizione delle api ha provocato serie ripercussioni alla fiorente agricoltura locale, anche in molti paesi europei stanno diminuendo alcune specie di piante selvatiche e di insetti che le impollinano. In giardino, il contributo che possiamo mettere a disposizione è prezioso e ha risvolti molto piacevoli: si tratta di evitare ogni forma di inquinamento, preferendo ove necessario la lotta biologica, e di piantare una grande e diversa quantità di fiori, scelti fra quelli più graditi alle api: alberi come acacia e tiglio, arbusti come rosmarino e corbezzolo, erbacee (girasole, tarassaco, cardo, erica, erba medica...).
Con il risultato di un ambiente verde gradevole e fiorito, visitato dagli insetti impollinatori e ricco di vita.


Il giardiniere e la biodiversità: un legame da rispettare

Il 2010 è stato proclamato dall'ONU "Anno Internazionale della Biodiversità", accompagnandolo con uno slogan efficace: la biodiversità è vita, è la tua vita. La diversità è negli ecosistemi (ambienti naturali quali acque, boschi, spazio alpino); nelle specie (animali, piante, funghi, microrganismi...) e nel patrimonio genetico (razze o varietà di specie selvatiche e domestiche). Il fatto che l'ONU abbia scelto di porre la biodiversità all'attenzione internazionale equivale a un grido d'allarme globale; le specie a rischio, che siano di animali, insetti o piante, ormai non si contano più, come quelle scomparse nella seconda metà del secolo da poco concluso. Le specie non scompaiono da un giorno all'altro. Il loro declino è il più delle volte un processo lungo e strisciante, favorito spesso più dalla distrazione e dalla superficialità umana che dalla reale volontà di annientare.


Come creare e tutelare le forme di vita nei giardini


In quest'anno denso di occasioni di incontro sul piano scientifico e politico, il giardiniere sensibile può scegliere di fare molto per intervenire concretamente sulla tutela del patrimonio della vita. Perché la biodiversità è ovunque, e più che mai può e deve esistere nel nostro terrazzo, giardino, orto e frutteto. Tutto parte da un approccio di base: i metodi di coltivazione scelti devono essere in armonia con la natura, rinunciando all'impiego di pesticidi a favore della lotta biologica, proteggendo così il suolo e gli organismi che vi abitano.

L'Agenzia Europea per l'Ambiente, organismo ufficiale dell'Unione Europea, ha pubblicamente dichiarato che i giardini privati possono essere di grande aiuto per la salvaguardia della biodiversità, perché i nostri spazi verdi domestici possono offrire rifugio, cibo e riposo alla fauna selvatica, tra cui ricci, uccelli e farfalle. E consiglia di arricchirne la biodiversità piantando arbusti da bacca e piante da fiore: sorbo, ciliegio a grappoli e tarassaco, per esempio, possono offrire cibo e rifugio a tanti tipi di insetti.

È sempre l'Agenzia Europea per l'Ambiente a richiamare l'attenzione sulla necessità di risparmio idrico, sottolineando che da una pompa da giardino possono fuoriuscire fino a 18 litri d'acqua al minuto, quando invece innaffiatoio o impianti a goccia riducono notevolmente lo spreco di acqua. E ancora, invita a creare laghetti e stagni in giardino, evitare l'uso di pesticidi...

La diversità genetica locale


Un aspetto importante da tutelare riguarda il rischio di impoverimento ambientale provocato dall'omologazione, conseguenza diretta dell'agricoltura industrializzata che provoca la perdita di tanti tipi di frutta e verdura in varietà genetiche locali o antiche. Facile è comprare un limone, molto più difficile trovare una pianta di Citrus limon nato spontaneamente nella sua forma selvatica, che come tante altre rischia di essere dimenticata con una perdita di valore genetico immenso.

Scegliendo di coltivare i frutti in varietà selvatiche o antiche scomparse dai banchi del supermercato e gli ortaggi 'perduti', anch'essi assenti dal grande mercato globalizzato, si effettua un importante lavoro di tutela della biodiversità del patrimonio genetico, uno degli aspetti che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto di porre in primo piano nelle attività di sostegno e di tutela, inserendo questo aspetto nella documentazione ufficiale dell'Anno della Biodiversità.

Le varietà locali sono interessanti per una serie di fattori diversi; ad esempio non temono il freddo, oppure crescono anche su terreni aridi, sono resistenti ad alcune specifiche fitopatologie ecc. Scegliere di operare in questo senso è semplice e comporta il vantaggio di scoprire spesso sapori eccezionali in piante di aspetto curioso o insolito: peperoni neri, pesche piatte, carote porpora, pomodori tigrati, melanzane lunghe oltre 50 cm, patate a pasta blu, meloni a forma di banana, angurie a polpa gialla, mele che sembrano pere... Un incredibile patrimonio genetico, da portare in tavola e da assaporare.



 
 
 
Le praterie fiorite, patrimonio da tutelare

L'Alpe di Siusi, sopra Bolzano, è uno dei luoghi più suggestivi dell'arco alpino, unica per la sua estensione di 5000 ettari di prati e pascoli circondati dal panorama mozzafiato delle Dolomiti. Da giugno a luglio, fino al primo taglio del fieno, le praterie ricoperte di fiori sono una festa di colori e di profumi.

D
a alcuni anni la Provincia di Bolzano favorisce l'agricoltura sostenibile in questa delicatissima area, aiutando i contadini che scelgono di tornare ai vecchi sistemi di taglio del fieno: meno tagli, quindi meno fieno, ma di una qualità altissima. E praterie in fiore splendide (apprezzate dai numerosissimi escursionisti), in cui la grandissima biodiversità favorisce la tutela di specie rare e meravigliose come la Clematis alpina, che si arrampica tra i rami dei pini e degli abeti, in alta quota.
Il regime di taglio si associa all'impiego di macchine a basso impatto ambientale se non addirittura al taglio manuale, con una tecnica antichissima. La quantità di fiori per metro quadro è molto elevata, con presenza di numerosissime specie intensamente profumate.
Per questo i bagni di fieno praticati nel comprensorio dell'Alpe di Siusi agiscono oggi come 5 secoli fa, quando già erano consigliati a chi soffriva di mal di schiena e problemi alla pelle.

P
er ammirare questo capolavoro assoluto della natura in questo grande santuario della biodiversità, prevedete una gita o vacanza tra metà giugno e metà luglio, periodo in cui la differenziazione di fioriture lascia senza parole e comprende gioielli come i gigli selvatici (rosso e martagone) e numerose altre specie rigorosamente protette: da fotografare e non toccare.

Info:
www.seiseralm.it/it/
 
 
 


 

Ritrovare il buio della notte per salvare gli animali nei nostri giardini

L'Italia ha pochissime superfici su cui regnino condizioni di oscurità naturale. Milioni di fonti luminose artificiali rischiarano il cielo notturno. Insetti e uccelli migratori sono disturbati gravemente dalla luce artificiale: il giardiniere dovrebbe tener conto di questo fattore ed evitare di illuminare eccessivamente o inutilmente il proprio spazio verde, ritrovando nel buio della notte il piacere di veder volare falene e pipistrelli. Luce e fitofarmaci sono inoltre i responsabili della scomparsa delle lucciole, che molti bambini di oggi non hanno mai visto... Se siete fra quei fortunati che ancora hanno il privilegio di vederle lampeggiare nel buio, meglio rinunciare a ogni tipo di insetticida in giardino, per tentare l'aspra impresa di favorirne la diffusione.


Cambiare rotta: si può fare...

Notizie buone comunque ci sono: per esempio la ristrutturazione dell'Hortus Siculus nell'Orto Botanico di Catania, dedicato alla conservazione della flora spontanea della Sicilia. Oppure il Parco della Biodiversità mediterranea creato a Catanzaro presso la Scuola Agraria, e come questa tante altre iniziative lungo la penisola, alle quali si affiancano tutti quei giardini in cui la biodiversità non è solo una parola ma un fatto, o quanto meno un tentativo, una speranza, un obiettivo per il futuro. Dobbiamo farcela: per il presente, e per chi verrà.


Un laghetto per le libellule


La riproduzione delle libellule, creature meravigliose ed efficacissime contro le zanzare, avviene solo in ambiente acquatico pulito, privo dì inquinanti; per questo sono considerate ottime indicatrici del livello di qualità ambientale. Per favorirne la diffusione occorre creare nel laghetto una zona con una ricca presenza di piante palustri ed evitare ogni impiego di sostanze tossiche nell'acqua: presto le vedrete arrivare e posarsi rapide e leggere sui fiori


Contro le zanzare e i parassiti delle piante, la lotta efficace è favorire la biodiversità


Libellule, pipistrelli, uccelli selvatici: quasi spariti dalle città ma a rischio anche nella campagna coltivata e negli ambienti naturali selvatici. A Novara sono state realizzate delle risaie sperimentali, nelle quali è stato scavato un solco di rifugio per anfibi e libellule, entrambi grandi predatori di larve di zanzara: nei mesi di luglio e agosto il numero di larve di zanzare è inferiore del 44% rispetto alle risaie tradizionali. Se vedete volare una libellula sul vostro laghetto, potete esserne orgogliosi: queste elegantissime creature alate che divorano zanzare in grande quantità saranno il vostro migliore insetticida 'biodiverso'.
Quanto ai pipistrelli, forse non a tutti simpatici, vale la pena di ricordare che sono grandi amici del giardiniere: non sono velenosi, non è affatto vero che amano attaccarsi ai capelli né tanto meno la loro urina fa diventare calvi, tutte leggende sciocche. È vero invece che mangiano in una sola notte migliaia di zanzare e altri insetti molesti o parassiti delle piante. Se volete favorirne la presenza potete anche provare a installare un nido per pipistrelli. In ogni caso è importante non allontanarli se li vedete appesi a testa in giù sotto tetti e grondaie.
Infine, gli uccelli: gli insettivori, come cince e pettirossi, sono alleati importanti per ridurre drasticamente la presenza di insetti e parassiti.





Difendere dall'inquinamento... e non inquinare

Fare giardinaggio è considerata una pratica dagli importanti risvolti ambientali, ma è bene soffermarsi ad analizzare alcune diffuse abitudini per capire che possono invece provocare inquinamento: dall'uso dei pesticidi ai diserbanti, dall'impiego di macchine con motore a combustione, alla dispersione nell'ambiente di plastica (sacchi, flaconi ecc.). E poi l'uso della torba prelevata in torbiere a migliaia di chilometri di distanza, e il rischio di diffusione sul territorio di specie infestanti che prendono il posto di quelle autoctone (casi tipici: le acacie e l'ailanto, alberi invasivi...) Ecco dunque un elenco di regole per una buona gestione eco-sostenibile dello spazio verde:

1. utilizzare solo criteri di gestione biologica;
2. evitare l'uso di fitofarmaci tossici;
3. evitare di eccedere anche nell'uso di quelli biologici, soprattutto quando ci sono nei dintorni piante in fioritura;
4. Lasciare una zona del giardino a disposizione della vita selvatica (erba alta, ortiche e vecchi tronchi sono ideali a questo scopo);
5. Introdurre in giardino siepi miste con arbusti del territorio;
6. Preferire frutti e ortaggi in varietà locali e antiche;
7. Preferire l'uso di attrezzi a batteria ricaricabile;
8. Utilizzare forme di energia ecosostenibile (pannelli fotovoltaici, energia eolica...);

9. Praticare una corretta e responsabile raccolta differenziata che preveda anche la realizzazione del compost con gli scarti domestici di natura organica;
10. Accettare la biodiversità: il che significa tollerare qualche insetto sulle piante... per un mondo in cui respirare meglio.



Rispettare e favorire la biodiversità richiede uno sguardo diverso...

Se siete fra quei giardinieri che sobbalzano al primo insetto che vedono e si precipitano ad armarsi di fitofarmaci, è indispensabile cambiare filosofia e affrontare la gestione del giardino con un approccio diverso, o meglio con uno sguardo diverso.
Chi cura le piante considerandole parte di un tutto non avrà difficoltà a tollerare una certa convivenza con gli insetti. Perché i bruchi, non sempre piacevoli da vedere, sono capaci di diventare farfalle animando l'aria con i loro voli. E se scoprirete qualche foglia divorata, pazienza: una piccola perdita si può mettere in bilancio se, per contro, si assisterà al ritorno degli uccellini, si ascolterà di nuovo il gracidare dei rospi e si vivrà in un ambiente con aria, acqua e terra più pulite e sane. Biodiversità significa dunque imparare a misurarsi in modo differente con la dannazione del giardiniere, gli insetti, che nel bene e nel male sono parte dell'ecosistema. Per il loro controllo, la scelta vincente è una strategia globale di rispetto ambientale, che favorisca la presenza dei predatori naturali e si orienti verso i numerosi prodotti bio disponibili oggi sul mercato.





Vuoi le farfalle? Coltiva l'ortica


Le foglie di questa infestante sono ideale nutrimento per molti tipi di bruchi, tra cui quelli della vanessa dell'ortica, una bella farfalla italiana.





Quanta vita in un vecchio tronco


In alcuni importanti parchi europei si comincia a lasciare qualche area inselvatichita, con vecchi tronchi fatiscenti: non è indice di cattiva manutenzione bensi, al contrario, di una buona tutela della biodiversità: nel legno marcescente vive una incredibile quantità di insetti e microrganismi che sono alla base della catena alimentare naturale dell'ecosistema del bosco. Se potete, create anche voi questo tipo di habitat in un angolo tranquillo del giardino, per accogliere una grande biodiversità.



Giardino e casa ecosostenibili


Tra le cause della perdita di biodiversità c'è il consumo globale di risorse. Si possono fare delle scelte ecosostenibili: pannelli fotovoltaici, minor uso dell'auto e delle macchine con motore a scoppio preferendo, in giardino, gli attrezzi a batteria ricaricabile o solare.





Informazioni: www.miniambiente.it

Dal portale del Ministero dell'Ambiente è possibile scaricare la brochure "Cartografia delle Aree Importanti per le Piante in Italia". Il sito ufficiale dell'Onu è ospitato nel portale della Convenzione Internazionale per la Diversità Biologica che ha sede in Canada, www.cbd.int/2010.