Tulipani, belli, facili ed ecosostenibili

di Lorena Lombroso (Giardinaggio, aprile 2010)

Tulipani 'Monsella'

Così facili, così adatti alla nuova idea del giardinaggio ecologico e sostenibile.
E poi costano poco e brillano di luce primaverile: insomma, impossibile non impazzire per i tulipani!


Numeri da capogiro: in base alle stime, in Olanda vengono prodotti ogni anno più di 12 miliardi di bulbi da fiore, per un valore indicativo di quasi 700 milioni di euro. Oltre 3000 aziende, decine di migliaia di posti di lavoro: insomma un grande business internazionale, il cui protagonista è il tulipano affiancato, a una certa distanza, dagli altri bulbi primaverili e, in misura minore, da quelli con fioritura estiva. Una bella carriera per un bulbo arrivato dalle ingrate e povere terre degli altipiani turchi, tanto più sorprendente se si pensa che adesso il tulipano è fra i fiori più coltivati anche negli USA, dove non era presente prima che gli inglesi lo importassero per i loro giardini, al tempo in cui erano coloni e dominatori della costa orientale americana. I primi tulipani che arrivarono in Europa nel '500 portarono, nel giro di un secolo, alla prima bolla speculativa internazionale: con il crollo dei prezzi astronomici che il bulbo aveva raggiunto in Olanda crollarono grandi fortune nel giro di 24 ore.
La tulipomania tornò rapidamente a essere un'ossessione di giardinieri e botanici, che nel secolo successivo tentarono
di dare un nome alle specie botaniche arrivate dalla Turchia: solo in seguito si scoprì che in realtà erano varietà e ibridi, nati talvolta anche grazie al caso, dote straordinaria che ha fatto del tulipano, insieme alle orchidee e alle rose, un fiore con uno sconfinato numero di varietà.
E oggi la tulipomania sembra propagarsi nuovamente dall'Europa settentrionale a quella meridionale, attraversando l'Atlantico e gli altopiani asiatici per invadere i parchi delle grandi città dell'Est: la nuova eco-tulipomania è un fenomeno da non trascurare.




Pizzi, ricami e frange: un miracolo in evoluzione

Ali di cigno, 'Swan Wings', questo il nome perfetto di un tulipano eccezionale: candido, con petali sfrangiati. E se queste doti non bastassero si può aggiungere che la varietà vanta un'eccezionale durata del fiore. La frangia dei petali è presente anche in numerose altre varietà in colori diversi, come 'Blue Heron', lilla-viola, 'Black Jewel' rosso con base scurissima, 'Cummins' color malva, molto alto, e il nuovo 'Maroon', con fiori doppi rosso fuoco. Il margine dentellato è una caratteristica sulla quale gli ibridatori stanno lavorando per ottenere nuove forme estrose, che sembrano incontrare l'interesse dei nuovi paesaggisti.

 

Tulipani da vedere


In aprile Istambul celebra i tulipani, originari degli altipiani turchi: oltre tre milioni di bulbi sono in fiore in parchi e giardini, nella mite e soleggiata primavera di questa incredibile città in bilico fra passato e futuro.
Info su www.turkeytravelplanner.com
Se viaggiate in Olanda in aprile c'è da perdere la testa per i colori delle sconfinate fioriture di tulipani che raggiungono l'apice nell'enorme parco di Keukenhof, nella città di Lisse, www.keukenhof.nl
Da non perdere 'Messer tulipano' nel Castello di Pralormo: l'edizione 2010 inizia il 27 marzo e prevede un ricchissimo calendario di eventi con oltre 75000 bulbose in fiore. L'argomento di quest'anno è dedicato alla vista e al colore: molte le animazioni per bambini.
Info: www.castellodipralormo.com
Le fioriture di tulipani a Villa Taranto sono un grande classico primaverile. Info: www.villataranto.it
Fioriture spettacolari attendono i visitatori del parco della Fondazione Minoprio, tra Milano e Como.
www.fondazioneminoprio.it

Produrre i bulbi rispettando l'ambiente: una strada possibile?

Per molti decenni le terre olandesi che si affacciano verso il Mare del Nord sono state intensamente coltivate per produrre bulbi di tulipano, narciso, giacinto, croco e via dicendo. Produzioni intensive, sulla terra sabbiosa e quasi inerte in cui poche altre coltivazioni potevano trovare successo. E per arrivare a numeri altissimi di quantità per ettaro, i coltivatori hanno per lungo tempo imbottito il suolo di concimi chimici e antifungini, fino a creare problemi di inquinamento delle falde acquifere. La maturazione di un forte movimento ecologista, che ha messo in discussione la produzione dei bulbi a carico della qualità ambientale, ha migliorato la situazione e oggi le produzioni avvengono con criteri molto più attenti e responsabili. Negli anni, le diverse organizzazioni presenti nel settore dei bulbi si sono unite in un consorzio ambientalista che promuove iniziative finalizzate a un approccio equilibrato al problema dell'ambiente. Si affrontano con metodi ecosostenibili i problemi relativi all'impiego di prodotti chimici, fertilizzanti ed energia, si promuovono campagne per evitare lo spargimento dei prodotti lungo i fossi e per orientare le produzioni verso i sistemi biologici e organici.

Non solo: si è cominciato a capire che le bulbose sono una risorsa interessante per chi sceglie la strada del biologico. Perché qualunque angolo del giardino va bene per i tulipani, purché ci sia un po' di sole; hanno bisogno di poca acqua, e solo nel periodo di fioritura. Originario di terre in cui l'estate è calda e asciutta, il tulipano risolve il problema della sopravvivenza estiva entrando in una fase di assoluto riposo. Poco sensibili a malattie e parassiti, possono essere coltivati senza richiedere impiego di fitofarmaci, e si accostano perfettamente a piante erbacee da fiore e cespugli. Tutte caratteristiche che li rendono ideali per quella gestione del giardino che rinuncia ai metodi e ai prodotti dannosi per l'ambiente, pur senza rinunciare allo spettacolo.

Il segreto della diversità? Un patrimonio genetico ricchissimo


I tulipani di oggi sono il risultato di lunghi e ingarbugliati processi di ibridazione nei quali ha giocato un importante ruolo la specie Tulipa gesneriana. Oggi le varietà coltivate e registrate sono più di 3.000 e molte vengono aggiunte ogni anno per sostituire quelle vecchie che non sono più in produzione, fornendo così ottime motivazioni commerciali per rinnovare frequentemente l'assortimento. Il tulipano è uno dei generi più studiati dai genetisti per il suo corredo di informazioni genetiche che ne consente una estrema diversificazione.
Dei 15 gruppi botanici in cui sono suddivisi i tulipani, 11 rappresentano le varietà da giardino con corolle vistose e steli che possono raggiungere altezze notevoli (fino a 90 cm, particolarmente ricercate in Nord Europa, ma poco amate in Italia). Tre gruppi sono dedicati ai tulipani botanici riconducibili alle specie selvatiche (Tulipa kaufmanniana, Tulipa fosteriana, Tulipa greigii) che sbocciano su steli corti (20-25 cm), molto adatti alla coltivazione in vaso. L'ultimo gruppo, detto "tulipani miscellanea", comprende diverse altre specie, molte delle quali normalmente non utilizzate nei giardini, e alcuni ibridi rari di interesse scientifico.
   

 

I nuovi tulipani

II diffondersi della eco-tulipomania ha creato spazio per nuove varietà che sembrano incontrare l'interesse del floral designer come fiore reciso e dei paesaggisti per l'uso in giardino. La facilità di creazione di nuove varietà con caratteri stabili è uno degli aspetti che hanno favorito nei secoli il successo di questo fiore: il suo patrimonio genetico è tuttora studiato dagli scienziati, mentre gli specialisti ibridatori si cimentano in innovazioni curiose, come i tulipani dalle sfumature verdi: uno di essi è stato recentemente battezzato "KLM", il nome della compagnia aerea nazionale olandese, mentre il botanico Ben Zonneveld ha scoperto una nuova specie nel 2009; altrettanto recente è il battesimo di Tulipa vvedenskyi "Henry Hudson", a Manhattan, in onore di quell'Hudson che 400 anni fa scoprì la zona in cui oggi sorge New York e la sua baia. E in Italia? Anche da noi nascono nuovi tulipani: solo un anno fa è stato presentato il "primo" tulipano altoatesino, battezzato "Trauttmansdorff" in onore degli omonimi giardini botanici meranesi, dove in aprile le bordure di questo fiore si fanno ammirare lungo i sentieri che furono frequentati dalla principessa Sissi.

Tra le nuove tendenze in materia dell'uso dei tulipani come elemento forte del giardino primaverile c'è quello delle varietà in colori chiari (bianco, rosa pallido, giallo tenue) per portare riflessi di luce nelle zone ombreggiate, e varietà a fiore molto scuro (rosso, porpora, viola fino al mitico tulipano nero) per le zone più soleggiate del giardino per far risaltare il colore delle corolle sullo sfondo della vegetazione. Alle più recenti manifestazioni di giardinaggio si è visto usare i tulipani tra le erbacee perenni primaverili, come Euphorbia cyparissias dai fiori giallo acido, ai piedi degli arbusti (rose e lavanda, soprattutto) oppure alla base degli alberi da frutto.

In vaso, una certezza
La facilità dei tulipani è garantita: ecco perché sono particolarmente indicati per decorare i terrazzi primaverili. La fioritura dei tulipani in vaso può essere ampliata da inizio marzo a tutto maggio scegliendo varietà a fioritura precoce, come gli ibridi derivati da Tulipa greigii, con fiori semplici a coppa larga, generalmente di colore giallo o rosso, fino a quelli tardivi a forma di coppa socchiusa, come 'Mistress', rosa scuro, 'Monsella', giallo fiammato in rosso, e 'Pirand', rosso con bordi bianchi.


In vaso, un piacere che si rinnova


Anche su balconi e terrazzi si può sfruttare la capacità del tulipano di richiedere poco o nulla, ottenendo quindi un sensibile risparmio di risorse idriche ed evitando i trattamenti chimici. In vaso, le combinazioni migliori sono quelle con arbusti aromatici, come timo e rosmarino che, d'estate, hanno esigenze idriche davvero irrisorie rispetto ai classici fiori da balcone, del tutto compatibili con il desiderio dei tulipani di vivere all'asciutto. Per la coltivazione in vaso è consigliabile scegliere varietà a stelo corto per ciotole e cassette, mentre dove sia possibile utilizzare contenitori ampi e profondi la scelta spazia sulle varietà a stelo lungo e con fiori molto grandi, come 'Happy Generation' rosso e bianco oppure 'Red Hat' color fucsia con petali sfrangiati. In vaso e nei piccoli spazi, ad esempio ai piedi di alberi, arbusti e siepi, si possono coltivare con successo i tulipani nani, come 'Cappuccetto rosso', i 'Pinocchio', o la curiosa varietà battezzata con il nome della moglie di Paul Newman, 'Joanne Woodward': ha foglie rigate molto decorative. E se amate le novità, non perdetevi i tulipani 'Innuendo', dedicati all'indimenticabile omonimo album dei Queen: bicolori, bellissimi e vistosi, proprio come amava essere il grande Freddy Mercury.



Pinocchio, un mito italiano in fiore


Steli piuttosto brevi e fioritura prolungata: due doti ideali per coltivare in vaso una varietà onorata dal nome di un grande protagonista dei sogni e dei giochi di tutti noi, l'italianissimo Pinocchio di Carlo Collodi. I suoi fiori si aprono a stella sotto i raggi del sole e si richiudono la sera.

 



caccia del tulipano nero

Centomila fiorini, una cifra per l'epoca assolutamente astronomica: questo il premio messo in palio dalla città olandese di Haarlem per chi fosse riuscito a ottenere un tulipano nero, protagonista di un celebre racconto di Dumas padre. Nel racconto, il giovane e coraggioso Cornelius Van Bearle riesce naturalmente nel suo intento e si sposa anche la bella Rose. Ma nella realtà? Il tulipano nero in effetti esiste se come tale possiamo intendere il porpora scurissimo e vellutato di "Black Parrot" e "Queen of Night", due varietà eccezionali anche per la durata del fiore e la sua resistenza anche reciso, in vasi e composizioni floreali.

 

Cambiano le mode: tutti pazzi per il verde

 

Un po' in declino l'interesse per i tulipani dai colori vivaci: paesaggisti e floral designer preferiscono il verde. "Spring green", nella foto a destra, è un raffinatissimo tulipano bianco a fioritura tardiva (maggio) con fiamme verdi dalla base dei petali; "Angelique" ha le stesse sfumature verdi, ma su petali rosa confetto sotto a snistra). Altre varietà in verde sono "Deirdre" (bianco e verde), "Formosa" (giallo e verde), "Green River" (arancio e verde), e l'impagabile "Green Parrot" dai curiosi fiori arricciati (in alto a sinistra).







Tulipani: problemi e soluzioni

Gli steli dei fiori si afflosciano: troppo caldo e terra troppo bagnata.
Crescita scarsa, il germoglio della pianta fa fatica ad aprirsi: il terreno può essere stato troppo asciutto nel periodo del risveglio, oppure ha un pH acido (i tulipani apprezzano il terreno alcalino).
Il germoglio esce solo con una punta 'magra': piantagione troppo in profondità. La regola vuole una piantagione a una profondità pari al doppio del bulbo.
Nascono foglie ma nessun fiore: manca il sole, oppure i bulbi sono vecchi, rimasti per più di una stagione nel terreno.
Foglie, petali e steli mangiucchiati: lumache e chiocciole, che possono aver rosicchiato anche il bulbo. Meglio estrarne uno e controllare; sistemare trappole per chiocciole o tazzine con birra (che le attrae e le elimina) nelle vicinanze delle piante.
Disseccamenti e macchie sul fogliame: malattia fungina, frequente in condizioni di elevata umidità, scarsa circolazione d'aria e temperature molto miti. Se le piante sono in fiore è meglio non trattare e aspettare che la fioritura sia conclusa.
Alterazioni del colore dei fiori, macchie sbiadite sul fogliame, fiori deformi: attacco di virus, frequente nei tulipani. Non esistono cure. Talvolta il virus provoca formazioni di effetti colorati considerati apprezzabili.
Dai bulbilli delle piante madri sono nati tulipani di colori e forme diverse: è normale perché si tratta di una specie spesso mutante, ed è da questa caratteristica che sono state sviluppate molte delle moderne varietà.
I fiori sono apparsi a inizio marzo e poi più nulla: è normale se si tratta di una varietà precoce. Il tulipano non può fiorire può volte in una stagione.
I bulbi forzati e fioriti in casa non rifioriscono per almeno un anno: anche questo è normale. Se i bulbi sono ripiantati correttamente nel prossimo autunno, fioriranno nella primavera successiva.


Per un dono aristocratico

'Dreamland' è un tulipano di successo: il rosa chic dei suoi petali ne fa una delle varietà più amate per mazzi dal sapore romantico. Più di altri questi fiori elegantissimi sembrano evocare la passione controllata e intensa che, nel linguaggio floreale, è considerata una delle caratteristiche del tulipano.





Per far durare i tulipani recisi...

Comprateli ancora ben chiusi, ma solo se potete verificare bene il colore per accordarlo alle vostre scelte di composizione;
se li raccogliete voi in giardino, fatelo la mattina o la sera, quando gli steli sono gonfi d'acqua;
disponeteli in vasi con acqua fresca: lo stelo deve essere immerso per due terzi, non di più;
conservateli al riparo dal sole, dal caldo, dalle correnti d'aria;
togliete le foglie (in acqua marciscono);
aggiungete una dose di conservante per fiori recisi.