Rosmarini a sorpresa

Tra orto e giardino
di Samantha Gaiara - foto di Daniele Cavadini (Gardenia, marzo 2010)


Se pensate che ne resta soltanto uno, vi sbagliate.
La vivaista piemontese Fiorella Francone ne ha collezionate oltre 40 varietà, tutte diverse.
Erette o ricadenti, con ricche fioriture e fogliame profumato, non chiedono niente e vivono anche al freddo




Siamo abituati a coltivarlo sul davanzale, per avere a portata di mano freschi e profumati rametti da mettere in pentola, insieme con l'arrosto. Ma il rosmarino, arbusto spontaneo in Italia nelle regioni a clima mediterraneo, offre molto di più. «È una bellissima pianta ornamentale», sostiene Fiorella Francone, titolare dell'azienda agricola piemontese II Bolfone, «perfetta da coltivare in grandi vasi, o in piena terra, soprattutto nei giardini a bassa manutenzione».
In effetti il rosmarino, escludendo un po' di sole e un buon drenaggio, non ha bisogno quasi di nulla: cresce bene in suoli poveri e sassosi, non serve innaffiarlo perché le sue radici vigorose scendono in profondità nel terreno alla ricerca dell'umidità, e non è neppure indispensabile potarlo: le nodose contorsioni di un vecchio fusto spoglio e trascurato hanno un fascino equiparabile a quello di un esemplare ben accudito, con fogliame fitto sin dalla base.

Il termine rosmarino deriva probabilmente dal latino rus maris, rugiada di mare, o rosa maris, rosa del mare, a evocare dolcezza e salute, binomio tipico del clima mediterraneo, dove questo arbusto cresce rigoglioso allo stato spontaneo. Dalle sue foglie aromatiche si estrae un pregiato olio essenziale con cui è possibile profumare l'acqua del bagno, con effetto rivitalizzante.

R.'Jackman Prostrate'

Da sfatare anche la convinzione che questo arbusto viva bene solo al caldo
: secondo Fiorella Francone se il rosmarino si abitua a un clima rigido sin da giovane, si irrobustirà, riuscendo a sopportare inverni freddi senza protezioni. Del parere di Fiorella ci si può fidare visto che ormai da dieci anni coltiva co R. 'Israeli'n successo rosmarini in Piemonte, dove d'inverno le temperature scendono diversi gradi sotto lo zero.
Ne possiede circa 45 varietà provenienti un po' da tutto il mondo, ma soprattutto dall'America, tutte appartenenti alla specie Rosmarinus officinalis, e se le chiedete come fa a distinguerle risponderà, stupendosi della domanda, che è impossibile confonderle!
Prima di tutto bisogna osservare i fiori. Sempre numerosi, sbocciano dall'inizio della primavera ai primi geli, sfoggiando corolle dalle innumerevoli sfumature rosa, lilla, viola, bianco e blu. E poi il portamento, che può essere molto diverso da varietà a varietà. Si passa infatti da rosmarini eretti come l'americano 'Israeli', con foglie carnose lunghe fino a 2 centimetri, portate da rami protesi verso il cielo, alti anche 2 metri, a rosmarini prostrati, come per esempio 'Jackman Prostrate', alRosmarinus 'Gethseman'to al massimo 40 centimetri, ma molto vigoroso, con foglie verde-blu su rami a crescita orizzontale.

Ci sono poi rosmarini con portamento intermedio, come i semiprostrati, piante dai rami giovani eretti che, crescendo, ricadono dolcemente.
«Tra questi la mia prefR.Albuserita è la varietà francese 'Punta di Cannelle'», dice Fiorella Francone. «Amo le sue sottili foglie grigio-verdi, tra le quali sbocciano fiorellini blu scuro abbelliti da due tratti viola, portate da rami inizialmente verticali, che poi ricadono formando spettacolari cascate». Incantevole, per la fioritura candida, rara tra i rosmarini, 'Albus', varietà che raggiunge il metro d'altezza, mentre 'Joan Tesei' si rivela bizzarra e imprevedibile, assumendo talvolta portamento eretto, talaltra prostrato.

Da non dimenticare, infine, le varietà nane. «Ne sono state classificate tre in tutto il mondo», racconta Fiorella, mentre ce le mostra con orgoglio. Si tratta dell'americano 'Blue Boy'con foglie lunghe mezzo centimetro, verde intenso sfumato di blu, su rami che strisciano sul terreno radicando in più punti e raggiungendo l'altezza massima di 20 cm; dell'orientale 'Gethseman', con piccole foglie e grandi fiori azzurri, e del francese 'Cascade d'Orléans'.




R. 'Boule'
(sopra)R.'Sissinghurst Blue' e R.'McConnell's Blue' (sotto)
R.'Kensington Park'
R.'Farinole'



Specialità al rosmarino


Ma le stranezze non finiscono qui. Basti pensare a 'Golden Rain', che dopo la fioritura produce getti gialli sopra il fogliame verde smeraldo, oppure a 'Joyce de Baggio', varietà eretta, con foglie lunghe e strette, screziate di giallo. Ma, se il loro aspetto strappa più di un'esclamazione di meraviglia, ancor più stupiscono profumo e sapore. «La maggior parte delle varietà che coltivo ha il "classico" profumo di rosmarino», assicura la vivaista piemontese, «ma non manca chi ha aroma di cannella ('Punta di Canelle'), pino ('Farinole'), incenso ('Majorka Pink'), canfora ('Eriocarix') oppure limone (R.o. 'Arp'). Chi ha voglia di scoprirle e magari sperimentarle in cucina, e non solo, è il benvenuto nel mio viaio!

R.'Pointe du Raz'
R.'Majorca Pink'
R.'Tuscan Blue'
R.'Miss Irene Renz'





Fiorella Francone

Vivaista per passione, da dieci anni produce piante officinali. Tra le sue preferite c'è il rosmarino, coltivato in oltre 40 varietà, collezionate in giro per il mondo.

Coltiviamoli così

Con i consigli di Fiorella Francone dell'azienda agricola il Bolfone

disegni di Linda Pellegrini













CLIMA
I rosmarini prosperano in qualsiasi clima, sopportando sia il caldo intenso sia il freddo, fino a -15 °C (zona di rusticità 7-7B).
ESPOSIZIONE
Dal pieno sole alla mezz'ombra. Meglio evitare l'ombra piena, dove fioriscono con maggiori difficoltà.
TERRENO
Sciolto, povero, sassoso e calcareo. E molto importante che sia ben drenato perché queste piante non tollerano i ristagni idrici. Al momento dell'impianto, porre sul fondo dello scavo sassi e ghiaia, in quantità sufficiente per rendere il terreno permeabile.
IRRIGAZIONI
I rosmarini vanno bagnati con regolarità l'anno dell'impianto. In seguito dimenticateli: saranno sufficienti le precipitazioni perché le loro radici, crescendo, scendono in profondità alla ricerca dell'umidità necessaria.
POTATURA
All'inizio della primavera tagliare di 3-4 cm le punte erbacee dei rami principali. È importante eseguire tutti gli anni questa operazione perché la pianta si rinvigorisce, evitando di spogliarsi alla base, e anche perché il rosmarino non sopporta potature drastiche, che implichino il taglio delle porzioni legnose.
MOLTIPLICAZIONE
Per essere certi di ottenere piante con caratteristiche identiche alla pianta-madre, i rosmarini si propagano esclusivamente per talea. In estate prelevare dai rami non fioriti porzioni erbacee lunghe 3-4 cm e, dopo aver eliminato le foglie inserite nella parte basale, farle penetrare, per circa metà della lunghezza, in un miscuglio di torba e sabbia. Le talee vanno messe all'ombra e mantenute umide per una ventina di giorni, quando si esegue il primo rinvaso.
COLTIVAZIONE IN VASO
I rosmarini crescono molto bene anche in grandi vasi, che è preferibile siano di terracotta, in modo che l'umidità in eccesso possa evaporare. Al momento della messa a dimora, assicurarsi che il contenitore sia forato e sistemare sul fondo uno strato di ghiaia. Riempire infine con un miscuglio di terriccio e torba. Ogni primavera effettuare il rinvaso, aumentando gradualmente la dimensione del contenitore.


 


Per saperne di più


Dove si trova

Azienda agricola II Bolfone:
frazione San Bartolomeo 21, Cherasco (Cuneo)
cell. 335 6914113, ilbolfone@tiscali.it

Quanto costano
Piante di tre anni, vendute in vasi di 4 litri di capacità (diametro 21 cm) costano dai 15 ai 20 € a seconda della varietà.
Dove vederli e acquistarli
Fiorella Francone con i suoi rosmarini parteciperà alle mostre primaverili di Orticola a Milano e Tre giorni per il giardino a Masino (Torino). In autunno a Orticolario a Cernobbio e Due giorni per l'autunno a Masino (To).





Rosmarinus 'Roseus' varietà con foglie grandi e carnose.