Le piante mellifere

di Luisa Ferrari (Giardinaggio giugno, 2010)

Helenium'Septemberfuchs'


Api e altri insetti utili sono

fondamentali per l'impollinazione

delle piante e la protezione della

biodiversità: ecco come creare in

giardino un luogo invitante per

attirarli.


La coltivazione di piante e fiori in ambito privato viene finalizzata al piacere estetico, ma in quest'epoca contraddistinta da un'agricoltura intensiva basata sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse terrestri diventa doveroso considerarne anche il contributo alla protezione dell'ambiente, che non significa dover rinunciare alla piacevolezza. Qualsiasi giardino può diventare uno strumento importante per la sopravvivenza di migliaia di specie endemiche di piante, animali o insetti, semplicemente continuando la catena di piccole oasi che collegano il verde urbano con le zone periferiche e poi le campagne.

Insetti e fiori in sintonia



Dall'alto, la calendula, splendido fiore sgargiante da coltivare nelle aiuole e nell'orto, attira le api con il suo colore vivido e il suo aroma; le erbe aromatiche coltivate e spontanee sono gradite a innumerevoli insetti utili; Cosmos, qui nella candida varietà 'Purity', è adorata dalle farfalle (foto centrale). La violetta di Parma attira le api al loro risveglio a inizio stagione; i coloratissimi tagete ospitano molti insetti e in particolare sono frequentati da diversi tipi di farfalle.


Invitare le api in giardino


Il primo passo per rendere il giardino ospitale per un maggior numero di creature è proprio la capacità di riconoscere il ruolo imprescindibile degli insetti nell'equilibrio ambientale, invece che ricordarne solo le presenze fastidiose, come le zanzare (il cui numero aumenta ogni anno perché molti dei predatori naturali sono scomparsi).

Antichi alleati dell'umanità, gli insetti svolgono da tempo immemorabile funzioni essenziali per la prosperità delle piante, assicurando un ecosistema funzionante. La realtà attuale li vede però sempre più minacciati. Le api, impollinatrici per eccellenza, sono recentemente oggetto di interesse mondiale perché a grave rischio di estinzione: sono praticamente scomparse in varie parti del mondo caratterizzate da estese monocolture trattate con pesticidi. Non sono ancora note le ripercussioni sul mondo animale e vegetale degli organismi geneticamente modificati (OGM) di recente introduzione, che molti considerano 'una bomba ad orologeria' per il futuro, ma già nell'ultima decade la presenza di api in America e in Europa si è ridotta dell'80%. Tenendo conto che oltre un terzo delle coltivazioni essenziali alla dieta umana si basa sull'impollinazione entomofila, l'entità del danno è allarmante. In alcune regioni della Cina soggette a sfruttamento agricolo intensivo la mancanza di insetti ha reso necessaria l'impollinazione manuale delle coltivazioni, un impatto enorme sulla quantità di manodopera e sui costi di produzione.

 

Insetti e piante in simbiosi

Su un totale di circa 9 milioni di specie conosciute, si ritiene che soltanto una percentuale minima di insetti (1%) comporti effetti 'negativi' dal punto di vista umano, mentre il restante 99% si incarica dell'impollinazione delle piante, dell'aerazione del terreno e del suo arricchimento, rendendo di nuovo disponibili le sostanze nutritive contenute nei resti di organismi animali o vegetali e provvedendo quindi (direttamente o indirettamente) a fornire nutrimento per gli esseri viventi.
Gli insetti endemici hanno bisogno delle piante per nutrirsi, riprodursi e per proteggersi dai predatori e dagli estremi climatici. Viceversa, moltissimi tipi di piante si sono evolute affidandosi alla presenza di una consistente popolazione di insetti per sopravvivere.
Questa reciproca dipendenza si traduce da sempre in uno scambio vantaggioso per entrambi: le piante attirano gli insetti fornendo loro protezione con il fogliame e sostentamento con polline e nettare; questi ultimi assicurano un'efficiente distribuzione del polline e quindi la continuità delle loro ospiti.

 

Abitudini buone e cattive


Una ricerca iniziata nel 2009 dalla Royal Horticultural Society nei suoi giardini di Wisley conferma che per attirare una popolazione equilibrata di insetti e incoraggiare maggiore diversificazione non è necessario stravolgere il giardino, lasciarlo inselvatichire o dedicarlo solo a fioriture spontanee. Si tratta piuttosto di privilegiare piante fiorifere con una buona produzione di nettare e di polline. È inoltre essenziale prendere coscienza dei benefìci offerti da un approccio più naturale alla manutenzione del verde, evitando l'impiego di sostanze tossiche e tollerando, dove possibile, la presenza di selvatiche piacevoli, come le pratoline o le violette. Questo tipo di approccio è alla portata di tutti, perché soddisfa anche i criteri estetici, creando lunghi e variati periodi di fioritura (moltissime mellifere si prestano allo scopo).
Offre inoltre il vantaggio di invitare i predatori a riprodursi, una strategia vincente perché spesso i loro stadi giovanili sono golosi di parassiti dannosi (le larve di coccinelle, crisopa, sirfidi e libellule, per esempio, sono predatori di afidi, di tripidi e di larve di lepidotteri). L'abitudine di distruggere gli insetti nocivi ricorrendo a pesticidi convenzionali (altamente nocivi anche per l'uomo e gli animali domestici) ci ha fatto dimenticare che in natura le piante e gli insetti vivono da sempre in sintonia. A parte misure di protezione con reti apposite o semplici lavaggi con acqua, utili agli stadi iniziali di un'infestazione o per piantine appena messe a dimora, l'eliminazione chimica dei parassiti sopprime anche i predatori naturali che normalmente prowederebbero a riequilibrare gli eccessi.

Cosa piace agli insetti utili

Per un soggiorno gradito molti insetti utili richiedono una buona ossatura sempreverde ottenibile raggruppando le presenze arbustive in bordure. All'interno di questa struttura si inseriscono, mescolandoli, arbusti caduchi da fiore, associazioni di mellifere erbacee, annuali, bulbose e alcune specie spontanee. Come regola generale sono da preferire le corolle semplici a quelle doppie, che hanno meno da offrire agli insetti. Nei giardini ampi le mellifere si possono facilmente distribuire in tutte le stagioni per offrire costante sostentamento; negli spazi limitati ci si può concentrare nei periodi cruciali, per esempio a inizio primavera quando il nutrimento scarseggia. Il nettare, fonte di cibo per moltissimi insetti, è una sostanza liquida dolce composta da fruttosio, glucosio, saccarosio e maltosio, emessa dai nettàri situati alla base dei petali e del pistillo. Pur essendo legato alla riproduzione delle piante, anche il polline è ricco di sostanze nutritive sotto forma di proteine, grassi, carboidrati, enzimi e vitamine. La quantità prodotta da ogni pianta varia a seconda della specie e dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio di sviluppo del fiore, l'ora del giorno e la temperatura; una singola corolla ne contiene comunque una quantità limitata e costringe l'insetto a visitarne parecchie prima di ottenere la dose sufficiente.

Piante e fiori belli in giardino e adorati dalle api


In questa pagina, alcune specie preziose per attirare le api e gli insetti utili in giardino: Sopra a sinistra, Borago officinalis, prediletta dalle api, è sufficientemente decorativa da meritare un posto in giardino ed è inoltre apprezzata come aromatica nelle misticanze primaverili; a destra, Tagetes annuale, presenza tradizionale nei giardini e negli orti, oltre che gradita agli insetti "buoni", è molto utile nelle serre per allontanare la mosca bianca di pomodori e peperoni. In basso, a sinistra, Santolina vìridis, pianta aromatica graziosa e utile, molto adattabile e apprezzata dagli insetti; a destra Salvia pratensis, specie spontanea nei prati primaverili che, come molte altre Labiatae, è di grande importanza nel favorire la biodiversità ambientale.

 

Come i fiori attraggono gli ospiti

In alcuni tipi di fiori, come il giglio, il nettare è difficilmente accessibile perché i nettàri sono situati in profondità, una tattica mirata a richiamare insetti particolari, come le farfalle, che possono raggiungerli solo grazie a lunghe proboscidi. Le farfalle e i lepidotteri amano le corolle grandi ed aperte (come le Compositae a forma di margherita) che forniscono sicure piste di atterraggio. I fiori minuti sono preziosi per insetti piccoli: alcune minuscole vespe predatrici (che eliminano afidi e altri parassiti) potrebbero affogare nelle corolle grandi colme di nettare.
Anche i colori e i profumi hanno il preciso scopo di richiamare gli insetti. Le api e i bombi mostrano una preferenza per il giallo, il malva e il bianco, alcune farfalle diurne sono attirate dal rosso e dal porpora mentre altre preferiscono il giallo e il blu.
Le specie notturne visitano fiori bianchi, giallo pallido o rosa chiaro, maggiormente visibili nell'oscurità. I sirfidi (utilissimi impollinatori simili a piccole api o vespe ma privi di aculeo) e gli scarabei sembrano attratti da giallo, arancio, blu, viola e bianco. Le venature, screziature e maculature dei petali attirano l'attenzione degli insetti, guidandoli nel punto desiderato. Alcuni fiori cambiano addirittura colore a seconda dello stadio di maturazione: la polmonaria (Pulmonarìa saccharata) e il pisello erbaceo perenne (Làthyrus latifolius) dal rosa iniziale assumono poi una colorazione azzurra, avvertendo gli impollinatori della cessata attività della corolla. Il profumo è altrettanto importante: oli aromatici sono prodotti da calici, stami e nettàri o da ghiandole specializzate, con il preciso scopo di attirare gli insetti giusti quando il fiore è pronto a riceverli.
Poiché le piante si sono evolute in modo da evitare sprechi, le specie che richiedono impollinatori notturni tendono ad aprire i fiori, produrre nettare o profumo soltanto la sera (Nicotiana, Oenothèra, Mirabilis jalapa, caprifoglio, gelsomino).


Piante erbacee per un giardino pieno di vita

A sinistra, Scabiosa, è una delle specie più versatili perché amata da innumerevoli insetti; a destra Cheiranthus cheiri, una biennale appartenente alle Brassicaceae, i cui fiori emanano un soave profumo e vengono prodotti per oltre due mesi.


Scegliere le piante giuste

Attirare gli insetti in un giardino, anche di piccole dimensioni, non è difficile. La regola è semplicemente evitare le 'monoculture' servendosi della maggior varietà possibile di piante e favorendo le specie mellifere. Oltre alle farfalle, ottime impollinatrici (di cui solo una minima percentuale può nuocere alle colture quando in sovrannumero, principalmente la cavolaia per le Brassicaceae), anche molte altre specie interessanti come libellule, mantidi, cavallette, scarabei, sirfidi, crìsopa (una piccola mosca verde dalle enormi ali venate) supplementano la loro dieta carnivora con il nettare.

Tra gli arbusti più indicati per invitarle in giardino buddleia, Genista aetnensis, Escallonia, Sambucus nigra, Hebe, Cotoneaster e varie lonicere. Molte erbacee in uso comune, come Bergenia, Sedum, Geranium, Echinacèa, Achillèa sono ottimi soggetti. Perfette anche tutte le essenze da cucina se lasciate fiorire (lavanda, santoreggia, issòpo, timo, menta, rosmarino) e varie annuali e biennali che fioriscono a lungo: Reséda odorata, alisso, bocca di leone (Antirrhinum majus), agerato, nicotiana, Cheiranthus cheiri, zinnia, Nigella damascena, impatiens sono particolarmente apprezzate.


Le api anche nell'orto


Per aiutare le api, tra le piante più gradite ci sono specie spontanee come la violetta odorosa, l'erba viperina (Echium vulgaris) e la boragine (Borago officinalis), che aumentano la produzione di miele e sono piacevoli nelle bordure. Nei giardini di campagna o naturali i bruchi di molte farfalle decorative adorano i fiori delle ortiche, del trifoglio e delle Cruciferae, sia spontanee (borsellino del pastore, Cardamine pratensis) che coltivate (Brassicaceae da orto).

I fiorellini minuti ma ricchi delle ombrellifere le rendono soggetti eccellenti, sia come presenze da bordura (Angelica archangelica, A. gigas, Ferula communis, Foeniculum) che negli orti, dove si possono lasciar fiorire alcuni esemplari normalmente estirpati prima di andare 'in gallo', cioè al momento della produzione della spiga fiorifera: i fiori di carota, coriandolo e cumino in particolare attirano un gran numero di insetti benefici che ripagheranno il favore tenendo a bada vari parassiti.

Allo stesso scopo altre specie annuali da fiore come calendula, zinnia, nigella e verbasco si possono facilmente seminare in loco negli spazi non utilizzati per le colture, per esempio sui lati esterni delle zolle, dove non solo aggiungono allegre note di colore ma attirano predatori utili a tutti gli ortaggi.

 

Nell'orto, in giardino, nei campi:
piccole specie molto importanti

Alcuni esempi di mellifere utili per svariati usi.
Dall'alto, in senso orario: la fioritura di tutte le Brassicaceae, dalla verza alla rucola, è utile per attirare predatori benefici per la salute delle colture dell'orto; una chiazza di violette spontanee tappezzanti a mezz'ombra, oltre al profumo e al nettare, fornisce rifugio diurno a molti insetti terricoli come gli scarabei; tutte le Compositae, con la loro forma a margherita gradita agli insetti, sono eccellenti riequilibratrici delle presenze benefiche; buona associazione di mellifere: il fiore semplice di Calendula officinalis attrae gli insetti benefici e Silene coeli-rosa 'Blue Angel' crea un denso tappeto annuale che offre ombra e protezione ad altri insetti; Vinca minor f. alba, varietà bianca della specie spontanea, è preziosa come tappezzante a mezz'ombra.

 

 


Le specie preferite dagli insetti
ARBUSTI

Buddleja davidii
Berberis
Chaenomeles japonica
Caryopteris clandonensìs
Ceanothus
Cotoneaster
Euonymus europaeus
Euphorbia mellifera
Forsythia
Edera helix
Hypericum calycinum
Jasminum officinale
llex aquifolium
Lagerstroemia ìndica
Ligustrum
Lonicera
Mahonia aquifolium
Olearia haastii
Perovskia atriplicifolia
Pyracantha
Ribes sanguineum
Rose che danno bacche
Santolina
Spiraea arguta
Syringa vulgaris
Viburnum
Vinca major, V. minor
Weigela florida

 

 

 

 

PERENNI

Acanthus spinosus
Agastache

Achillea
in varietà
Alstroemeria in varietà
Alyssum saxatile
Anchusa azurea
Astrantia major
Aquilegia
in varietà
Arabis caucasica
Asclepia
s in varietà
Aster in varietà
Aubrieta in varietà
Bergenia in varietà
Caryopteris in varietà
Doronicum in varietà
Echinacèa purpùrea
Erigeron
in varietà
Eryngium in varietà
Geranium in varietà
Graminaceae
Helenium in varietà
Hellèborus niger
Iberis
Inula
Helenium

Limonium latifolius
Lysimachia vulgaris
Lythrum
in varietà
Papaver orientale
Phlox paniculata
Salvia x superba
Scabiosa
in varietà
Sedum
in varietà

 

 

ESSENZE

Allium tuberosum
Anethum graveolens
Borago officinalis
Coriandrum sativum
Satureja montana
Hyssopus officinalis
Foeniculum vulgaris
Lavandula angustifolia
Levisticum officinale
Mentha piperita
Melissa officinalis
Monarda didyma
Ocymum basilicum
Origanum vulgare
Petroselinum crispum
Rosmarinus officinalis
Thymus serpillum

ANNUALI e BULBOSE

Agrostemma githago
Alyssum maritimum
Alcea rosa
Anemone blanda
Antirrhinum majus
Calendula officinalis
Cheiranthus cheiri
Cosmos bipinnatus
Crocus chrysanthus
Eschscholtzia californica
Eranthis hyemalis
Gaillardia ibrida
Helianthus annuus
Limnanthes douglasii
Lunaria annua
Lupinus
Matthiola incana
Mirabilis jalapa
Nicotiana alata
Nigella damascena
Reséda odorata
Tagetes patula
Verbascum
Verbena bonariensis
Zinnia

 

 

 

 

 



Come realizzare
un mini 'insettario' in giardino


Se il contesto rende difficile mescolare piante mellifere alle bordure esistenti, è possibile anche dedicare una porzione del giardino esclusivamente a piante che attirano e sostengono insetti benefici.
Lo spazio prescelto, variabile in grandezza con un minimo di 2 x 2 mq, si può recintare, o circondare con piccole siepi tagliate a forma, se si preferisce una struttura meno rustica. All'interno si dispone un miscuglio di mellifere che fioriscono in diversi periodi dell'anno, tra cui la primavera. D'estate l'impianto può sostenere anche alcune annuali da fiore con limitato sviluppo basale e fioritura prolungata (Nicotiana, Verbascum, Cosmos, Zinnia).
Inizialmente i predatori più utili si possono acquistare per posta presso ditte specializzate, dopo aver creato un insettario che li sostenga con nettare e polline sufficiente per evitare che migrino immediatamente altrove. Si eviterà l'uso di pesticidi prima e dopo l'introduzione dei nuovi ospiti.
In primavera la provvista di nettare è scarsa: nel giardino ornamentale si può quindi incrementare la presenza di specie precoci come Aubrieta, Erysimum, Viola odorata, Pulmonaria, mentre le più efficienti nel resto dell'anno sono tutte le Labiate (Népeta, Origanum), le Compositae e le Ombrellifere (o Apiaceae).
Negli orti sarebbe ideale intervallare le zolle con piccole aiuole di mellifere e permettere la fioritura di vari ortaggi, magari quelli in posizioni marginali e che si succedono in diverse stagioni.
Una buona variazione non solo del periodo di fioritura, ma anche del tipo di piante è la strategia migliore per incrementare la diversificazione delle specie: spesso infatti le larve hanno richieste diverse dall'insetto adulto.
L'inclusione di dense tappezzanti sempreverdi è fondamentale per tutti i coleotteri terricoli. Delle oltre mille specie che vivono nel terreno, in superficie o appena sotto, la maggior parte è utile ai giardini e agli orti perché si nutre di moscerini, afidi e gasteropodi.
Il mini insettario è da considerare parte permanente e integrante del giardino perché i risultati non sono istantanei e talvolta i benefici arrivano dopo qualche tempo. Alla maturazione dell'impianto si potrà contare su una popolazione residente di insetti benefici con un evidente miglioramento della salute del giardino.


La zinnia è una presenza tradizionale vicino agli orti. Sia come fiore da taglio sia per la generosa fioritura che si protrae fino all'autunno e diventa un elemento importante per molti insetti.