P. orientale 'Karine'

 

PAPAVERI

Petali di carta, bottone di velluto

di Samantha Gaiara
(Gardenia, giugno 2008)

Perry's White


Papaver orientale è la specie più adatta ai nostri giardini,
perchè resiste a caldo e siccità. Gli ibridi, multicolori, sono tutti da scoprire

Quando all'inizio dell'estate il rosso vivo è merce rara nelle bordure fiorite, è il momento del PPerry's Whiteapaver orientale:"II colore scarlatto trova il complemento perfetto nelle grandi macchie nere alla base di ogni petalo e nella moltitudine di scuri stami vellutati purpurei", diceva Christopher Lloyd, giardiniere e scrittore, che lo impiegava nelle bordure che dovevano dare il meglio di sé a partire da luglio. Quando nei campi il suo parente "povero", il rosolaccio, punteggia le messi con la sua effimera fioritura.

Il genere Papaver conta un centinaio di specie, distribuite ovunque, ma presenti soprattutto in Europa fino all'Artico, in Asia, lungo la costa occidentale dell'America del Nord, in Australia e Sudafrica. Si tratta di erbacee perenni o annuali, più raramente biennali, con corolle a forma di coppa, formate da quattro-sei petali sovrapposti e sorrette da steli eretti, ricoperti di minuscoli peli setolosi. I fiori sono incantevoli per via della leggerezza della forma e per le delicate sfumature di colore ottenute con le ibridazioni: rosa fucsia, viola prugna, giallo oro si stemperano in tenuissimi rosa conchiglia, arancio albicocca, giallo paglierino... fino al bianco puro.

Particolari anche i frutti, grandi capsule sferiche o a ogiva, contenenti numerosi semi, ornate alla sommità da piccole creste, che altro non sono se non le tracce lasciate dagli stimmi (la porzione superiore dell'organo riproduttivo femminile).



Turkenlouis
" Coltivo Papaver 'Turkenlouis' e P. 'Baby Kiss' proprio per godermi i bellissimi frutti, che arrivano anche a misurare quattro centimetri di diametro", racconta Giovanni Buffa che nel suo vivaio in provincia di Torino coltiva peonie, anemoni e una ventina di varietà di Papaver orientale, specie che, secondo lui è la più adatta a venire coltivata in giardino. Perenne rustica e vigorosa, in due anni forma un cespo di 50 centimetri di diametro, sopporta meglio delle altre specie le alte temperature, andando in riposo quando d'estate il caldo si fa soffocante, per rigermogliare in autunno. "A questo proposito", precisa Buffa, "i papaveri orientali più resistenti, cioè capaci di conservare verdi e rigogliose le foglie più a lungo degli altri, sono quelli appartenenti alla serie Parisien, che si fanno apprezzare anche per le corolle dalla forma perfettamente tonda". ClochardNe sono un esempio 'Clochard', con fiori grandi, semidoppi, dai petali increspati rosa albicocca, e 'Louvre', con corolle rosa pallido, preferendo invece papaveri fioriti anche in autunno, meglio puntare su quelli della serie Newyorker, che in condizioni ottimali di coltivazione e clima tornano a fiorire.

"Attenzione, però", sottolinea Giovanni Buffa, "nella scelta delle varietà è importante tenere presente l'altezza degli steli fiorali", esistono infatti papaveri per cosi dire bassi, che non superano i 50 centimetri, e papaveri alti, che possono raggiungere gli 80-90 centimetri. Le ampie corolle rosa tenero di 'Karine', per esempio, come quelle rosso sangue di 'Matador', sono sorrette da steli alti all'incirca 50 centimetri, mentre in 'Perry's White', bianco con una macchia scura alla base di ciascun petalo e in 'Turkenlouis', rosso fuoco con petali sfrangiati, i fiori superano gli 80 centimetri di altezza.

Ma tra le varietà coltivate da Giovanni Buffa quali sono le più particolari?
"'Fancy Feathers' e davvero curiosa e non solo perché i petali, numerosi e sfrangiali, le danno un aspetto ricco e un po' disordinato, ma anche per il rosa fenicottero delicatamente sfumato della corolla". Per il colore raro e particolare, un viola prugna che si avvicina al marrone, e da provare anche 'Patty's Plum', mentre 'Picotée' piace per l'eleganza discreta dei petali bianchi appena spruzzati di arancione lungo i margini.

 


P. "Picotée"
Un boccio e un frutto di Papaver orientale
 
Bocciolo appena aperto di Papaver orientale




Coltiviamoli così

 


Clima ed esposizione

Rustici, i papaveri resistono a temperature fino a -10°C (Zona 8), ma soffrono il caldo. L'esposizione deve essere soleggiata.

Terreno
Crescono bene in suoli drenati, a reazione neutra o leggermente alcalina (pH 6,5-7,5).

Concimazioni
I papaveri sono frugali e si accontentano di un qualunque concime bilanciato, da somministrare al momento dell'impianto.

Irrigazioni
Solo se necessario, bagnare prima e durante la fioritura. In inverno e in estate sospendere le innaffiature per permettere alla pianta di andare in riposo.

Cure colturali
Per favorire l'emissione di nuovi boccioli, una volta che i fiori sono appassiti è consigliabile eliminarli, recidendo lo stelo alla base. Viceversa, volendo godere degli ornamentali frutti, conservare le corolle appassite. In estate ripulire le piante, togliendo le foglie secche.

Impianto
Lo si fa in primavera o in autunno
, che si mettano a dimora piante coltivate in vaso o a radice nuda così da permettere all'apparato radicale di svilupparsi prima del caldo o del freddo. Scavare buche larghe e profonde 20 cm, distanti tra loro 40-50 cm; la terra estratta va sminuzzata e migliorata con l'aggiunta di un buon 50 per cento di terriccio universale, un pugno di stallatico ed eventualmente una parte di sabbia per assicurare il drenaggio. A questo punto si interrano le piante, procedendo come di consueto per quelle in zolla e facendo attenzione di coprire anche il colletto nel caso di quelle a radice nuda.


Propagazione
I papaveri si moltiplicano per divisione e per talea di radice, in tarda estate. Il primo metodo si esegue su piante di due anni, che andranno divise in quattro-cinque parti. Per eseguire la talea radicale si estraggono le piante dalla terra, e dopo aver lavato le radici sotto l'acqua corrente, le si taglia in porzioni lunghe 4-5 cm, che vanno sepolte orizzontalmente sotto 2 cm di sabbia. A metà di ottobre, alla comparsa delle foglie, le radici vanno estratte e interrate, questa volta in verticale, in terriccio universale e sabbia. La primavera successiva le piantine saranno messe a dimora.

Piantine germogliate interrate verticalmente

 

 

Dove e con chi



Nelle bordure miste a bassa manutenzione dall'aspetto informale il papavero è perfetto. Tuttavia, poiché dopo l'esuberante fioritura d'inizio estate la pianta secca, lasciando un antiestetico vuoto, bisogna scegliere con cura le piante da associare. Una delle compagne ideali e la Nepeta, erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, capace di coprire, con il vigoroso cespo di belle foglie argentate, gli spazi lasciati liberi dai papaveri, fiorendo per tutta l'estate. A metà settembre, quando il papavero rispunta, la si taglierà completamente. Ai papaveri si possono anche associare con ottimi risultati peonie, Hemerocallis, Allium e Geranium ma l'accostamento con Iris sibirica è forse il più azzeccato, per il piacevole contrasto tra le eleganti foglie nastriformi, lucide e lisce di quest'ultima e quelle pelose e profondamente intagliate del papavero. Insolito ma gradevole anche l'abbinamento con le graminacee, per esempio con Stipa tenuifolia.

P. orientale 'Karine'
utilizzato da Piet Oudolf
in un bordo a
Scampston Hall, Inghilterra

 

Chi sono: il genere Papaver, appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, comprende un centinaio di specie erbacee, annuali e perenni; i papaveri perenni coltivati nei giardini sono per la maggior parte cultivar oppure ibridi di Papaver orientale.

Foglie: non particolarmente ornamentali, sono più o meno pelose, profondamente divise, in diverse sfumature di verde.

Fiori: semplici o semidoppi, sono formati da pelali sottili e delicati, di colore variabile dal rosso all'arancio, dal rosa l bianco.

Frutti: sono capsule, cioè frutti secchi che si aprono a maturità, dalla caratteristica forma ogivale, contenenti numerosi, minuscoli semi.

Radici: numerose, robuste e fittonanti.

 

 

Giovanni Buffa Agronomo appassionato di peonie, ha fondato nel 2004 il vivaio G&G Buffa, dove coltiva oltre 140 diverse varietà di peonie, una ventina di papaveri e una dozzina di anemoni.

dove si trova

vivaio G&G Buffa Cascina Madonera 32, 10046 Poirino (TO)
tel. 011 9430623
www.vivaiobuffa.com

Quanto costano
6 € per pianta vendute in vaso di 20 cm di diametro.