Erythronium revolutum
IL PICCOLO GIGLIO DEI BOSCHI

di Samantha Gaiara
(Gardenia, febbraio 2006)



È l'Erythronium,
bulbosa per la mezz'ombra,
con cui tappezzare gli angoli più selvaggi del giardino

E. revolutum
"Knightshayes Pink

 


Fioriscono non appena si allenta la morsa del gelo, sostituendo il candore della neve con la grazia discreta delle loro corolle ora bianche, ora rosa-porpora, ora blu o gialle. Bulbose dall'aspetto delicato, gli Erythronium, appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, contano una ventina di specie e tra queste soltanto E. dens-canis fa parte della flora del Vecchio Mondo — è infatti diffuso in Europa e in Asia— mentre le restanti sono originarie del Nord America.

FAMIGLIA: Liliaceae

GENERE: Erythronium

ORIGINE: E. dens-canis è diffuso in Europa centrale e meridionale, Caucaso, Siberia e Giappone. Le altre specie sono spontanee del Nord America.

CARATTERISTICHE: erbacee perenni, si originano da un bulbo allungato, rigonfio inferiormente, di colore bianco o rosato, rivestito da numerose tuniche membranose. Il bulbo, alto 1,5 centimetri in E. dens-canis, raggiunge i 5-6 centimetri nelle altre specie.

FIORI: solitari o in piccoli gruppi alla sommità di un sottile scapo fiorale alto da 15 a 40 centimetri, sbocciano in primavera. Penduli e formati da sei tepali (come sono chiamati gli elementi che costituiscono il fiore non distinto in calice e corolla) ripiegati verso l'alto, hanno colori che variano dal bianco al rosa, al giallo, al blu. I sei stami e lo stimma trilobato (che cioè nella porzione terminale si divide in tre parti) sono generalmente rivolti verso il basso, e sempre ben evidenti, anche grazie ai colori in piacevole contrasto con quelli dei tepali.

FOGLIE: solitamente in numero di due, nascono dai bulbi contemporaneamente ai fiori e sono verdi o verde-grigio con screziature bruno-rossastre o viola.

FRUTTI: sono capsule allungate od ovoidali.

Ricordano piccoli gigli o deliziosi ciclamini per la disposizione dei sei tepali appuntiti, elegantemente rivolti all'insù, cui fanno da contrappunto il pistillo e il vistoso ciuffo di stami. I fiori sono penduli, appesi, da soli o in piccoli gruppi, in cima a lunghi steli sottili, tondi e ricurvi all'apice, che si originano direttamente dal bulbo.
Quest'ultimo è allungato e piuttosto appuntito e, a ben guardare, ricorda un grosso dente canino. Ecco spiegato il motivo per cui gli Erythronium — il cui nome deriverebbe dal greco erythros, cioè rosso, a richiamare il colore delle macchie fogliari — vengono comunemente detti "violette dente di cane", uno tra i tanti divertenti soprannomi: giglio delle valanghe, giglio dei ghiacci, giglio trota, lingua di vipera, di uso comune negli Stati Uniti, che fanno riferimento ai luoghi di origine oppure alla particolare variegatura del fogliame.

Amati per i fiori, gli Erythronium sono interessanti anche per le foglie verdi o verde-grigio che, se non fa troppo caldo, rimangono belle fino all'estate. Ampie, in contrasto con la dimensione modesta dell'intera pianta , dai margini spesso ondulati, hanno forma ovale od ovato-lanceolata e portamento sub-eretto o prostrato. Ma ciò che le rende inconfondibili è la presenza di screziature bruno-rossastre che le fanno risaltare sul morbido tappeto color tabacco del sottobosco. È infatti all'ombra fresca e luminosa di querce, carpini e altri alberi a foglia caduca, su suoli profumati, soffici e ricchi di humus, che si trovano in natura.

In giardino risultano perfetti al piede di alberi e arbusti decidui, a colmare gli antiestetici "vuoti" che spesso vi si formano; ma sono bellissimi anche in vaso dove è più facile osservarli, cogliere ogni piccolo mutamento di forma e apprezzarne le delicate sfumature di colore.
Prima di iniziare a coltivare le specie più amate, sentiamo il parere di Pedro Minto, vivaista che dal 1984 conduce, insieme con la moglie e il figlio, l'azienda padovana Raziel, specializzata nell'importazione e nella vendita di bulbose e rizomatose.

QUALI ERYTHRONIUM PREFERISCI?

E. dens-canis
Mi piace molto il nostro Erythronium dens-canis, e non lo dico per... patriottismo, ma perché ne apprezzo la bellezza poco appariscente, accompagnata da una grande variabilità. Amo i suoi fiori leggiadri, con petali che possono essere, nella stessa specie, ora bianchi, ora porporini, ora rosa. E le foglie che ricordano la pelle di un serpente, per le macchie il più delle volte verde-blu su fondo bruno-amaranto, ma anche di altre tonalità. E poi, essendo minuscolo, non supera i 15 centimetri di altezza, è perfetto in grandi macchie compatte negli angoli del giardino cui si voglia dare "un'aria naturale". Con gli stessi risultati si può utilizzare E. japonicum, una specie giapponese dalle corolle violette con occhio più scuro, da molti considerata, per le numerose somiglianze, una sottospecie di E. dens-canis.

COSA PENSI DELLE SPECIE AMERICANE?


Anche loro hanno fascino... Rispetto a E. dens-canis, oltre a essere più tardive, sono più vistose: prima di tutto per i colori delle corolle, che oltre al rosa e al bianco contemplano il giallo e il blu, poi per l'abbondanza dei fiori e per le loro maggiori dimensioni. Per esempio E. oregonum 'Pagoda', varietà vigorosa, con foglie solo lievemente chiazzate, ha grandi fiori giallo burro, riuniti in gruppi di 5-6 su un unico stelo, e può raggiungere i 40-50 centimetri di altezza. Un po' più basso (30 centimetri circa) è E. revolutum, spontaneo nei boschi di sequoie del Nord America, di un amabile lilla con cuore d'oro, e foglie verde tenero macchiate di marrone scuro. Decisamente più basso, raggiunge infatti i 15-20 centimetri, E. californicum, di cui è impossibile non innamorarsi: ha corolle bianco crema, impreziosite da un anello arancione al centro.

CI SONO DIFFERENZE DI COLTIVAZIONE TRA LE SPECIE?

Direi proprio di no, anche se alcune si naturalizzano con maggiore facilità, come E. revolutum, E. 'Pagoda' o E. tuolumnense. Quest'ultimo ha foglie verde-ocra prive di screziature, e fiori giallo brillante, portati in numero di 7-8 su un unico stelo. Ci sono poi specie altrettanto decorative, come E. albidum, E. sibiricum, E. hendersonii, E. klamathense... che tuttavia da noi risultano più difficili da reperire.




un ciuffo di Erythronium sibiricum 'Sundisc', dai fiori giallo brillante che, come ricorda il nome varietale, sono ornati da un anello giallo-arancio. le foglie sono ampie, con screziature scure.

    E. revolutum 'Knightshayes Pink', rosa, ed
E. californicum 'White Beauty'.

E.Albidum, volgarmente chiamato Violetta dente di cane bianca o giglio biondo



"Che fascino emana la comune violetta dente di cane; è graziosa ovunque, nelle bordure, nel giardino roccioso, in qualsiasi angolo la si metta.
Ma dove dà il meglio da me è in un luogo erboso coperto di foglie secche, sotto le giovani querce, nel punto in cui il giardino si fa boschetto".

Gertrude Jekyll

E. tuolumnense
originario della California, che raggiunge i 30 cm di altezza

 

Coltiviamoli così
con i consigli di Padro Minto dell’azienda Raziel

 

CLIMA ED ESPOSIZIONE
Bulbose rustiche, gli Erythronium sopportano temperature fino a -15° C. Tollerano anche estati calde (durante le quali vanno in riposo vegetativo), ma non conviene comunque coltivarli al Sud perché, per fiorire in abbondanza, in inverno hanno bisogno di "sentire" un po' di freddo. Vanno piantati in ombra luminosa, per esempio sotto alberi o arbusti decidui.

TERRENO
Quello ideale è soffice, fresco e ricco di humus, proprio come la terra di bosco. Tuttavia, se il vostro terreno non vi sembra perfetto non scoraggiatevi, ma scavate per ogni bulbo una buca profonda 20-25 centimetri e larga 15, coprite il tondo con uno strato di ghiaia, per favorire il drenaggio, e infine riempitela con terriccio universale o terra da giardino mescolata a una buona quantità di torba.

INNAFFIATURE
Durante il periodo vegetativo — dall'autunno al termine della primavera — bagnate quanto basta per mantenere il substrato sempre fresco, ma evitate i ristagni d'acqua. In estate, invece, quando le piante sono in riposo, la terra dovrebbe rimanere asciutta.

MESSA A DIMORA
Piantate i bulbi in autunno, interrando a 5-7 centimetri di profondità i più piccoli (E. dens-canis), a 8-10 i più voluminosi. Come molte altre bulbose, gli Erythronium si piantano in gruppi di 10-12 esemplari, distanti 10-15 centimetri l'uno dall'altro, lasciandoli in seguito indisturbati. Delicati e difficili da maneggiare, non vanno estratti dal terreno nemmeno per propagarli: in breve tempo si naturalizzeranno, formando ampi ciuffi fioriti. Vale la pena di dissotterrarli soltanto se il terreno che li ospita è sempre piuttosto umido, anche durante l'estate, per la presenza di piante che richiedono frequenti innaffiature. In questo caso, i bulbi, una volta estratti, vanno fatti asciugare qualche giorno al sole e conservati in un luogo fresco e asciutto, in un sacchetto di plastica riempito con abbondante torba bionda.

CURE
Quando i fiori iniziano a seccare, staccateli, lasciando però intatto lo stelo florale per dare al bulbo il tempo di riassorbire le sostanze in esso contenute. Eliminate le foglie solo quando sono completamente secche.

 

Dove si trovano
Raziel: via Bolzonella 38, 35013 Cittadella (Pd), tel. 049 5970088,www.raziel.it Floriana Bulbose: via Silio Italico 20, 00040 Monte Porzio Catone (RM),
tel. 06 9447769, www.bulbi.net
Flora Import Olanda: via Garibaldi, 24040 Bonate Sotto (BG),
tel. e fax 035 992398, cell. 339 6576462, e-mail: floraimportolanda1@virgilio.it

Tutte e tre le aziende effettuano la vendita diretta e per corrispondenza.
Quanto costano: 1,50-2 € a bulbo.

 


Il delizioso E. japonicum 'Joanna', un'eccellente bulbosa da giardino, molto apprezzata per la fioritura generosa, appariscente e prolungata. La specie, spontanea in Giappone, come suggerisce il nome, è considerata da molti autori una forma o una sottospecie di Erythronium dens-canis per le molte caratteristiche morfologiche simili.

Facile da coltivare, E. hendersonii ha graziosi fiori rosa lavanda con occhio centrale viola scuro e foglie decorate da pallide bande verde-bruno.

E. californicum; spontaneo nella California settentrionale, tra aprile e maggio schiude numerosi fiori (ogni stelo ne porta 4 o 5), che arrivano a misurare 5 centimetri di diametro.
Erythronium revolutum, una specie dai fiori rosa intenso con occhio giallo e foglie chiazzate di marrone scuro, dai margini vistosamente ondulati. Caratteristica, quest'ultima, cui fa riferimento il nome della specie.