E' il momento di tagliare rasoterra le perenni?

Molti giardinieri tagliano tutto rasoterra alle prime gelate;
altri preferiscono lasciare lì per tutto l'inverno;

altri ancora conservano 20 cm di stelo.
Chi ha ragione? Dipende...


testo e foto di Didier Willery
(L'Ami des jardins – novembre 2007)

traduzione di Mariangela Barbiero

La risposta di Didier Willery,
giornalista e fotografo

 

La tentazione è quella di tagliare tutti gli steli e le foglie guastate dai primi freddi o dai potenti colpi di vento dell'autunno. E' talvolta vantaggioso per l'estetica del giardino, perché niente è più desolante di steli prostrati in tutte le direzioni, ma anche per la salute delle piante perché si vanno ad eliminare in questa maniera le foglie e gli steli malati, deboli o sulla strada della putrefazione, cosa che contribuisce alla buona salute della vegetazione.
Per contro, alcune piante non amano questo trattamento, specialmente le più sensibili all'umidità invernale (salvie, giovani agapanti, agastache). Una pulizia radicale troppo precoce può farle sparire definitivamente se l'inverno è umido.
Il rimedio di alcuni giardinieri consiste nel tagliare una parte degli steli. Conservarne 15-20 cm permette di conciliare l'estetica con la salute, inoltre si può sapere sempre dove stanno le piante. E con l'occasione potete approfittare per stendere un bello strato di pacciame su tutta la superficie dell'aiola. E' buona cosa togliere le foglie che si accumulano alla base delle piante, perché costituiscono un riparo per le limacce (spargete lumachicida o cenere di legno, ne hanno orrore!).
Da parte mia, adotto una soluzione intermedia: lascio stare gli steli che non sono danneggiati e i resti delle infiorescenze ancora decorativi. In questo modo il giardino è ordinato e i volumi lo movimentano e così anche i ricordi delle passate fioriture. E' un po' più lungo, ma assolutamente più gratificante!