L'ALBERO DELLE FARFALLE


di Renato Ronco (Giardinaggio, gennaio-febbraio 2008)


Un racconto affascinante, per scoprire segreti e magie di un genere,
quello dei Cornus, vasto e variegato.

 


Cornus Florida Echerokee sunset
Cornus Kousa Esatomi
La prima volta che ho visto un Cornus florida fiorito ho pensato di chiamarlo "l'albero delle farfalle". Mi trovavo davanti a un alberetto di medie dimensioni, non troppo carico di fiori, a dir la verità non sono neppure fiori veri, e quel nome mi è subito parso molto più appropriato che non "albero dei fazzoletti" o "delle colombe" assegnato alla Davidia. Quattro grandi brattee aperte circondano il vero fiore, poco significativo e, nella mia fervida immaginazione, sembravano proprio farfalle posate con le ali distese.


Il fascino dei cornus da fiore

II genere dei Cornus è molto ricco, e le specie possono essere anche molto diverse tra di loro. Nei miei boschi da anni lotto contro l'invadenza del Cornus sanguinea, la sua presenza in certe località del Nord Italia è tale che si usavano i suoi rami, lunghi e sottili, per fare delle ottime scope, oggi sostituite dai rametti dei bambù.
Cornus florida rubra
In questo articolo, però, ci soffermeremo solo sui Cornus florida e i loro parenti stretti. Sono piante affascinanti, e anche un po' diffìcili, specialmente da giovani. Poi, quando si sono insediate bene, non presentano più problemi. Nei primi anni la crescita è veloce e la vegetazione è un po' rada; invecchiando, la spinta vegetativa rallenta molto, i rami periferici si allargano e tendono a infoltirsi, tanto che d'inverno, senza l'ostacolo delle foglie, assumono un tipico aspetto leggermente a cupola.
Hanno dimensioni vicine agli arbusti, ma per il fatto che generalmente non ricacciano nuovi rametti dalla base, il portamento è più simile a piccoli alberi. In primavera, quando si ricoprono dei loro particolari fiori, sono impareggiabili. In autunno i cornus si ammantano di colori straordinari: tutte le sfumature del rosso, dell'arancio e del violetto. Sono molto meno affascinanti in estate, perché le loro foglie, leggermente reclinate sui rami, hanno un aspetto vagamente malinconico, che non le valorizza.

Come riprodurli in vivaio

Cornus kousa

Ma partiamo dall'inizio, dalla riproduzione, ovvero dai semi e dai frutti.
I frutti possono essere molto diversi da specie a specie. I più particolari sono quelli del kousa e del capitata. Si presentano penduli, di colore rosso quando sono maturi, del diametro di circa due cm.
I Cornus kousa vengono anche chiamati gli alberi delle fragole, perché i loro frutti sono simili alle fragole e la polpa, di consistenza molle che comprende i semi, è dolce e commestibile. I frutti dei Cornus florida invece sono molto diversi: bacche rosse riunite a "capolino", ognuna con un solo seme.
Raccolti i semi è bene liberarli dal rivestimento carnoso, un'operazione molto semplice: basta immergerli per qualche giorno in acqua; dopo la macerazione della polpa, con la decantazione, si potranno recuperare i semi puliti. C'è chi dice di conservarli stratificati tutto l'inverno per poi seminarli in primavera, ma forse è consigliabile seminarli a fine autunno direttamente in campo, ricoprendoli con un paio di centimetri di terra. Una leggera pacciamatura con terriccio di foglie potrà essere di aiuto.

Le buone regole della coltivazione

L'apparato radicale dei Cornus è buono, e consente trapianti facili.
Se coltivato in campo darà pochi problemi: un buon terreno, senza particolari caratteristiche può andare bene, non ama però i suoli argilloso-calcarei.
In vaso la situazione cambia, in ambiente confinato e ridotto è bene che riceva il meglio, quindi un buon terriccio professionale con un pH dal 5,5 al 7 va benissimo, la giusta dose di concime bilanciato a lenta cessione (da 8 a 12 mesi) al momento del travaso, in primavera, e la pianta non richiederà altro per tutta la stagione. Ben più difficile è l'irrigazione. Il 95% delle piante in vaso muore (non solo i Cornus) per cause direttamente legate all'irrigazione: qualcuna per scarsità di acqua, più spesso per eccesso d'acqua.

I Cornus, come altre piante, vogliono un terriccio sempre fresco (che non vuole dire umido) soffrono gli stress idrici, che possono provocare varie malattie fungine e particolarmente nefaste nelle radici. Questi funghi - Phytophtora, Phytium, Ryzoctonia ecc. - sono particolarmente subdoli per due motivi: sono difficili da curare ma, soprattutto, quando si vedono i primi segni di sofferenza è ormai troppo tardi.
Gli insetti di solito non rappresentano un grosso problema, perché si vedono, o quanto meno non possono sfuggire i danni che causano ed è quindi possibile intervenire in tempo.

L'unico insetto che può provocate gravi danni, specie per piante piccole e in vaso, è l' Otiorrhynchus. Le sue larve vivono nel terreno e hanno la caratteristica di nutrirsi della corteccia delle radici, fino al livello del colletto provocando la morte della pianta. L'adulto si ciba delle foglie ed è più prevedibile. Per combattere le larve si può distribuire un insetticida granulare attorno al colletto, in questo caso se è presente l'insetto adulto difficilmente morirà, ma si allontanerà.
I Cornus crescono bene in pieno sole e in ombra leggera, e sopportano anche temperature rigide oltre -10 °C.
Non richiedono potature particolari, piccoli interventi possono essere necessari per equilibrare la chioma.

Le novità e le più richieste dal mercato

Lo sapevate che eCornus rutgan 'Stellar Pink'siste anche una varietà di Cornus florida pendula? Come tutte le piante con i rami ricadenti, sono più belle in inverno quando diventano evidenti i rametti reclinati. I fiori sono bianchi e penduli.
Sempre tra le rarità, da citare il Cornus florida 'Junior Miss', e particolarità importante, quella di conservare le foglie durante l'inverno.
Continuando tra le novità recenti, da qualche anno sono comparsi i Cornus 'rutgan', probabili ibridi tra i florida e i kousa, dei quali hanno preso il meglio. La fioritura è un po' ritardata rispetto al florida e avviene quando le foglie si sono già sviluppate.
Cornus rutgan 'Stellar Pink' è veramente splendido: i fiori hanno un colore rosa molto intenso. Cornus rutgan 'Constellation' è simile al precedente, ma con fiore bianco, a volte alcuni fiori invece di cadere prendono una leggera colorazione verde e possono rimanere molto a lungo sui rami. Le foglie sono più lisce e anche un po' più allungate. Finora i piccoli frutti che hanno seguito i fiori si sono dimostrati sterili, non so se sia una caratteristica di questa nuova cultivar.
Cornus florida è originario del Nord America e ormai presente con numerosi varietà. A seguire, i Cornus kousa, da Corea e Giappone, generalmente a fiore bianco.

 

L'innesto, un'operazione semplice



È necessario innestare i Cornus da fiore, perché dai semi raccolti da differenti varietà generalmente nascono piante a fiore bianco e con le foglie non variegate. Inoltre, le piante nate da seme generalmente impiegano più anni a fiorire.
La percentuale di attecchimento dell'innesto è molto alta: è una pianta facile da innestare, rispettando alcune particolarità e con alcuni accorgimenti.
È bene innestare le varietà sulla stessa specie, ma florida, kousa, nuttalil e "Rutgan" sono compatibili tra di loro.

Il tipo di innesto più usato è "l'inserto laterale". Il segreto, determinante per la riuscita dell'operazione, è quello di avvolgere la marza per tutta la lunghezza dentro una pellicola.
Dopo circa 30 giorni il portainnesto e la marza avranno prodotto un abbondante callo di cicatrizzazione che si sarà saldato e la protezione potrà essere rimossa. La primavera successiva, alla ripresa della vegetazione si taglierà la parte selvatica appena sopra il punto d'innesto: avremo cosi una nuova pianta, con le stesse caratteristiche di quella che volevamo.

 

Cornus kousa
Cornus 'Rainbow'