INSETTI UTILI ALL'ATTACCO
di Margherita Molfino (Giardinaggio, ottobre 2005)

La lotta biologica salvaguarda le colture mediante insetti che
aggrediscono
gli animali nocivi e vincono la guerra.

 

Crisopa
Adalia
Fitoseide
Criptolemo


Anche i giardini, i piccoli orti e i terrazzi costituiscono degli ecosistemi nei quali le specie viventi interagiscono in un equilibrio naturale. Quando questo viene alterato, alcuni organismi possono prendere il sopravvento e diventare dannosi per le piante. Si sviluppano allora malattie o compaiono infestazioni di parassiti animali quali acari, afidi (pidocchi delle piante) e cocciniglie che si possono contrastare in modo biologico, come spiega Andrea Sala di Bioplanet (Martorano di Cesena, FC).

Su quali principi si basa la lotta biologica? In ogni ecosistema accanto ai parassiti si trovano molti altri organismi utili, che vivono a spese di quelli dannosi contenendone lo sviluppo. È importante conoscerli e rispettarli e, se necessario, è possibile incrementarne le popolazioni per ripristinare gli equilibri naturali perduti.Tra le molte specie di insetti e acari utili allevate in strutture specializzate per le applicazioni di lotta biologica in agricoltura, alcune sono molto valide anche per l'uso sul verde ornamentale. Si tratta di predatori piuttosto rustici e facili da utilizzare.

Perché scegliere la lotta biologica invece di quella chimica, coi tradizionali insetticidi? Gli insetticidi uccidono gli organismi utili prima ancora di quelli dannosi, per cui alla lunga sono controproducenti; in ogni caso è importante abbandonarne l'uso anche alcune settimane prima di introdurre gli insetti predatori.

Come si effettua questo tipo di difesa? I predatori vengono forniti in piccole confezioni contenenti un numero di individui in genere sufficiente a intervenire su diverse piante di medie dimensioni. Tutti vanno utilizzati dalla primavera avanzata in poi poiché, come le loro prede, sono più attivi nella stagione calda.
L'uso è piuttosto semplice grazie al materiale disperdente contenuto nelle confezioni di vendita, che aiuta la distribuzione senza la necessità di maneggiare direttamente questi organismi.
La cosa migliore è rilasciarli su ciascuna pianta in prossimità delle parti più colpite dai parassiti così che trovino subito le prede senza disperdersi. In alcuni casi per introdurre gli insetti utili possono essere utilizzati dei piccoli contenitori di lancio da appendere sulle piante.

 

 

 

I nemici dei nemici del verde
II fitoseide (Phytoseiulus persimilis, piccolo e mobile, è il nemico principale dei ragnetti rossi (Tetranychus urticae), i piccoli acari parassiti che si sviluppano, soprattutto nei mesi caldi, sulla pagina inferiore delle foglie facendole ingiallire.

Le piccole larve color nocciola di crisopa (Chrysoperla carnea) vivono predando in particolare gli afidi, i comuni pidocchi delle piante, che formano colonie a volte numerosissime sui germogli e sulle parti più tenere della vegetazione della quale succhiano la linfa. Al termine del loro sviluppo, le larve costruiscono un piccolo bozzolo dal quale poi nascono gli adulti alati che tornano a deporre le uova nelle colonie di afidi ricominciando così il ciclo naturale.

L'adalia (Adalia bipunctata) è una coccinella che vive nutrendosi quasi esclusivamente di afidi. Al termine del ciclo di sviluppo le larve subiscono una metamorfosi e si trasformano in coccinelle adulte riconoscibili per il dorso rosso con due puntini neri, anch'esse attive predatrici.
Lancio dei  fitoseidi
II criptolemo (Cryptolaemus montrouzierì) è un'altra coccinella che preda attivamente le cocciniglie cotonose bianche. Sia gli adulti che le larve si nutrono di questi parassiti anche quando sono nascoste nella vegetazione, e ripuliscono le piante in poco tempo.