In consiglio comunale

SCONTRO SUL PROGETTO DI PIAZZA LIBERTA'
rumorose proteste degli ambientalisti

Il Piccolo,
30 maggio 2008


È proseguita fino a notte inoltrata la discussione del consiglio comunale, sul progetto preliminare di riqualificazione di piazza Libertà, che entro il primo semestre 2010 dovrebbe ridisegnare completamente gli spazi verdi e l'assetto viario della zona.
Compatta per il sì la maggioranza di centrodestra, mentre l'opposizione di centrosinistra ha annunciato voto contrario, ritenendo il documento slegato dal piano del traffico generale e soprattutto dalla possibilità di utilizzare in futuro le bretelle che ricadono in area portuale. Al momento di andare in stampa la delibera non era ancora stata approvata.

Durante il dibattito in aula una ventina di appartenenti al neonato comitato spontaneo di ambientalisti, cui si sono agganciati Gruppo Beppe Grillo e Italia dei Valori (partito non rappresentato in Consiglio), hanno manifestato rumorosamente contro la parte del progetto che prevede il sacrificio di una decina di metri del giardino di Sissi sul lato di via Ghega e, con esso, di un numero non ancora definito di alberi ad alto fusto.
Il comitato ha anche consegnato a Roberto Dipiazza una petizione con 1150 firme raccolte in 24 ore.
Il sindaco ha anche ricevuto nella sua stanza, prima del dibattito, sette delegati del comitato.

Sembrava quasi deciso a rinviare l'esame del progetto. Poi ne ha parlato con l'assessore ai Lavori pubblici Bandelli che l'ha convinto a procedere come da ordine del giorno. «I cittadini stiano tranquilli - ha detto Dipiazza -, Bandelli mi ha assicurato che il progetto è stato elaborato in modo da salvaguardare più alberi possibile».

Ora per il progetto preliminare - che prospetta la fine del traffico davanti alla stazione e alla stessa Sala Tripcovich, con una «esse» a doppio senso che si concentra sul lato di via Ghega - continua la corsa contro il tempo per la redazione del progetto esecutivo e della gara d'appalto. Sono in ballo tre milioni e 800 mila euro, di cui due milioni e 300 mila del Ministero delle Infrastrutture e il resto della Regione, da rendicontare entro il 31 dicembre 2009. (pi.ra.)