PIAZZA LIBERTA'
di Ilaria Ericani - portavoce del Comitato
per la salvaguardia degli alberi di Piazza Libertà

(Il Piccolo,
29 giugno 2008, Segnalazioni)



II signor Callegari, prima di fare propaganda alle decisioni del Comune, dovrebbe pensare a quello che scrive. La sua lettera apparsa su questa rubrica il 17 giugno scorso è infatti decisamente contraddittoria. Si esibisce in una lode sperticata al progetto di riqualificazione di Piazza Libertà, partendo dal presupposto che adesso manca un posto per le auto che accompagnano i viaggiatori alla stazione per poi concludere dicendo che nel nuovo progetto approvato dal consiglio comunale manca di una soluzione a questo problema.

Il punto chiave resterebbe quindi il denunciato pericolo per chi attraversa la strada sul fronte-stazione.
Il signor Callegari però non realizza che i pedoni che adesso non usano lo «scomodo» sottopassaggio non si capisce perché dopo dovrebbero trovare «comodo» il previsto, nuovo lungo sottopassaggio per oltrepassare «l'autostrada» a 7/8 corsie.
Lamenta ancora il signor Callegari l'impossibilità di accostarsi con la macchina al marciapiede d'ingresso alla stazione; ma come potrà farlo quando ci sarà una bella zona pedonale? Forse è proprio d'accordo con noi nel deplorare il punto chiave del progetto, da cui deriva la necessità di creare 7/8 corsie, con relativo abbattimento di alberi, nella zona adiacente a via Ghega.

E, a questo proposito, ci permetta di dirgli che sì, è vero, tutte le creature crescono e periscono, ma che è leggermente diverso, sia per piante, animali o uomini, morire di morte naturale o venire assassinati.