Interrogatorio semiserio all'assessore Franco Bandelli


di Walter Chiurlotto (Il Piccolo, 28 giugno 2008)



L'ultimo platano di Roiano
L'ultimo platano dietro la chiesa di Roiano

Se da un lato l'assessore Franco Bandelli si definisce un ecologista di destra , la sua
Giunta ha spesso votato provvedimenti per l'abbattimento di alberi nonostante più
volte folti gruppi di cittadini organizzati e no abbiano protestato in piazza, raccolto
firme, fatto passare nelle circoscrizioni pareri negativi al taglio degli alberi cittadini
.

 

Conoscendo il suo credo ecologista, cosa si sentirebbe di rispondere alla domanda degli alberi, che probabilmente verranno abbattuti in alcune zone della città. Perché dobbiamo venir eliminati?

Eviteremo tagli indiscriminati, siamo ben sensibili alle opinioni dei cittadini, ma lo sviluppo della città in un prossimo futuro prevede dei sacrifici. Ad ogni modo ogni albero abbattuto sarà sostituito con cinque alberi nuovi. Ovviamente non giganteschi, ma cresceranno.

Non c'è un'altra via per evitare la fine dei poveri alberi? In fin dei conti siamo vecchi, ma longevi, ed ancora in salute. Qual è la vera ragione di questa scelta, ce la può spiegare?

Sistemazione urbanistica, il traffico in piazza Libertà è al collasso, e con il ripristino del silos, i nuovi insediamenti futuri previsti, era giunta l'ora di una restyling, eppoi l'attuale degrado, la sicurezza latente. Bene, si vuol dare la giusta dignità alla nostra città, ed alla sua entrata principale.


Ma noi alberi non vorremmo che fosse rivisto come, per esempio, il rifacimento di Piazza Goldoni, che non è il massimo del riordino urbano. Per non dire di piazza Vittorio Veneto, quegli alberetti sembrano sempre sul punto di traslocare.

Ho già espresso il mio parere negativo al riguardo, forse Piazza Vittorio Veneto poteva esser pensata in modo diverso.


A proposito di piazza Goldoni, non bastava una bella ripavimentazione, ed una sistemata alla scala dei Giganti che porta fino alla bella fontana illuminata?

Piazza Goldoni era soggetta a gara d'appalto e concorso d'idee a livello europeo. Il comune non poteva intervenire. Ad ogni modo la scala detta dei Giganti verrà ripristinala non appena reperiti i fondi previsti.

Lei sa che alcuni "alberi" stanno raccogliendo delle firme per evitare di venir abbattuti. Cosa si sente di dire, li vuol rassicurare ?

Come dicevo prima, saranno tolti solo il necessario, e rimpiantati in rapporto di uno a cinque.

Tutti dicono di amare la nostra città, forse non è così. Cosa si potrebbe fare, o come intervenire per arginare il fenomeno di bullismo e vandalismo urbano?

Garantendo risorse finanziarie alle forze dell'ordine. E certo anche maggior senso civico da parte di tutti. Non dimentichiamo che il danno arrecato va a pesare sulla tasca di tutti noi.
Si potrebbe coordinare attività preventiva sul territorio, non parlo di ronde, ma maggior senso civico.

Si potrebbe far pagare il danno ripristinando la rottura del manufatto, intendo manualmente. Per esempio chi rompe paga?

In alcuni casi, ho fatto fare servizio agli anziani come risarcimento del danno. Così si sono resi utili ed avranno capito la lezione. Speriamo.

Secondo lei i Triestini sono sensibili solo ai problemi del loro giardino e basta?, della serie NIMBY ( acronimo inglese che tradotto sta per "non nel mio giardino" not in my back yard).

In effetti c'è chi supera in negativo il classico "no se pol", con atteggiamenti ancora più gravi. Chi vuol capire....?. Praticamente, non far fare all'altro quello che tu non hai lontanamente pensato di fare, anche se positivo. Debbo dire che questo atteggiamento è in minoranza, ma tant'è.

Conoscendo il suo senso di libertà e sincerità, conscio dei vincoli pubblici e politici, riesce a calmierare le situazioni, o è oltremodo frustrante?

Diciamo che non me lo ha ordinato il medico. Però so da solo che io devo rispondere a chi mi ha dato fiducia.. Cerco di rispondere nel modo più onesto a chi mi ha delegato.

Se lei potesse fare una scelta in assoluto, senza vincoli politici di parte, cosa farebbe?

Cambierei la legge elettorale, spazio alla meritocrazia. Ai cittadini la scelta di eleggere i propri candidati.

Lampada di Aladino, tre desideri per la nostra città?

Chiudere la ferriera, garantendo il lavoro a tutti gli operai ed impiegati che giocoforza dovrebbero andar via.
Rivalutare in maniera fattiva la meritocrazia, chi vale deve esser premiato.
Terzo desiderio. Vincere la scommessa importantissima dell'utilizzo delle aree del porto vecchio. Garantendo ai nostri figli un lavoro futuro senza dover emigrare.

 

Ecco invece il parere professionale dell'agrotecnico Andrea Zoltan Biro, triestino
di dinastia ungherese titolare di una ditta di giardinaggio in zona Chiarbola.

Quale impressione sul verde a Trieste? Vero, che nella riqualificazione della ex Maddalena si son abbattuti centinaia di alberi, e nessuno si è preso la briga di chieder parere più tecnico sulla sua fattibilità?

Dal punto di vista urbanistico, non si poteva evitare l'abbattimento. Il progetto prevede una serie di posteggi sotterranei, da ciò la scelta. Così è stato anche in quel di S. Giacomo. Però, spesso, all'interno del comune l'urbanistica la fa da padrona, senza chieder parere tecnico al Servizio Verde Pubblico Comunale. Riqualificare la città dev'esser motivo di collaborazione fra tutte le parti in causa. Piazza Libertà va fatta, non solo con ottica del cemento, ma anche con verde di qualità. E qui l'esperto deve dare il suo aiuto. Ed ancora, normalmente si progettano le aiuole in relazione agli spazi necessari per la carreggiata, oppure per il passaggio dei sottoservizi. L'ideale sarebbe progettare le strade in relazione al verde!! Certo è, che la verità sia nel mezzo. Pertanto, gli architetti e gli agronomi lavorino assieme (urbanistica-verdepubblico).

Perché lamentarsi a "svodo" è facile, fare polemiche costruttive e difficile!