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L'ultimo
platano di Roiano |
L'ultimo
platano dietro la chiesa di Roiano |
Se
da un lato l'assessore Franco Bandelli si definisce un ecologista
di destra
,
la
sua
Giunta
ha spesso votato provvedimenti
per l'abbattimento di alberi
nonostante
più
volte
folti gruppi di cittadini organizzati e no
abbiano protestato
in piazza,
raccolto
firme,
fatto passare nelle circoscrizioni
pareri negativi
al taglio degli alberi cittadini.
Conoscendo
il suo credo ecologista, cosa si sentirebbe di rispondere
alla domanda degli alberi, che probabilmente
verranno abbattuti in alcune zone della città. Perché dobbiamo
venir eliminati?
Eviteremo
tagli indiscriminati, siamo ben sensibili alle opinioni dei
cittadini, ma lo sviluppo della città in un prossimo
futuro prevede dei sacrifici. Ad ogni modo ogni albero abbattuto
sarà sostituito con cinque alberi nuovi. Ovviamente
non giganteschi, ma cresceranno.
Non
c'è un'altra via per evitare la fine dei poveri
alberi? In fin dei conti siamo vecchi, ma longevi, ed ancora
in salute. Qual è la vera ragione di questa scelta,
ce la può spiegare?
Sistemazione urbanistica, il traffico in piazza Libertà è al
collasso, e con il ripristino del silos, i nuovi insediamenti
futuri previsti, era giunta l'ora di una restyling, eppoi l'attuale
degrado, la sicurezza latente. Bene, si vuol dare la giusta
dignità alla nostra città, ed alla sua entrata
principale.
Ma noi alberi
non vorremmo che fosse rivisto come, per esempio, il rifacimento
di Piazza Goldoni, che non è il
massimo del riordino urbano. Per non dire di piazza Vittorio
Veneto, quegli alberetti sembrano sempre sul punto di traslocare.
Ho già espresso il mio parere negativo al riguardo,
forse Piazza Vittorio Veneto poteva esser pensata in modo diverso.
A proposito di piazza Goldoni, non bastava una bella ripavimentazione,
ed una sistemata alla scala dei Giganti che porta fino
alla bella fontana illuminata?
Piazza Goldoni era soggetta a gara d'appalto e concorso
d'idee a livello europeo. Il comune non poteva intervenire.
Ad
ogni modo la scala detta dei Giganti verrà ripristinala
non appena reperiti i fondi previsti.
Lei
sa che alcuni "alberi" stanno raccogliendo
delle firme per evitare di venir abbattuti. Cosa si sente di
dire, li vuol rassicurare ?
Come dicevo prima, saranno tolti solo il necessario, e rimpiantati
in rapporto di uno a cinque.
Tutti dicono
di amare la nostra città, forse non è così.
Cosa si potrebbe fare, o come intervenire per arginare il fenomeno
di bullismo e vandalismo urbano?
Garantendo risorse finanziarie alle forze dell'ordine. E certo
anche maggior senso civico da parte di tutti. Non dimentichiamo
che il danno arrecato va a pesare sulla tasca di tutti noi. Si potrebbe coordinare attività preventiva
sul territorio, non parlo di ronde, ma maggior senso civico.
Si potrebbe far pagare il danno ripristinando la rottura
del manufatto, intendo manualmente. Per esempio chi rompe paga?
In
alcuni casi, ho fatto fare servizio agli anziani come risarcimento
del danno. Così si sono resi utili ed avranno capito
la lezione. Speriamo.
Secondo
lei i Triestini sono sensibili solo ai problemi del loro
giardino e basta?, della serie NIMBY ( acronimo
inglese
che tradotto sta per "non nel mio giardino" not
in my back yard).
In effetti c'è chi supera in negativo il classico "no
se pol", con atteggiamenti ancora più gravi.
Chi vuol capire....?. Praticamente, non far fare all'altro
quello che tu non hai lontanamente pensato di fare, anche
se
positivo. Debbo dire che questo atteggiamento è in
minoranza, ma tant'è.
Conoscendo
il suo senso di libertà e sincerità,
conscio dei vincoli pubblici e politici, riesce a calmierare
le situazioni, o è oltremodo frustrante?
Diciamo che non me lo ha ordinato il medico. Però so
da solo che io devo rispondere a chi mi ha dato fiducia..
Cerco di rispondere nel modo più onesto a chi mi ha
delegato.
Se lei potesse fare una scelta in assoluto, senza vincoli
politici di parte, cosa farebbe?
Cambierei la legge elettorale, spazio alla meritocrazia.
Ai cittadini la scelta di eleggere i propri candidati.
Lampada
di Aladino, tre desideri per la nostra città?
Chiudere la ferriera, garantendo il lavoro a tutti gli
operai ed impiegati che
giocoforza dovrebbero andar via.
Rivalutare in maniera fattiva la meritocrazia, chi vale
deve esser premiato.
Terzo desiderio. Vincere la scommessa importantissima dell'utilizzo
delle aree del porto vecchio. Garantendo ai nostri figli
un lavoro futuro senza dover emigrare.
Ecco invece il parere professionale dell'agrotecnico
Andrea Zoltan Biro, triestino
di
dinastia ungherese titolare
di una ditta di giardinaggio in zona Chiarbola.
Quale
impressione sul verde a Trieste? Vero, che nella riqualificazione
della ex Maddalena si son abbattuti centinaia
di alberi, e nessuno si è preso la briga di chieder
parere più tecnico sulla sua fattibilità?
Dal
punto di vista urbanistico, non si poteva evitare l'abbattimento.
Il progetto prevede una serie di posteggi sotterranei, da ciò la
scelta. Così è stato anche in quel di S. Giacomo.
Però, spesso, all'interno del comune l'urbanistica la
fa da padrona, senza chieder parere tecnico al Servizio Verde
Pubblico Comunale. Riqualificare la città dev'esser
motivo di collaborazione fra tutte le parti in causa. Piazza
Libertà va fatta, non solo con ottica del cemento,
ma anche con verde di qualità. E qui l'esperto deve
dare il suo aiuto. Ed ancora, normalmente si progettano le
aiuole in relazione agli spazi necessari per la carreggiata,
oppure per il passaggio dei sottoservizi. L'ideale sarebbe
progettare le strade in relazione al verde!! Certo è,
che la verità sia nel mezzo. Pertanto, gli architetti
e gli agronomi lavorino assieme (urbanistica-verdepubblico).
Perché lamentarsi a "svodo" è facile,
fare polemiche costruttive e difficile!