È
uno spettacolo indegno il palleggio di responsabilità,
come riportato sul Piccolo del 4 maggio, avvenuto
fra differenti autorità e uffici comunali (dirigenza
assessorato ai Lavori pubblici, direttore generale del
Comune, presidente del consiglio comunale, sindaco), per
eludere la richiesta avanzata dal consigliere comunale
Racovelli volta a ottenere l'accesso a documenti di rilevante
interesse pubblico e relativi alle modifiche apportate al progetto
di riqualificazione di piazza Libertà, annunciate su
queste stesse pagine dall'assessore ai lavori pubblici. È incomprensibile,
oltre che imbarazzante, ma istruttivo, assistere a questo scaricabarile,
in una città come la nostra amministrata senza
una pur minima ottica progettuale a medio/lungo termine.
A
che punto stanno il piano del traffico, il piano parcheggi,
il piano regolatore generale, il piano del commercio e
della grande distribuzione, il Parco del Mare, quello sui dehors
ed altri che sicuramente dimentico? Di tutti si parla
da anni, ma siamo ancora lontani da una loro applicazione:
mai trovano la forma definitiva, sempre modificati, eternamente
rimandati, in un'ottica di perenne precarietà,
con emorragia continua di fondi pubblici o privati che
sia, funzionali solo ad una continua campagna elettorale.
In mezzo a questo marasma, un unico punto fermo: la "riqualificazione
di piazza Libertà". È così centrale
questo progetto, rispetto a tutti gli altri? Perché ha
questa priorità assoluta? I fondi necessari - se
non ricordo male - erano utilizzabili inderogabilmente
entro la fine del 2009, altrimenti sarebbero stati dirottati
altrove; ora siamo a maggio del 2009, e di un progetto
approvato neanche l'ombra! Non si riempiano la bocca, i nostri
amministratori, di concetti quali "trasparenza", "comunicazione", "accessibilità", "libertà":
in questi contesti suonano alquanto stonati.
Per tornare alla
richiesta di cui sopra, se non c'è nessun problema
alla sua accoglienza e se il Comune non ha niente da nascondere,
allora si forniscano copie del progetto: sarebbe un bei gesto
e non apparirebbe invece una presa per i fondelli a spese di
un consigliere dell'opposizione
e di quei 10.000 cittadini (mai incontrati dal sindaco,
nonostante le ripetute richieste/inviti inoltrati) che
hanno a cuore una città vivibile, a misura d'uomo e
non d'automobile.