Vertice su piazza Libertà

ELIMINATO UN SOTTOPASSAGGIO

Le modifiche illustrate da Bandelli: ambientalisti divisi.
Su www.ilpiccolo.it chiude il sondaggio: i no a quota 89%

di Elisa Lenarduzzi (Il Piccolo, 25 luglio 2008)


L'eliminazione di un sottopassaggio, il recupero del masegno originario da sistemare davanti alla stazione, l'impegno a salvare più alberi secolari possibile e a trapiantare nuovi arbusti avvalendosi della collaborazione di un esperto forestale.

Sono alcune delle principali modifiche che il Comune ha apportato al progetto preliminare di riqualificazione di piazza Libertà per venire incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni ambientaliste. Un passo che l'amministrazione ha compiuto per avviare un dialogo sulla questione, ma che di fatto non cambia la sostanza del progetto contestato dalle associazioni che criticano il sacrificio degli alberi e la nuova viabilità considerata troppo impattante.


Il Comitato nato a difesa degli alberi continuerà a raccogliere le firme, giunte ormai a quota seimila.
Questo dunque il «risultato» della prima riunione del tavolo permanente di confronto tra progettisti, ambientalisti e comitato sulla questione piazza Libertà: un incontro-fiume, che pur registrando un certo fair-play tra le parti nel tentativo di appianare le divergenze, non ha cambiato l'iter della riqualificazione, che proseguirà nei tempi previsti: a metà agosto il Comune presenterà il progetto definitivo.
Una decisione che vede contrari anche molti lettori del «Piccolo»: si chiude oggi, infatti, il sondaggio lanciato sul nostro sito Internet www.ilpiccolo.it. II dato di ieri sera, ormai definitivo, parla di 907 votanti, di cui l'89 % (806 voti) contrari al progetto.

Franco Bandelli
Alla riunione di ieri hanno preso parte, oltre a Comune e comitato, anche WWF, Italia Nostra, Legambiente, Greenaction Transnational, Ambiente e/è vita e Fai. «Abbiamo illustrato le migliorie apportate, come l'eliminazione di un sottopassaggio che permetterà di salvare diversi alberi» spiega l'assessore ai lavori pubblici Franco Bandelli. «Abbiamo dato anche le massime garanzie sulle piante da trapiantare: ci sarà un esperto, chiamato da Treviso, che selezionerà gli arbusti del massimo diametro consentito. Abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze di tutti ma adesso andremo avanti col progetto, che riteniamo strategico per la città».

Diverse le posizioni assunte dalle associazioni: se qualcuna (Fai e Ambiente e/è vita) si è detta soddisfatta, altre hanno chiuso la porta a qualsiasi ipotesi di riqualificazione: altre ancora, come Italia Nostra, hanno apprezzato gli sforzi del Comune, pur mantenendo le loro riserve.
Di certo l'incontro di ieri non ha placato il comitato: «Pur apprezzando l'impegno, non possiamo che ribadire il fatto che il regolamento comunale per il verde pubblico prevede una sola deroga alla tutela di piante di quelle dimensioni: l'interesse pubblico per la collettività, che, a nostro avviso, non c'è» afferma la portavoce Ilaria Ericani . «Riteniamo che il progetto non risponda a una logica di miglioramento della piazza e che il sacrificio degli alberi secolari sia inutile e inaccettabile». La raccolta firme continuerà oggi dalle 15 alle 20 e domani dalle 10 alle 13 in largo Bonifacio e in via San Lazzaro e mercoledì dalle 18 alle 19 in via Rittmeyer 6.