PIAZZE VENEZIA E LIBERTA', "NO" AI LAVORI
Comitati e organizzazioni ambientaliste criticano i progetti di riqualificazione

di Gabriella Preda e Piero Rauber ( IL Piccolo, 24 maggio 2008)

Trieste. Piazza Venezia e Piazza Libertà nel mirino degli ambientalisti. I più ambiziosi tra gli attuali progetti di riqualificazione urbana del Comune sono finiti infatti nella rete delle proteste di vari comitati cittadini. Il primo per il trattamento del masegno storico, il secondo per il sacrificio di un numero non ancora definito di alberi ad alto fusto.

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Piazza Libertà - Da un cantiere in corso a uno che deve nascere: è quello di piazza Libertà, il cui progetto preliminare sarà votato giovedì 29 maggio dal Consiglio comunale. Proprio per quel giorno si preannuncia una rumorosa protesta in piazza Unità da parte di Wwf, Italia Nostra, Associazione orticola FVG e Gruppo Beppe Grillo, che con alcuni esponenti locali di Italia dei Valori e Pd stanno costituendo un apposito comitato per la difesa di piazza Libertà. Della manifestazione di giovedì si è discusso ieri a margine di una conferenza stampa, nella quale il responsabile del Wwf triestino Carlo Dellabella ha bollato il progetto di piazza Libertà in quanto nato come altri da una mancata discussione con la cittadinanza, avulso dal Piano del traffico e dalla variante per il Porto Vecchio.

Non sembra poter risolvere i futuri carichi stradali e crea, nel contempo, problemi ambientali perché prevede, come cita il Servizio Verde pubblico del Comune nelle sue osservazioni, il taglio di 21 alberi mentre altri dieci rischieranno di cadere». «E' vero - gli ha fatto eco Lia Brautti - che la stazione viene ricongiunta al giardino, ma è altrettanto vero che, per trasferire l'asse stradale sul lato di via Ghega, da quella parte il parco sarà ridotto di una decina di metri». «Non è possibile - ha chiuso Giulia Giacomic, presidente di Italia Nostra - inserire un'autostrada a 7-8 corsie in una simile area storica. Chiediamo almeno la riduzione di quell'asse senza allargare il marciapiede sul lato di via Ghega».