PIAZZA LIBERTA': IN CAMPO I PROPRIETARI DI CASE

(Il Piccolo, 23 ottobre 2008)


Lettera al Comune

I cittadini «si riservano ogni azione a tutela» dei propri immobili
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Dopo le diecimila firme raccolte dal Comitato per la salvaguardia degli alberi di piazza della Libertà e consegnate al Comune, un altro documento è stato depositato nei giorni in Municipio, all'indirizzo del Consiglio comunale, firmato da poco meno di una ventina di persone in gran parte residenti - o con attività - nella zona. Si tratta di una «opposizione» al progetto di riqualificazione dell'area, articolata in una decina di punti al termine della cui esposizione i firmatari «si riservano comunque ogni azione a tutela della piazza Libertà».

La lettera osserva innanzitutto che «l'attuale sistema della circolazione veicolare» nella piazza «è il migliore possibile e va quindi mantenuto fino a quando non sarà possibile attuare finalmente l'accesso alla città dal cavalcavia di viale Miramare».

Mentre «l'ingente spesa» da sostenere «verrebbe finanziata con denaro in ultima analisi di tutti i contribuenti», la stazione ferroviaria, «recentemente molto ben sistemata, non necessita sicuramente di maggiori spazi». Inoltre di fatto il progetto «allontanerebbe le fermate degli autobus rispetto all'uscita della stazione».

Il documento concorda con la costruzione di sottopassaggi tra la stazione e il Silos, ma si oppone a un sottopassaggio in via Ghega «che provocherebbe disagi per la circolazione anche pedonale e potrebbe danneggiare gli edifici contigui nonché la fognatura e il torrente sottostante».

Ancora, i previsti nuovi sensi di marcia - prosegue il documento - «sicuramente verrebbero ad allungare il percorso rispetto a quelli attuali, e lo renderebbero meno scorrevole, anche per i camion diretti al Punto franco, con sensibile aumento dei consumi e dell'inquinamento».

Oltre al danno «ambientale ed estetico» derivato poi dall'abbattimento degli alberi secolari, «gli imponenti palazzi ottocenteschi che fanno corona a piazza Libertà e via Ghega verrebbero danneggiati dal nuovo flusso circolatorio», motivo per il quale «i proprietari si riservano ogni azione a tutela oltre che del bene pubblico, della proprietà privata».

Infine, «altro aspetto negativo del progetto è l'eliminazione del parcheggio su suolo pubblico in piazza Libertà, sempre molto usato, necessario per il Borgo Teresiano (strutturalmente mancante di spazi) e per chi si reca alla Stazione».