In
genere mi occupo anzitutto dei problemi degli altri; sono
sensibile
alle esigenze dei giovani, mi preoccupano le
loro difficoltà d'inserimento lavorativo, la loro
crisi di valori.
Ma per una volta mi permetto di essere egoista: ho
73 anni e vorrei godere ancora, assieme ai miei coetanei, dell'ombra,
del profumo, della bellezza, dell'aria purificata che
gli alberi secolari di piazza Libertà ci offrono con
gratuita munificenza.
Non intendo, questa volta, pensare ai
miei nipoti che, se sopravviveranno gli stentati e ridicoli
alberelli impiantati, al pari di quelli sulle rive, lungo
i marciapiedi della piazza, potranno forse godere di un
po' di verde ai lati di un'autostrada a otto corsie.
Per una volta, cari amministratori, pensate anche agli
egoisti.