GLI SCOPI DEL PROGETTO PER PIAZZA LIBERTA'
di Franco Bandelli (*) (Il Piccolo, 20 dicembre 2007)

Rispondo all'intervento dal titolo «Riqualificazione piazza Libertà» apparso su queste pagine il 5 dicembre scorso. Mi rendo conto che una limitata conoscenza del progetto fin qui sviluppato, si tratta di un preliminare al quale faranno seguito altre due fasi progettuali di approfondimento, e dei programmi e progetti di enti pubblici e operatori privati che in varia misura coinvolgeranno in un prossimo futuro la piazza, può portare a giudizi superficiali e a frettolose conclusioni.
Vorrei perciò fornire dei chiarimenti e fare delle puntualizzazioni sulle questioni sollevate.
Il torrente «Grande» non passa sotto un tratto della via Ghega ma scorre sotto la cortina di edifici che terminano con Palazzo Panfili e della piazza interessa le sole aree lato mare. Già oggi sulla volta del torrente passa tutto il traffico veicolare da e per le Rive.
Comunque il progetto di riqualificazione della piazza svolgerà tutti gli approfondimenti e verifiche tecniche che si dovessero rendere necessarie a salvaguardare l'opera di sottosuolo.
Lo spazio urbano di piazza della Libertà è uno dei più importanti nodi cittadini sul quale convergono la viabilità di accesso alla città, il sistema degli scambi intermodali ferrovia-bus urbani-bus extra urbani, il principale varco doganale al Porto Vecchio, la Stazione Centrale, le attività del Silos e le molte altre attività direzionali, commerciali e residenziali che si svolgono negli edifici che cingono la piazza.
Tuttavia gli effetti di questa che, in certi momenti, è una vera e propria congestione di funzioni, sono sotto gli occhi di tutti e credo non servano ulteriori commenti a suffragare la necessità di dare corso al progetto di riqualificazione attuando quanto previsto nel programma di azioni «Riqualificazione Trieste Nord» sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana, Autorità Portuale, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste.
Nel porre mano alla caotica situazione attuale e nell'intento di ridare a questo spazio pubblico la dignità di una vera piazza, uno dei principali obiettivi progettuali è quello di migliorare ed incentivare il sistema delle relazioni favorendo la pedonalità e l'utilizzo di tutti gli spazi riqualificati.
Il progetto parte dall'assunto che piazza è tutto lo spazio racchiuso tra gli edifici che la prospettano, comprese quindi le aree al bordo sui cui si attaccano i palazzi che la racchiudono. Per questo motivo il progetto prevede l'ampliamento di tutti i marciapiedi lungo il perimetro. Questi nuovi spazi, assieme alle alberature che li delimiteranno, intendono favorire ed incentivare la percorribilità pedonale e di conseguenza le attività commerciali e di ristorazione posizionate al piano terra degli edifici che potranno giovarsi dei nuovi spazi e diventare più proficuamente motivo di sviluppo di un nuovo sistema di relazioni.
Ciò che oggi può apparire abbandonato, come ad esempio alcuni binari ferroviari, il Porto Vecchio o il Silos, avrà nei prossimi anni a venire nuovo impulso e sviluppo; anche di questo il progetto di riqualificazione della piazza deve tenere conto, a maggior ragione se si considera che l'attuale situazione non sarà in grado di sopportare le trasformazioni al contorno.
I progettisti hanno valutato la possibilità di realizzare gallerie e sottopassaggi ma gli spazi a disposizione e la presenza del torrente «Grande» rendono queste opere invasive, complesse e, quel che è peggio, futuribili sotto il profilo dei costi. Di più: non va mai dimenticato che la piazza della Libertà è il più importante nodo urbano del trasporto pubblico. Nel quadro attuale e in quello futuro il sistema delle fermate e delle soste dei bus urbani richiede di essere riorganizzato e messo a sistema efficacemente con gli altri mezzi di trasporto pubblico in entrata ed in uscita dalla città. L'incentivazione e la facilitazione al loro uso, che deriva dalla nuova permeabilità pedonale degli spazi, potrà produrre effetti positivi non solo sulla piazza e sul traffico che la attraversa.

(*) assessore comunale al Coordinamento eventi e lavori pubblici