Striscioni alzati durante la cerimonia.
Dipiazza: lasciateci
lavorare e vedrete
«Diecimila
firme dicono no al progetto di piazza Libertà». «No
alberi, no voti». Sono spuntati anche questi due
striscioni, retti da un gruppo ristretto di persone, ieri
pomeriggio durante la cerimonia di inaugurazione
della rinnovata piazza Venezia. Una contestazione civile,
contro l'annunciata riqualificazione dell'area antistante
la stazione ferroviaria. I promotori della protesta hanno
così colto l'occasione per ribadire il loro
dissenso davanti a centinaia di persone ed alle autorità.
A loro, il sindaco Roberto Dipiazza ha risposto dal palco: «Abbiate
pazienza, lasciateci lavorare e vedrete».
Non è stata quella l'unica voce in qualche modo
contraria all'operato dell'attuale amministrazione comunale
registrata ieri. Fra la folla è spuntato anche
un cartello: «Signor sindaco, dove sono i masegni?»,
il quesito posto da Bruno Cavicchioli, il presidente del Cosapu
(Comitato per la salvaguardia del patrimonio urbano di
Trieste). La replica di Dipiazza non si è fatta
attendere: «Dove sono i masegni?
Dove cammina». II rappresentante del Cosapu, poco prima,
era stato preso a male parole da un cittadino in disaccordo
con
lui. Un siparietto chiuso con filosofia da Cavicchioli: «Siamo
in democrazia...».
Qualche attimo di preoccupazione si è avuto infine
per un operatore televisivo, scivolato fra due delle sedute
monoposto durante l'intervento dell assessore Bandelli.
Soccorso anche da alcuni vigili urbani, si è rialzato
dopo pochi istanti: per lui, fortunatamente, nulla di grave.