In un suo recente intervento il sindaco Roberto Dipiazza
ha affermato che i triestini sono degli eterni incontentabili.
Ha proprio ragione, gli abitanti della città di San
Giusto amano brontolare e mugugnare spesso, caratteristica
tipica delle persone anziane. D'altra parte le soluzioni per
evitare certi brontolamenti ci sarebbero.Il sindaco di Trieste
negli ultimi tempi ha dimostrato sempre di più di
saper essere super partes.
Ho
apprezzato molto il suo discorso del 25 aprile alla Risiera
di San Sabba. Quindi egli converrà con me che
gli esponenti delle organizzazioni patriottiche e combattentistiche
che abbondano nella nostra bella città non possono
che vedere di buon occhio ogni intervento che porti allo
sfregio,
alla cancellazione ed alla modificazione di quel poco
che rimane della vecchia Trieste austroungarica.
Oserei dire che la stessa cosa vale per le forze politiche
di estrema destra, come pure per la maggior parte degli esponenti
di Alleanza Nazionale, un partito attualmente al potere sia
a livello nazionale che locale.
Delle
opere distruttive ed inutili come il progettato taglio di numerosi
alberi di alto fusto in piazza Libertà,
e la costruzione di un nuovo ponte sul Canale non farebbero
che suffragare questa mia ipotesi. Sono state già rovinate
tante belle piazze cittadine, e tagliate decine di alberi
secolari in nome del progresso umano.
La recente vicenda del parco della Maddalena che poteva
diventare
verde pubblico e invece è stato completamente
distrutto dovrebbe insegnare qualcosa. Tanto male è già stato
fatto, cerchiamo di fermarci in tempo fino a che possiamo.
Errare è umano, ma perseverare è diabolico.