Nuova viabilità

IL COMUNE: CRESCERA'IL TRAFFICO,
PIAZZA LIBERTA' DA RIPENSARE

Il Piccolo, 11 luglio 2008, Trieste Cronaca


Ma il Comitato dei residenti contesta:
cambiamenti solo per favorire il business


« Una viabilità da cambiare proprio in virtù del traffico destinato ad aumentare dopo l'apertura del nuovo Silos». E' questa la tesi portata avanti dal Comune a sostegno della riqualificazione di piazza Libertà. Un progetto finanziato con fondi statali e regionali (3,8 milioni di euro, da rendicontare entro fine 2009) osteggiato dagli ambientalisti e dal Comitato di cittadini contrari all'abbattimento in piazza Libertà anche di un solo albero secolare.

«Se vogliono modificare l'assetto della circolazione davanti alla Stazione, facciano pure - è la posizione espressa da Ilaria Ericani, portavoce del Comitato dei cittadini - ma vogliamo che non si tocchi nulla della parte centrale della piazza, quella che ospita aiole, alberi e cespugli. Non concepiamo un taglio per fare posto alla circolazione delle automobili». Una linea che ha già incassato 3mila firme, consegnate in municipio per scongiurare lo scempio.
Nelle dichiarazioni dell'assessore regionale Riccardo Riccardi, che hanno accompagnato la delibera di via libera sul Silos, si parla espressamente di un «progetto complessivo che prevede non solo la riqualificazione dell'area urbana tra il Porto vecchio, la stazione ferroviaria e piazza Libertà con conseguente revisione della mobilità pedonale e veicolare, ma anche la razionalizzazione del trasporto pubblico regionale e locale».


Un progetto preliminare sostenuto dall'assessore Franco Bandelli, con delega ai Lavori pubblici: - La viabilità di quella zona (che il documento toglie dal fronte stazione concentrandolo sul lato di via Ghega e su una «esse» di rientro verso il Silos, ndr) - la posizione espressa in Consiglio comunale - fra due anni è destinata al collasso con l'apertura del Silos e dei lavori in Porto Vecchio. Pianteremo 52 alberi nuovi e allargheremo gli spazi pedonali di 2500 metri quadrati. Una nuova viabilità che - anche grazie alla bretella da largo Santos a piazza Duca degli Abruzzi, concessa dall'Autorità portuale - andrà a ridisegnare completamente l'area intorno a piazza Libertà proprio in virtù del recupero dell'ex Silos.
Una tesi rovesciata dal Comitato di cittadini che contesta il percorso utilizzato dagli architetti. «Non è stata fatta una simulazione al computer per capire cosa potrebbe accadere in piazza Libertà, così come attualmente concepita, nel caso aumentasse il traffico veicolare», dice Giorgio Jerman, componente del Comitato per la difesa degli alberi. Un test che, secondo il Comitato, andava commissionato agli esperti urbanisti dell'Università di Trieste. «Presto andremo a farlo noi per dimostrare - dice Jerman - che questo nuovo progetto andrà in realtà a peggiorare la situazione».

Secondo il Comitato, insomma, la viabilità in piazza Libertà va bene così com'è. «Tutti i triestini sanno che quando da viale Miramare si arriva in piazza Libertà il decogestionamento del traffico è automatico», spiega Jerman. Una sensazione che presto sarà accompagnata anche da un sostegno scientifico commissionato a un gruppo di esperti.
Ma non ci sono solo gli aspetti tecnici, c'è anche un modo diverso di concepire la vivibilità dei cittadini. «La città di Trieste è stata concepita mettendo al centro l'uomo e la sua vivibilità, mentre oggi gli architetti portano avanti una filosofìa utilitaristica», sottolinea il componente del Comitato. E aggiunge: «L'obiettivo di questo progetto, compresa l' area pedonale davanti alla Stazione, è spedire le persone a consumare - dice - spingendole all'interno del centro commerciale. Il decongestiamento del traffico non c'entra proprio nulla».