|
Si
depositano le firme in Comune |
Un'operazione
breve, della durata di non più di cinque
minuti. Ma significativa.
Da ieri mattina, all'Ufficio Protocollo del Comune,
sono depositate le prime tremila firme contro il taglio
degli alberi di piazza della Libertà. Sono state raccolte
dal Comitato per la loro salvaguardia. Un'organizzazione
spontanea di cittadini, alla quale garantiscono la
loro fattiva collaborazione l'Associazione orticola del
Friuli Venezia Giulia "Tra Fiori e Piante",
il Wwf, Italia Nostra, la Lav e il Gruppo Beppe Grillo
Trieste. "Sono solo le prime - ha commentato
ieri Ilaria Ericani, animatrice del Comitato e portavoce
del folto gruppo di cittadini che non ne vogliono sapere del
taglio degli alberi, - perché nel frattempo abbiamo
già superato quota quattromila e puntiamo a cinquemila".
La raccolta di firme continuerà venerdì dalle
15 alle 20 e sabato dalle 10 alle 13 nei due punti di largo
Don Bonifacio, vicino alla fontana di viale XX Settembre,
e in via San Lazzaro e per tutto il mese di luglio, ogni mercoledì dalle
18 alle 19, nella sede del Wwf in via Rittmeyer 6.
Una
task force per la tutela dei secolari alberi che
da sempre accolgono
quanti arrivano a Trieste col treno ed escono dall'ottocentesco
palazzo
della Stazione centrale. "Con la presentazione di queste
prime firme - ha annunciato la Ericani - intendiamo legittimare
la nostra presenza al tavolo sul quale si discuterà del
progetto di riqualificazione della piazza. Non siamo d'accordo
neppure su tale definizione, perché non si tratta
di riqualificazione - ha aggiunto - bensì di
un inutile sperpero di danaro pubblico".
Chiaro l'obiettivo delle firme apposte in calce alla petizione
popolare:
evitare l'abbattimento degli alberi della piazza Libertà e
conservare l'attuale assetto dello spazio davanti alla
Stazione.
L'abbattimento delle piante secolari è previsto
dal progetto preliminare denominato "Riqualificazione
Trieste nord - programma innovativo in ambito urbano",
approvato dal consiglio comunale alla fine dello
scorso maggio. La Ericani, a nome del Comitato, ha chiesto
un colloquio al sindaco Roberto Dipiazza "dal quale -
ha precisato - attendiamo una sollecita risposta. Le firme
finora raccolte - ha
sottolineato ancora la portavoce del Comitato - dimostrano
la forte volontà della cittadinanza a che non venga
toccato l'impianto dello storico giardino di piazza della Libertà.
Si tratta a nostro avviso di un forte primo risultato, perché siamo
riusciti a creare attenzione e vigilanza su quanto è in
progetto per la piazza, non a caso definita la cartolina d'ingresso
alla città".
Con
questa registrazione - ha concluso la Ericani - il Comitato
chiede, come si può leggere nell'emendamento numero
2 al progetto approvato, a firma della consigliera Bruna Tam
(Partito democratico, ndr) di essere invitato a partecipare
in maniera attiva al tavolo di discussione sul progetto,
ai fini dell'adozione delle migliori soluzioni progettuali.
una recente manifestazione
a favore degli alberi |
Ilaria
Ericani rende noto il parere del Verde pubblico del
Comune. Vi si legge che «qualora la proposta
viabilità rivestisse
interesse pubblico e l'abbattimento dei 15 alberi
divenisse improcrastinabile, l'intervento comprometterebbe
la vita
di alcune piante per l'eccessiva vicinanza dei manufatti
edili rispetto allo sviluppo degli apparati radicali,
l'intervento comprometterebbe la stabilità o
sopravvivenza di numerose piante arboree di grandi
dimensioni presenti»,
e non destinati all'abbattimento. |