Ho letto, con vera delizia, la lettera di Marisa Zoppolato
comparsa sul Piccolo, che esprime con estremo garbo e
un tocco di poesia, quello che molti cittadini pensano sulla
deprecabile intenzione di stravolgere la zona di piazza Libertà.
Chissà se la sua raffinata (ironica?) protesta
può arrivare dove pare non giungano considerazioni
freddamente logiche? Io sono combattuta dal dubbio se
condividere la sua delicatezza o dire bruscamente che
il progetto è allucinante e che pensare di sostituire
degli splendidi alberi decennali dalle folte chiome con timidi
alberelli dall'incerta e lenta crescita testimonia una
totale mancanza di conoscenza dei problemi ecologici e
naturalistici. Per non parlare dell'inutile stravolgimento
urbanistico.
I nostri amministratori hanno già rovinato altre piazze
triestine: perché vogliono proprio continuare?