Se
ho ben capito, dall'analisi del progetto di riqualificazione
di piazza
Libertà, eseguita dal Comitato cittadino
che ne chiede la salvaguardia, risulta che la necessità dell'abbattimento
di un numero non ancora chiaro di alberi è collegata
alla creazione di una zona pedonale di fronte alla stazione.
Ma chi l'ha chiesta? Forse i venditori ambulanti che potranno
sciorinare la merce ai viaggiatori (vedi Ferrovie Nord a Milano),
o i vagabondi che usano eleggere le stazioni a luogo
di ritrovo o di asilo? Mi stupisce che un'amministrazione,
che ha fatto della sicurezza un cavallo di battaglia elettorale,
non pensi al fatto che la creazione di una piattaforma in una
zona notoriamente malfamata sembri incoraggiare la
raccolta di sbandati, drogati e così via. Per non parlare
del nuovo comodo sottopassaggio, previsto sul lato opposto
della piazza, che potrà diventare acconcio luogo
di soggiorno per barboni e senza tetto (ai quali non viene
data sufficiente accoglienza in strutture pubbliche
deputate). Non vorrei sembrare razzista, ma mi sembra
accertato il fatto che in tutte le città italiane
le stazioni non sono certo un luogo dove i cittadini amano
andare a spasso: a quali pedoni dunque è dedicata
la nuova piazza?