La polemica sul progetto del Comune
GLI ABITANTI: PIAZZA LIBERTÀ RESTI COM'È

di Ugo Salvini (Il Piccolo, 4 luglio 2008, Trieste Rioni)


"Il giardino è un'oasi nel traffico, gli alberi non devono essere tagliati"

Il no è secco, generalizzato. Non ammette repliche. I triestini vogliono che il giardino di piazza della Libertà rimanga così com'è, con gli alberi secolari intatti e la statua di Sissi nel suo angolino.
Non c'è esigenza di miglioramento del traffico, ammesso che il progetto del Comune la possa portare, o di altro tipo che possa smuovere la gente. Il verde deve essere conservato. Anzi, molti auspicano che possa essere esteso ad altre zone della città. L'iniziativa del Comitato, che sta raccogliendo firme per indurre l'amministrazione comunale a cambiare parere al riguardo, sta muovendo le persone. Tutti si dichiarano pronti a protestare, se il progetto dovesse andare avanti.
Gianfranco Giustina è deciso: «Non sono d'accordo con l'abbattimento degli alberi - dice - anche perché la circolazione in piazza della Libertà scorre già con sufficiente regolarità, per cui non vedo il motivo di cancellare una bellissima zona di verde per fare posto alle automobili. Quel giardino è un polmone del centro - aggiunge - e non accetto il discorso in base al quale al posto degli alberi esistenti ne saranno piantati altri. Quelli che già ci sono rappresentano il risultato di decenni di cure e di crescita.
Flora Briante, fresca laureata in Scienze politiche, interrompe per qualche istante la festa di Fine Università per esprimere anche lei il suo no al progetto: «Non vorrei mai vedere tagliati quegli alberi - esordisce - semmai il verde a Trieste dovrebbe essere aumentato». Flora è nata a Udine. ma risiede a Trieste per motivi di studio, perciò la città la conosce:«La piazza mi piace cosi com'è e vorrei rimanesse intatta».
Fabio De Pinguente concorda in pieno: «Trieste a mio modo di vedere è già carente di spazi verdi - è la sua opinione - se andiamo a tagliare anche qui pochi alberi che sono rimasti in centro allora è proprio un disastro. La piazza della Stazione ha una sua fisionomia che non vorrei vedere modificata - prosegue - se andiamo avanti di questo passo finisce che ci troveremo assediati dal cemento». Giorgia Edera ha un parere molto preciso: «II verde va tutelato, soprattutto nei centri delle città - afferma - perciò spero vivamente che il Comune ascolti questa richiesta dei cittadini e non tagli gli alberi di piazza della Libertà. Anzi - aggiunge - Trieste a mio avviso dovrebbe avere ancor più aree verdi di quelle che si possono vedere oggi».
Per Marco Stulle l'idea di tagliare gli alberi davanti alla Stazione per favorire una nuova sistemazione del traffico è disastrosa. «Non credo che l'eliminazione di quel verde sia ciò di cui i triestini hanno bisogno. Ritengo piuttosto che i giardini e i parchi che già ci sono debbano essere rigorosamente conservati. Ma vedo che i nostri pubblici amministratori si preoccupano molto di cose che giudico secondarie come il ponte Bailey - continua - invece dovrebbero stare attenti a ciò che la gente chiede e nel caso di piazza della Libertà non ci sono dubbi. Il verde deve rimanere».

Dilara Sadiker riporta alla ribalta ciò che è accaduto alla Maddalena, dove i residenti si sono trovati dalla sera alla mattina con alberi secolari tagliati alla radice, per far posto a future costruzioni: «Non vorrei che si ripetesse quell'esperienza - ammonisce - e che in piazza della Libertà rimanesse il verde che c'è».

Per Mara Gasparini «non è normale pensare a una cosa del genere. I pubblici amministratori dovrebbero tenere in maggior conto l'opinione dei cittadini che, in questo caso, mi sembra uniforme. Bisogna aumentare il verde - insiste - e non ridurlo, altrimenti ci troveremmo al cospetto di una città completamente pelata, come un uomo senza capelli».
Anche Sarà Stulle non ha dubbi: «Sono contraria all'intervento che prevede l'eliminazione degli alberi di piazza della Libertà. Ritengo che la proposta sia quanto meno discutibile - prosegue - perché il verde, soprattutto nel centro delle città, è fondamentale per tutti».