« Dove
sono i Verdi che avrebbero dovuto salvaguardare il comprensorio
della Maddalena?» si chiede, tra l'altro, Nevia Ferrari
nelle «Segnalazioni» del 24 giugno. A prepararsi
la faccia da presentare ai grulli alla ripresa dell'attività politica,
cara Nevia, quando dovranno giustificare l'etichetta verde
pur rimanendo intruppati nell'estrema sinistra ormai
extraparlamentare.
E a proposito della Maddalena, vorrei fare io una domanda:
perché tanto chiasso per i quattro alberi di piazza
della Libertà e silenzio assordante per il ben
più vasto e significativo comprensorio di via dell'Istria?
Provo a rispondere: perché è molto più facile
colpire il sindaco e di conseguenza la destra che lo sorregge
su un obiettivo sensibile qual è l'area della stazione ferroviaria,
piuttosto che su un parco periferico che non tutti conoscono.
Volete mettere la goduria di quel paio di «magnataliani» che,
ogni due per tre, trovano qualsiasi scusa per «tociar» gli
uomini del sindaco! Sono riusciti addirittura ad accusarli
(udite udite!) di accanirsi contro le opere della «defonta» per
rimuovere la testimonianza della presenza asburgica nella città.
Tant'è vero che il monumento a Massimiliano,
rimosso dal fascismo, viene ripristinato in piazza Venezia
proprio per opera di quei «taliani» che ora la
guidano!