PIAZZA LIBERTA': DA OGGI BANCHETTI IN CENTRO

di Ugo Salvini (Il Piccolo, 4 luglio 2008, Trieste Rioni)


Dalle 15 alle 20 il Comitato in Viale e in via San Lazzaro

Da oggi anche nelle strade del centro sarà possibile firmare la petizione contro il taglio degli alberi nella piazza della Stazione. I rappresentanti del «Comitato per la salvaguardia degli alberi di piazza Libertà», è questo il nome del movimento spontaneo sorto qualche settimana fa, che hanno già raccolto 3mila adesioni alla loro protesta, informano che in largo Don Bonifacio. cioè nei pressi della fontana di viale XX Settembre, e in via S Lazzaro, oggi dalle 15 alle 20 e domani dalle 10 alle 13, sarà possibile «ottenere maggiori informazioni sull'argomento e sottoscrivere la petizione». Durante tutto il mese di luglio poi, il mercoledì dalle 18 alle 19. nella sede della sezione triestina del WWF, in via Rittmeyer 6, proseguirà la raccolta delle firme.
Ieri intanto la portavoce del Comitato, Ilaria Ericani, ha voluto ricordare che «approvando la delibera che prevede di creare una nuova zona pedonale di fronte alla Stazione e una zona stradale a 7 o 8 corsie nei due sensi di marcia dalla parte opposta, si dà il via anche alla realizzazione di quella parte del progetto che prevede l'abbattimento di 13 alberi secolari. E su questo che vorrei fosse posta l'attenzione - ha sottolineato - in quanto trovo ingiusto che l'assessore Bandelli si impegni a presentare all'opinione pubblica un danno per il verde di 'solo' 5 alberi, in quanto pensa che possa risultare credibile che gli altri 8 alberi centenari, con apparati radicali di altrettanta grandezza, possano essere 'carotati' e spostati e attecchire in altro sito. Vorrei che l'informazione venisse data - ha precisato la portavoce del Comitato - tenendo conto dei numeri, che al momento risultano approvati dalla delibera, in base alla quale, se attuata, ci metterebbe di fronte a un'altra piazza con tanto cemento e 52 nuove piantumazioni di nuove essenze.
Tradotto questo significa 52 tra alberelli e siepi che a me fanno venire in mente la tristezza delle piazze Goldoni. Perugino, San Giacomo e così via».