PONTEROSSO: SALVIAMO LA PROSPETTIVA

di Julio Varini (Il Piccolo, 11 giugno 2008, Segnalazioni)


Desidero segnalare a chi si interessa delle bellezze artistiche della nostra città e a chi in particolare si interessa del progetto di un nuovo ponte sul Canale quanto segue. Solo pochi anni fa i nostri amministratori comunali misero in conto di costruire uno specchio d'acqua in luogo del giardino che fa non magnifica mostra di sé davanti alla Chiesa di S. Antonio e ciò per dare una miglior prospettiva dell'acqua che va verso la chiesa e consentire a quest'ultima di specchiarcisi direttamente.
I cittadini bocciarono con una caterva di proteste quel progetto, anzitutto per non dover perdere anche quel po' di (malcurato) verde rappresentato dal giardino e poi perché, conoscendo come il nostro Comune suole mantenere la pulizia delle vasche d'acqua, temeva che il tutto si sarebbe risolto in un esempio di «malaurbanità».

Ora quello stesso Comune, seppure con uomini diversi, ma evidentemente della medesima superficialità estetica, si comporta in senso del tutto opposto. Anziché estendere la vista sul canale, la vuoi tagliare. Mi domando perché. Qualcuno dovrebbe spiegare al popolo perché si debba spendere per fare il contrario di prima. Forse solo perché il progetto di prima fu respinto? Ma un progetto cattivo di un certo segno non può venire compensato da un progetto cattivo di segno opposto.
Perché interrompere, dunque, la visione in profondità del canale? Per evitare di fare ai pedoni 50 metri in più? Ma vale la pena per così poco di forzare il panorama e spendere e magari poi trovarci con chissà quale manufatto, probabilmente mantenuto in precarie condizioni di pulizia?
Sarebbe bello sentire il parere del Provveditore alle belle Arti, in proposito. Si attiva, se non erro, ogni volta che c'è da tutelare un'opera urbana con più di cinquant'anni di età e non interviene dove si attenta a un ambiente e a una prospettiva ben più vecchi?! Panorama presente, oltretutto, in miriadi di quadri e fotografie reclamizzanti la bellezza del sito. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa anche «Italia Nostra».

Sarebbe, poi, quanto mai interessante sapere chi ha avuto per primo questa bella idea (senza voler condannare il fatto, anzi; è lodevole, in astratto, che qualcuno ponga all'attenzione dei cittadini delle soluzioni nuove, l'importante è non accettarle acriticamente), come sarebbe bello sapere chi ha dato il permesso (in questo caso senza sentire nessuno) di tagliare tutti gli alberi della Maddalena e chi vuole fare un'analoga strage in piazza Libertà.

Per quanto concerne, infine, i sondaggi fra il pubblico, indubbiamente è facile dichiarare le percentuali che si vogliono senza dare alcuna garanzia di obiettività.
Sempre a proposito di coerenza dei nostri baldi amministratori: in un sondaggio ufficiale risulta che al secondo posto fra i tanti desideri della gente c'è la conservazione e l'incremento del verde. Per tutta risposta il Comune taglia gli alberi più grandi (a prescindere da ogni altra considerazione sul mantenimento del restante verde cittadino).

Dove non difetta è nel cemento, ma almeno lo metta dove serve, nei marciapiedi, che ne hanno davvero bisogno.