PREMIO

IL VANDALINO D'ORO

di Oscar García Murga (Il Piccolo, 29 gennaio 2009)

 

Tutti coloro che amano Trieste dovrebbero visitare il sito www.sostrieste.it dove si trova il significato del premio «Vandalino d'oro» concesso dal Comitato per la salvaguardia del patrimonio urbano di Trieste ai nostri amministratori (Piccolo del 15.1.2009). Lì trovo spiegazione al disappunto che mi assale quando vedo la Piazza Vittorio Veneto con le «forche» e Piazza Goldoni con il «porta cd». Un disastro!
Ora si farà un ponte sul Canal Grande (un altro Calatrava? o lo chiameranno Penny Bridge?) per rovinare una delle prospettive più belle della nostra città. Forse con i soldi del ponte si potrebbero riparare i guasti già fatti nei siti indicati dal Comitato.
Mi dispiace che, a parte il dovuto ritorno di Massimiliano in Piazza Venezia, l'identità architettonica di Trieste non sia sufficientemente tutelata.

La città di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, ha ricostruito il suo centro storico adoperando riproduzioni di opere del Canaletto. Visitando questo centro storico è difficile credere che ci si trovi di fronte ad una ricostruzione. Norimberga, distrutta dai bombardamenti alleati nel gennaio del 1945, ha ricostruito la Hauptmarkt con la Frauenkirche e la St. Lorenz Kirche, rispettando scrupolosamente le architetture e le ambientazioni quali erano prima della guerra.

Prendiamo esempio da come i portoghesi hanno recuperato Guimarães, un'antica città del Nord, cara alla storia della patria lusitana, dove nacque il primo Re del Portogallo. Un recupero che è un gioiello. A Bari hanno ristrutturato la città vecchia, diventata zona di pregio.

Esortiamo gli amministratori a ricordarsi che loro sono di passaggio, ma non sono di passaggio i loro errori e le valutazioni sbagliate che deturpano Trieste e rimarranno alla cittadinanza dell'avvenire, ai nostri figli e ai loro figli.