Polemica

AMBIENTALISTI OBIETTIVI

di Clelia Volpi (Il Piccolo, 4 agosto 2008, Segnalazioni)

Gentile signor Mendizza, ho letto la sua lettera, apparsa nelle Segnalazioni del 23 giugno scorso, che si scaglia contro gli "ambientalisti della domenica». Se tutti gli ambientalisti fossero uguali a quelli che lei descrive forse le darei ragione; ma a me sembra che lei sia un po' troppo duro nei confronti di coloro che, competenti e preparati, si danno da fare per tramandare un mondo migliore ai nostri figli e soprattutto per renderli sensibili ai problemi ambientali che noi stessi stiamo creando.

Conosco anche bene alcuni ambientalisti che molto spesso, dopo aver lavorato otto ore al giorno per vivere, si danno da fare la sera con studi, incontri, dibattiti, talvolta anche fino a mezzanotte, e la domenica spesso, invece di divertirsi o riposare, continuano a studiare e lavorare per l'ambiente.
Sono questi gli ambientalisti della domenica? Non sono persone intolleranti o estremiste; non ricevono finanziamenti pubblici ma si sostengono con i contributi e le donazioni dei simpatizzanti (e pagando spesso di tasca propria); vivono con stipendi che si possono definire appena decenti.
Non sono faziosi, ma obiettivi; non amano il sensazionalismo, non fanno disinformazione, anzi tutto ciò che sostengono è documentato e se le loro proposte non vengono prese in considerazione è forse perché troppo semplici e prive di ricadute economiche per coloro che sostengono, ad esempio, l'energia nucleare o i rigassificatori in siti non adatti.

Forse lei dovrebbe documentarsi un po' di più ed essere più aperto nei confronti dell'energia che arriva dal cielo (dal Sole). Le ricordo soltanto che la Spagna (dati del 2006) ottiene il 7,55 per cento dell'elettricità che consuma dal fotovoltaico e dall'eolico, la Germania il 5,11, l'Italia soltanto lo 0,95. Inoltre, per quanto riguarda il fotovoltaico, la Germania è la prima in Europa con quasi il 90 per cento della potenza totale installata.