AFIDE LANOSO DEL FAGGIO
di Andrew Halstead (The Garden, luglio 2005)
traduzione di Mariangela Barbiero


AFIDE LANOSO DEL FAGGIO (Phyllaphis fagi)


Ospiti
Fagus sylvatica (faggio comune)
Sintomi
Dense colonie di afidi di color giallo-verdastro, ricoperti di una secrezione cerosa bianca di aspetto lanoso, si formano sui giovani germogli e nella pagina inferiore delle foglie, e si nutrono della linfa.
Producono un'abbondante quantità di melata appiccicosa che favorisce l'instaurarsi di fumaggini. In caso di attacchi pesanti le punte delle foglie si accartocciano e le foglie si atrofizzano.

A metà estate individui alati sfarfallano dalla pianta infestata.

Ciclo biologico

Svernano allo stato di uova deposte dalle femmine in autunno sui rametti del faggio. Le uova si schiudono in aprile e infestazioni pesanti si possono avere dalla fine di maggio a giugno, dopo di che l'infestazione diminuisce progressivamente e per il resto dell'estate Phyllaphis fagi è presente allo stadio di ninfa (in cui non sottrae linfa alla pianta), che completerà il suo sviluppo in autunno trasformandosi nella femmina che deporrà le uova.

Controllo

Poiché alberi e siepi di grandi dimensioni non possono essere di fatto 'spruzzati', conviene tollerare la loro presenza. Piccole siepi o semenzali di faggio, possono essere spruzzati con Imidacloprid (principio attivo) non appena si notino gli afidi sui nuovi germogli.