L'ITALIA E IL CLIMA
di Pia Meda (Gardenia, marzo 2008)

Come usare nei nostri giardini le zone Usda introdotte dagli americani





Per indicare se una pianta può venire coltivata con successo in un dato luogo molti libri di giardinaggio, specie se tradotti dall'inglese, portano la zona climatica classificata dall'Usda, il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, a cui è "adatta".

Ma questa classificazione basata sulle variazioni delle temperature minime assolute, dà dell'Italia un'immagine in buona parte tropicale. "Le zone climatiche Usda non vanno bene per noi" , spiega Enrico Banfi, direttore del Museo di Storia Naturale di Milano, "perché il nostro Paese presenta su un piccolo territorio una grande diversità di situazioni meso e microclimatiche, dovute a una complicata orografia.

Ben venga quindi la cartina qui sotto che, tenendo conto delle specificità italiane, rappresenta un primo tentativo di offrire uno strumento di massima a chi, abitando in zone "fredde", vuole coltivare piante di climi caldi.

Perché per coltivare una specie da climi caldi è necessario conoscerne la rusticità, e cioè la resistenza allo svernamento, al periodo in cui la temperatura ne condiziona la vita. Bisogna comunque sperimentare sempre con la dovuta cautela.

 

ZONE DI RUSTICITÀ

 


La cartina fa riferimento alle zone climatiche Usda, elaborate dal dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti,
rielaborate per l'Italia da Gardenia. Le temperature riportare qui sono sono invece quelle ufficiali Usda.