QUEI GIARDINI GIOIELLO DOVE DIETRO LA PIANTA SPUNTA L'AUTORE
di Rossella Sleiter (Il Venerdì di Repubblica, 22 aprile 2005)


Pietro Porcinai, Carlo Scarpa, Russell Page, Paolo Pejrone:
sono tra i più grandi architetti del verde, che hanno firmato in Italia veri
capolavori scolpiti nella terra - da Ischia a Pescia, fino a Lecce, ecco un viaggio nei luoghi,
conosciuti e meno, dove l'arte si mescola con la natura. Alla ricerca dell'armonia perduta.

 

Villa Reale, LeccePietro Porcinai, fiorentino, gloria del giardino italiano del Novecento, era un giovane alle prime armi sotto contratto per i vivai Bianchi di Pistoia. A Lecce, in pieno razionalismo anni Trenta, i Reale, grande famiglia meridionale nel panorama dell'Italia unitaria, volevano abbellire la villa circondata da pineta, oliveti e vigneti, aggiungendo un giardino non banale. Chiamarono il giovane Porcinai, allora sconosciuto figlio del capo giardiniere di Villa Gamberaia a Settignano, in provincia di Firenze, e gli diedero carta bianca. Pochi sanno che ancora oggi a Lecce, in occasioni speciali, si può visitare quello splendido esperimento firmato Porcinai: stanze verdi chiuse da siepi geometriche di cipresso, vista sugli oliveti, la pineta intoccata, angoli di esotismo puro, con banani e palme a profusione che piacquero subito così tanto da indurre altri proprietari della vicina Cutrofiano a chiamare Porcinai. Oggi il giardino di Cutrofiano fa da contorno a una villa-ristorante molto conosciuta, La Speziale: se la destinazione iniziale è cambiata, il verde, con le sue onde di cipressi potati a far da quinta tra la campagna e il mare, è rimasto come Porcinai lo aveva voluto.
E se cominciasse da qui, da Lecce, II viaggio per giardini aperti al pubblico datato primavera 2005? In Italia ci sono più di 600 storici giardini visitabili, circa 2.500 ville con verde, notificate dalle Belle arti, parchi pubblici come Villa Borghese a Roma e il Castello dei Savoia a Racconigi, in Piemonte, che da soli spostano turisti dal Giappone e dall'Australia; se partiamo da una curiosità quasi inedita, da quel pezzo di Toscana in Puglia, è per fare un omaggio al Novecento, secolo che sul verde è stato particolarmente liberale. Ha accettato ogni filone: il ripristino dell'antico, il restauro filologico, le innovazioni botaniche, l'esotismo, il giardino pittorico, quello formale, quello naturale... Porcinai ha lavorato quasi fino all'ultimo, nel 1986, molto in Toscana, ma non solo (andate a vedere Podere Martello a Firenze o, spostandovi su Pescia, il Parco Collodi dedicato a Pinocchio), ma non è il solo nome del Novecento.

 
Mille opere in eredità

Pietro Porcinai, fiorentino (1910-1986), ha lasciato oltre mille giardini, il più lontano in Costarica (per Donatella Dini), 400 a Firenze. "Prima immaginava il paesaggio, poi lo creava" dice di lui l'architetto Mariachiara Pozzana.



Palazzo Querini, Venezia

Carlo Scarpa, a cui è intitolato il più importante premio internazionale di giardini che si attribuisca in Italia (è la Fondazione Benetton che lo organizza), ne ha lasciati relativamente pochi e per questo molto preziosi. Preziosi, attenzione, non esclusivi: i migliori progetti di Scarpa circondano e abbelliscono musei e fondazioni aperti al pubblico. A Venezia la Querini Stampalia, da lui allestita (questa la sua specialità), mostra un giardino tipico del suo stile: semplicità di verde perenne in sfumature diverse, interrotta dal bianco della pietra locale per ponti e vasche. Ancora? Spingetevi fino a Verona, al museo Castelvecchio. Se Cangrande della Scala a cavallo, imponente di profilo, fa così bella figura, se il luogo è cosi toccante, il merito è anche di come Scarpa ha progettato il giardino intorno.

 

 

Il bizantino bizzoso

Carlo Scarpa, veneziano (1906-1978), che ha lasciato non più di 15 giardini, si era definito "bizantino", per la sua passione per il dettaglio e il ricorso frequente ai mosaici d'oro, accanto ai materiali più poveri. "Era bizzoso, ma grande" dice di lui Mariapia Cunico, l'architetto che ha restaurato il verde della Querini Stampalia.

© Foto di Bruno Filippo Lapadula

Villa La Mortella, Ischia

 

Là dove Natura e Storia si sono tenute per mano creando, da Nord a Sud, paesaggi e manufatti ormai patrimonio dell'umanità, il Novecento in qualche occasione è stato all'altezza della situazione. Russell Page, inglese, l'ultimo dei grandi che considerasse il Belpaese cornice ideale per l'arte dei giardini, alla fine degli anni Cinquanta disegnò La Mortella a Ischia per il compositore William Walton e sua moglie Susana, ancora oggi vigile custode di straordinarie fioriture un po' esotiche e un po' mediterranee.

 

 

 
Un inglese a Napoli

Russell Page, inglese (1906-1985), fu chiamato in Italia dagli Agnelli. La mappa del suo stile è tutta nel catalogo 'Russell Page: Ritratti di giardini italiani' a cura dell'American Academy in Rome, Electa, 1998

 

S. Croce in Gerusalemme, Roma

Il contemporaneo Paolo Pejrone, torinese, generoso divulgatore del proprio taccuino di giardinaggio (II vero giardiniere non si arrende, Feltrinelli, pp. 124, euro 15,5), chiamato indifferentemente da sovrintendenze, Comuni, amici e miliardari per creare giardini che durino nel tempo, ha concluso da un anno l'orto del chiostro di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, reinterpretando quello che i monaci cistercensi, fin dal lontano Trecento, coltivavano e curavano spontaneamente: ortaggi per la tavola, fiori per gli altari, pergolati per ombrose e fresche meditazioni.

 

 
Stile senza frontiere

Paolo Pejrone, torinese, classe 1941, dai maestri Russell Page e Roberto Burle-Marx ha imparato che i giardini non hanno bandiera, ma piante, terra, sole e pioggia. Conoscerli e usarli al meglio sono i segreti del suo successo


La Mortella, Ischia (Napoli). Aperta da aprile a novembre, il martedì, giovedì, sabato e domenica, dalle 9 alle 19. Tel. 081-986220.

Parco di Pinocchio, località Collodi, Pescia. Aperto tutti i giorni dalle 8.30 al tramonto. Tel. 0572-429342, www.pinocchio.it.

Orto della Basilica di Santa Croce, Roma. Tel. 06-7029273.

Podere Martello, Firenze. Su appuntamento. Tel. 055-613874.

Villa Reale (o Villa Carelli), Lecce: contattare Garden Club di Lecce. Tel. 081-31181111.

Villa Vergine ora Villa Speziale (ristorante e banchetti), Cutrofiano, Lecce. Chiusa il martedì.Tel.0836-542848, www. villaspeziale.com.

Fondazione Querini Stampalia, Venezia. Da martedì a sabato: 10.00-24.00; domenica e festivi: 10.00 -19.00. www. querinistampalia.it.

Museo di Castelvecchio, Verona. Tel.0455-94734.