Talee di piante delicate

(The Garden, agosto 2012)

Articolo di Nick Morgan
Fotografie di Tim Sandall
Traduzione di Mariangela Barbiero

La parata delle perenni non rustiche sta raggiungendo l'apice, pertanto
pensate a cosa volete salvare per il prossimo anno...e fatene talee


Perenne delicata è il termine che designa un vasto gruppo di piante non rustiche, tra cui erbacee, arbusti e alberi. Tutte offrono un'ampia gamma di fiori e di foglie, sono validi soggetti da piantare sia in bordure che in contenitore, e ne protraggono la bellezza fino al tardo autunno.
Sfortunatamente, come la parola "delicata" suggerisce, queste piante non sono abbastanza resistenti da sopravvivere senza protezione ai freddi e umidi inverni inglesi. Ci sono diverse opzioni per non perderle: farne talee, proteggerle in situ o ricoverarle al chiuso.

Farne talee
Potete sostituire grandi piante come brugmansie, oleandri e i Solanum rantonnetii tramite talee semilegnose in tarda estate. Molte perenni delicate come salvie, eliotropi, pelargoni e fucsie possono essere trattate da annuali e moltiplicate ogni anno da talee semilegnose (su legno agostato, che cioè ha passato agosto) in autunno, o da talee di punta (o erbacee) in primavera. Nel selezionare il materiale per la talea, scegliete le piante migliori ed esenti da parassiti e malattie.

Proteggerle in situ
Nelle zone più miti alcune perenni delicate possono passare l'inverno isolandole dal freddo. Per esempio, le fronde della Musa (il banano) possono essere avvolte con strati di paglia, mentre canne e altre bulbose e rizomatose a riposo possono essere abbondantemente pacciamate, così da evitare che il gelo penetri nel terreno.

Proteggerle al coperto
In alternativa, potete espiantarle in tardo autunno, prima che arrivino le gelate, e metterle al riparo in una serra, una veranda o perfino su un davanzale. Dovreste eliminare le parti secche e danneggiate, regolare la forma ed eventualmente dargli una potatina. Le piante tolte dal giardino o dal contenitore possono essere messe in un cassone freddo o in un vaso usando un terriccio adatto, con un buon drenaggio. Durante questo periodo di riposo è importante rallentare o impedire la ricrescita, che potrebbe risultare debole ed eziolata. Le piante sempreverdi dovrebbero essere collocate in posizioni luminose e arieggiate, ma fresche: ideale una temperatura di 5/7°C. Annaffiate con moderazione, quanto basta perché il terriccio non si asciughi. Per piante a riposo o potate drasticamente, la luce non è fondamentale fino a inizio primavera, quando la crescita riparte. Eliminate foglie morte e gialle, nonché rametti e germogli che mostrino segni di avvizzimento durante l'inverno.

Talee primaverili


Da piante fatte svernare al coperto
Un'altra occasione per moltiplicare le perenni delicate si presenta a primavera. In febbraio, non appena i livelli di luce aumentano, stimolate le piante a creare nuovi germogli cimandone le punte. Aumentate le annaffiature e somministrate un fertilizzante bilanciato per favorire il processo.
Quando i nuovi getti saranno grandi abbastanza, fatene talee di punta di circa 5 cm. Potete inserirle in semenzai o intorno al bordo di un vaso, proprio come con le talee estive. L'impiego di una resistenza eletrica favorirà una rapida radicazione. Questo tipo di moltiplicazione primaverile va bene per soggetti a crescita rapida da trapiantare all'aperto en masse o per riempire grandi fioriere. Esempi: Helichrysum, Alternanthera, Coleus e Verbena. La moltiplicazione primaverile evita di dover tenere molte piantine durante l'inverno, risparmiando energia e riducendo le perdite dovute a muffe, come la botrite per esempio.
Da nuove piante
A inizio primavera, vivai e giardinerie offrono un'ampia gamma di perenni delicate già in vasetto. Ciò dà ai giardinieri la grande opportunità di coltivare le ultime novità. Un altro grosso vantaggio è che, comprando giovani piante, i giardinieri non hanno bisogno delle risorse o di affrontare i rischi connessi allo svernamento. Queste piante in vasetto hanno anche il potenziale di aumentare il numero delle vostre piante, poiché solitamente sono talee ben radicate che sono state ripicchettate e quindi hanno già tre o quattro nuovi getti. Dopo averle rinvasate, solitamente hanno bisogno di un'ulteriore cimatura, e queste cimette possono diventare nuove talee. Dopo la radicazione, le talee vanno invasate singolarmente, estraendole e coltivandole come scritto sotto. In alternativa, se si ha bisogno di una pianta più grande, mettete tre talee radicate (della stessa cultivar) in uno stesso vaso e trattatele come un'unica pianta.

Talee estive
Se la prossima estate volete piante già grandi, fate talee in luglio o agosto. Questo darà tempo a piante arbustive come Abutilon, Brugmansia ed oleandri di crescere prima che lo sviluppo rallenti a causa dell'abbassarsi delle temperature e della luce. Anche succulente a crescita lenta come l'Aeonium riescono meglio se propagate in estate.
A seconda della specie, scegliete steli da cui fare talee di circa 10 cm. Hanno bisogno di avere abbastanza sostanza da sopportare lo sviluppo di nuove radici. Molte perenni delicate fioriscono fino ai primi geli, e può essere arduo trovare getti non fioriferi da cui ricavare talee, perciò non resta altro che cimare le gemme floreali.
Raccogliete le talee erbacee di punta come quelle di Coleus e Penstemon alla mattina e mettetele in una borsa di plastica così da evitarne l'avvizzimento; potete poi conservare la borsa in frigorifero per 24 ore. Fate radicare le vostre talee in semenzai o lungo i bordi di un vaso: il substrato di radicazione deve essere poroso e assai drenante. Vasi e contenitori così riempiti potranno poi essere messi in una serra, un tunnel di polietilene o una borsa di plastica. La radicazione avverrà in due o tre settimane, indi ripicchettate in vasi di 9 cm. Fate svernare in posti freschi, luminosi e arieggiati, mantenendo il terreno di crescita appena umido.

 

Guida passo passo per fare talee adesso

Raccolta del materiale
Scegliete getti puliti, sani, forti, lunghi circa 10 cm e, idealmente, senza fiori in boccio ma neanche già sbocciati (nelle foto un Osteospermum). Praticate un taglio netto con un coltello o delle cesoie ben affilati e mettete le talee in una borsa di plastica, affinché restino turgide e non si secchino.

Preparazione del materale
Tagliate i getti alla lunghezza voluta, proprio sotto un nodo, e rimuovete eventuali fiori. Rimuovete anche le foglie dell'estremità inferiore per favorire l'inserimento nel terriccio. Per ridurre l'evaporazione eliminate le foglie in cima se troppo larghe, e tagliate a metà orizzontalmente le restanti. Alcuni soggetti trarranno giovamento dall'uso di un ormone radicante.
Ambiente di radicazione
Inserite le talee per circa la metà della loro lunghezza in un apposito terriccio ben drenante. Lasciate spazio tra una talea e l'altra. Annaffiatele scrupolosamente, poi mettetele in un propagatore o in un tunnel di polietilene, oppure stendete un involucro di plastica trasparente da fissare magari con un elastico attorno al bordo superiore di ogni singolo vaso. Sistematele in posizione luminosa, ma non ai raggi diretti del sole.

Talee radicate
Invasate ogni talea in un terriccio ben drenante e bagnatela. Continuate a innaffiare secondo necessità finché la talea non si sia rafforzata, in seguito mantenete il terreno appena umido.
Le talee radicate vanno portate in un nuovo ambiente più arieggiato e luminoso, ma sempre schermato dalla luce diretta del sole, per farle abituare gradualmente.