sorprese

ROSE D'AUTUNNO


di Samantha Gaiara ( Gardenia, ottobre 2006)

Fair Bianca

 

Chi l'ha detto che maggio

è il loro mese?



Le tante varietà che tornano

a fiorire adesso ci incantano

con corolle di struggente

bellezza, spesso profumate



Ottobre, Walter Branchitempo di bacche e Gardenia parla di fiori. Ma non di fiori qualunque, bensì di rose, simbolo indiscusso della primavera. «Mi sembra un'ottima idea», commenta Walter Branchi, che da molti anni coltiva rose antiche (Cinesi, Tè e Noisette) nel suo vivaio di Baschi, in provincia di Terni, «perché le loro fioriture autunnali sono diverse da quelle primaverili ed è necessario, e piacevole soffermarsi a coglierne le sfumature. Osservare come da gioiose, sgargianti e così ricche da sembrare persino eccessive, divengano, con il passare del tempo, più struggenti ed effìmere. Per me sono una poesia, di una bellezza languida e rilassata, che sboccia adesso soltanto per essere contemplata. L'urgenza della riproduzione infatti e già stata adempiuta dalla fioritura primaverile». E al romantico pensiero di Walter Branchi le rose d'autunno sembrano dare ragione, producendo fiori che, per lasciarsi guardare, durano a lungo sulla pianta, anche più di una settimana, grazie alle temperature più fresche.

Ma quali sono le rose più adatte all'autunno? «Escluse naturalmente le non rifiorenti che hanno un'unica fioritura primaverile», risponde Walter, «quasi tutte ricominciano a schiudere le corolle non appena i temporali di fine estate hanno rinfrescato l'aria, ma la seconda fioritura è spesso, per qualità e quantità, meno interessante di quella primaverile. Le rose Tè, invece, sembrano essere fatte apposta per l'autunno».

Cespugli leggeri e ariosi a fioritura continua, con forma quasi sferica e dimensioni variabili da uno a due metri, sono stati ottenuti incrociando, a partire dai primi anni dell'Ottocento e fino all'inizio del XX secolo, le rose Cinesi, anch'esse perfette per l'autunno, con R. gigantea. Schiudono, su tutta la lunghezza degli eleganti rami flessuosi, fiori dai petali grandi, numerosi e setosi, simili ad ali di farfalla, che accarezzati dal vento diffondono tutt'intorno piacevoli fragranze di tè verde fruttato, talvolta leggermente acre, tanto da richiamare il profumo del mosto, che proprio in questo periodo riposa nelle cantine.

Nell'aria limpida e nella luce morbida e calda dell'autunno il cuore è rapito dai colori delle Tè. Non solo dalle tonalità dei fiori, più evanescenti e sfumate, meno sgargianti e intense rispetto alla primavera, segno che la pienezza dell'estate è passata e il riposo invernale si sta avvicinandoLady Hillingdon, ma anche da quelle ricche Mlle Franziska Krugerdi calde sfumature prugna delle giovani foglie e degli steli apicali, che queste instancabili rose continuano a produrre nonostante il freddo incipiente. Tonalità che costituiscono un piacevole sfondo per il lento e inesorabile scurirsi delle corolle con la maturità, fatto insolito questo, poiché generalmente avviene il contrario.
Quali varietà consigliare? «Tra le mie preferite», continua Branchi, «c'è 'Lady Hillingdon', un cespuglio dagli steli rossastri e dal fogliame appena cuoioso, verde lucido con sfumature bronzo, in mezzo al quale risaltano i boccioli appuntiti, che si schiudono gialli e poi diventano albicocca. Mi piace non solo per il modo in cui fiorisce, ma anche per come sfiorisce, spogliandosi dei petali ancora turgidi, che cadono a uno a uno senza lasciare antiestetici seccumi.

Bella anche 'Anna Olivier', per i romantici fiori ricchi di petali. Particolarmeme grandi e vistosi rispetto alle dimensioni del cespuglio, che non raggiunge il metro, in estate soLady Mary Corryno di un pallido rosa, mentre quando le temperature si abbassano tendono al giallo primula. Gialle anche 'Mlle Franziska Krüger', le cui corolle pendule sono impregnate di toni bronzo e rosa, e 'Lady Mary Corry', che produce a profusione fiori crema dal cuore rosa»

E chi ama le rose rampicanti? «Non avrà molta scelta nel gruppo delle Tè, ma non rimarrà deluso da 'Paul Ledé', con fiori pieni tra il giallo alba e il rosa albicocca, dolcemente profumati, che si schiudono su rami lunghi fino a tre metri, o da 'Gloire de Dijon', nata nel 1853 dall'incrocio tra 'Desprez à Fleurs Jaunes' e 'Souvenir de la Malmaison', e subito divenuta famosa per le grandi corolle doppie e piatte, dai petali traslucidi giallo avorio sfumato di salmone, portate da rami flessuosi che possono raggiungere i quattro metri».

Per aumentare le possibilità di scelta e disporre di piante che diventino più alte, meglio orientarsi verso le Noisette, un gruppo di rose nate negli Stati Uniti all'inizio dell'Ottocento, nelle cui vene scorre sangue cinese. Piante di forma delicata, di altezza variabile tra due e dieci metri, hanno rami morbidi, ricchi di tante foglie e di tanti fiori a mazzi, nelle diverse sfumature del giallo, dal primula al burro passando per le tonalità camoscio, zolfo e albicocca-arancio, fino ad arrivare al color oro, al rame e al mattone.


Aimée VibertCrépuscule
Come le , anche le Noisette sono sempre gradevolmente profumate, ma l'aroma è decisamente di agrumi, di frutta, pesca, albicocca o banana e talvolta di muschio. «Tra le migliori», conclude Branchi, «'Crépuscule', un'eccellente varietà che raggiunge i cinque metri, con rami giovani rosso trasparente, coperti di piccole foglie verde chiaro, e fiori che fondono tonalità albicocca, giallo, salmone e camoscio, e 'Aimée Vibert', vigorosissima, con fiori bianco puro profumati di anisetta».







In compagnia di...Maurizio Usai
Quali sono le compagne migliori per le rose d'autunno? Lo abbiamo chiesto a un esperto, Maurizio Usai, architetto del paesaggio e progettista di giardini, che vive e lavora a Cagliari. «Sono molte le piante che si possono abbinare alle rose, ma vorrei suggerire l'insolito accostamento con le graminacee, per realizzare un'ampia bordura di forma rettangolare. Il portamento leggero e flessuoso di queste erbacee perenni ben si accorda infatti con le forme piene e un po' statiche delle rose; inoltre il modo completamente diverso di riflettere i raggi del sole rende possibile realizzare giochi di luce davvero affascinanti, che potranno essere evidenziati da un'esposizione della bordura tra sud e ovest. La luce del crepuscolo farà così brillare le graminacee, mettendo al contempo in risalto le sagome delle rose.
«Per realizzare lo sfondo della bordura», continua Usai, «sceglierei l'altissimo Miscanthus sinensis 'Gracillimus', dalle foglie sottili, verde bottiglia; il luminoso Miscanthus sinensis 'Graziella', dalle infiorescenze argentee e i cespi eretti di Panicum virgatum 'Squaw', il cui fogliame verde scuro con l'avanzare della stagione assume tinte purpuree via via più intense. Di minore sviluppo e quindi perfetto sul davanti, Pennisetum orientale colmerà i vuoti tra i cespugli con le infiorescenze piumose, bianco candido. L'ossatura della composizione è affidata a Elaeagnus x ebbingei, un arbusto sempreverde dalla profumatissima fioritura ottobrina, da tenere potato in morbide sfere.
Volendo arricchire la bordura con altre piante, tenete presente che le corolle arrotondate delle rose si accompagnano perfettamente con tutte le infiorescenze a spiga e con fiori minuscoli riuniti in grandi mazzi, come per esempio salvie e astri.


1. EIaeagnus x ebbingei
2. Rosa 'Safrano'
3. Rosa 'Odorata'
4. Miscanthus sinensis 'Gracillimus'
5. Miscanthus sinensis 'Graziella'
6. Panicum virgatum 'Squaw*
7. Pennisetum orientale
8. Euphorbia x martini
9. Rosa 'Irène Watts'
10. Rosa 'Grüss an Aachen'
11. Plantago major 'Purpurascens'
12. Salvia greggii 'Navajo'
13. Agastache rupestris
14. Nicotiana langsdorffii

 

 

Safrano
Irène Watts

Mermaid
Quanto alle rose, secondo Maurizio Usai, andranno bene tutte le Cinesi e le Tè, ma anche alcClair Matinune rose moderne, come 'Clair Matin', 'Fair Bianca' e 'Mermaid', nelle cui vene scorre una buona percentuale di sangue cinese. Considerando la stagione, da prediligere quelle con fiori dalle tonalità dal rosa all'arancio, dal porpora al bronzo.
Tra queste, 'Safrano', un cespuglio di Tè di grandi dimensioni, con fiori semidoppi dalle sfumature albicocca, e le cinesi 'Odorata', molto amata per il profumo intenso, e 'Bloomfield Abundance', che colpisce per l'abbondanza dei minuscoli fiori rosa raggruppati in deliziosi mazzi. Di dimensioni più contenute (intorno agli 80 centimetri) e quindi più adatte da mettere in primo piano, 'Irene Watts' e 'Grüss an Aachen', simili nell'aspetto sia del fiore, piatto con petali disposti in quarti, sia del cespuglio, a crescita compatta e ordinata. La prima però è rosa sfumato di salmone, con fogliame ramato, la seconda è avorio-crema con velature arancio pallido, più o meno accentuate a seconda del clima.

 


 

Gruss an Aachen
« La mia bordura, adattabile con successo in tutta Italia», conclude Maurizio Usai, «vuole essere solo uno spunto, che poi ciascuno può personalizzare secondo i gusti e il clima. Al Nord, per esempio, si potranno usare a piene mani gli ibridi di Aster ericoides, Sedum spectabile e Chrysanthemum rubellum, mentre al Sud è possibile osare un po' di più, utilizzando al posto di Nicotiana, l'australiano Anigozanthos flavidus, invece di Pennisetum orientale, P. setaceum 'Rubrum', affascinante ma piuttosto sensibile al freddo».

 

Anna Peyron

Coltiviamole così

con i consigli di Anna Peyron, Vivaio Anna Peyron

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Innaffìature, concimazioni e pacciamatura

II caldo eccessivo è una condizione poco favorevole per le rose, che si difendono entrando in parziale riposo. Per mantenerle sane, e fare in modo che ricomincino a fiorire in abbondanza non appena il caldo si attenua, bisogna assecondare questa pausa. Ma in che modo? Prima di tutto sospendendo completamente le concimazioni con la fine di giugno (per riprenderle semmai in autunno) e continuando a innaffiare come al solito, senza aumentare la quantità d'acqua perché, se è vero che il caldo è più intenso, è altrettanto vero che le rose, entrando in parziale dormienza, ne consumeranno di meno. È utile inoltre pacciamare, con foglie o compost il piede di ogni pianta, per limitare l'evaporazione d'acqua.

Potatura

È essenziale eseguire, tra luglio e agosto, una buona rimonda, cioè una potatura leggera per eliminare fiori appassiti e frutti in via di sviluppo e, purtroppo, anche qualche bella corolla, cui è necessario rinunciare a favore della fioritura autunnale. Bisogna asportare, con un paio di cesoie ben affilate, i rami secchi, esili e disordinati e accorciare tutti gli steli, eliminando porzioni comprendenti tre-quattro gemme. Il taglio, come al solito, deve essere eseguito 6-8 min sopra la gemma e inclinato verso il basso dalla pane opposta rispetto alla gemma stessa, così l'acqua piovana potrà scivolare via. Necessario inoltre recidere i rami sopra le gemme poste verso l'esterno del cespuglio, in modo da favorire uno sviluppo aperto e armonico di quest'ultimo, che permetta all'aria e alla luce di penetrarvi.

 

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I VIVAI

ROSE
Vivaio Anna Peyron: Castagneto Po(TO),tel. 011 912982, fax 011 912590, www.vivaioannapeyron.com Vivaio Le rose: Baschi (TR), tel. 0744 957701
II Giardino delle Rose: Chiesanuova (FI), teL. 055 8242388, www.ilgiardinodellerose.it
Rose & Rose Emporium: Torrimpietra (Roma), tel. 06 61697863, cell. 335 7277303, www.rosemporium.it
La Campanella: Cervarese S. Croce (PD), tel. 049 9910905, www.vivaiolacampanella.com

SALVIE E AGASTACHE
Le essenze di Lea: Spianate Altopascio (LU), tel. e fax 0583 20646, cell. 329 0850986, www.leessenzedilea.com

ERBACEE PERENNI
Il Giardino vivace: Pieve di Compito (LU), cell. 333 6479071, ilgiardinovivace@tin.it

GRAMINACEE
Clara Garden-vivvai Bilancione: Bellaria Igea Marina (RN), tei. 0541 330583, fax 0541 330311, www.claragarden.it

I CONVEGNI

II 14 ottobre, presso la Reggia di Caserta, si svolgerà la conferenza internazionale sulle rose dal titolo "Le rose nel Mediterraneo da Maria Carolina ai giorni nostri", alla quale interverranno Charles Quest-Ritson, Maurizio Usai, Walter Branchi, François Joyaux, Helga Brichet.

Per informazioni:
RosEvent, Franca Gambini, tel. 0721 910396,3394677150, o Helga Brichet, tel. 0742 99288.

 

Gloire de Dijon


Walter Branchi

Insieme con la musica, le rose sono la sua grande passione, in particolare, ha dedicato il suo raffinato vivaio di Baschi (Tr) alla coltivazione e alla vendita di Cinesi, Tè e Noisette, rose antiche e rifiorenti dall'intenso profumo.

Maurizio Usai
Nato a Cagliari nel 1979, laureato in ingegneria e architettura, progetta giardini e terrazzi in varie parti d'Italia, mettendo a frutto le sue conoscenze botaniche e dando sfogo alla grande passione per il verde.

Anna Peyron
Da 26 anni si occupa del suo vivaio-giardino a Castagneto Po, in provincia di Torino, dove gestisce, con instancabile passione ed entusiasmo, aiutata dalla figlia Saskia Pellion, importanti collezioni di rose, ortensie e clematiti.