RIMARRA' IN PIEDI ?
di Enrico Bassignana (Giardinaggio, dicembre 2006)

È importante capire se alberi secolari o di grandi proporzioni
sono saldi nella loro posizione
In che modo si può essere certi che gli alberi del proprio giardino siano solidi, a prova di crollo? Com'è possibile prevenire incidenti, in assenza di lesioni o di altri segni premonitori? "Si tratta di un compito che è consigliabile lasciare a esperti del metodo VTA, cioè Visual Tree Assessment" risponde Roberto Gasperoni, responsabile del dipartimento Ambiente-verde urbano di Agri2000 (tel. 051/249590, www.agri2000.it). "Si parte infatti da un'analisi visiva, che poi se occorre si perfeziona impiegando tre tipi di strumenti".



Segni premonitori sono la comparsa di funghi nei pressi del ceppo o sul legno, o le gallerie di insetti xilofagi (generi Cossus e Zeuzera, rispettivamente rodilegno rosso e giallo): "Si inizia col "martello elettronico", che evidenzia la presenza di alterazioni nel tronco. Poi si passa al "resistograph", che mediante l'infissione di una sottile punta d'acciaio nel tronco ne analizza la densità e la resistenza". Una pianta è stabile se almeno il 30% della "parete residua" (la porzione esterna del tronco) è efficiente: "Altrimenti si verifica col 'succhiello di Pressler', che preleva un cilindretto di legno dal tronco, su cui si effettuano prove di tipo meccanico. Ci sono infatti patogeni che alterano la cellulosa (e allora il legno diventa fragile, tipo fetta biscottata), e altri che colpiscono la lignina (e il legno diventa morbido, tipo panino)".

 


Sono a rischio le piante troppo vicine a una abitazione (perché da quel lato le radici non si possono sviluppare), quelle vicine a muri di recinzione o a strade, specie se si effettuano scavi che possano danneggiare l'apparato radicale (per esempio per la posa di sottoservizi: in questo caso è utile annotarselo, in modo da poterlo comunicare a chi poi eseguirà i controlli), infine gli esemplari vecchi o inadatti al clima locale o al terreno su cui crescono.


Le specie più a rischio? "Pioppi, ippocastani, tigli, bagolari e anche i cedri, che non manifestano sintomi ma sono da controllare quando il loro diametro supera i 50-60 cm".

 

 

PARLIAMO DI COSTI
Quanto costa far controllare ed eventualmente abbattere un albero? "Per una pianta singola o per un numero limitato di esemplari il costo unitario è ovviamente maggiore rispetto ai controlli su un viale o su un parco" spiega Gasperoni.
"L'ordine di spesa varia in base a numerosi parametri (dimensioni dell'albero, numero di controlli necessari ecc.), ma è sull'ordine dei 400-500 Euro".
E per l'abbattimento? "Il discorso è analogo. Se consideriamo come esempio una latifoglia di 12-16 m d'altezza, in un giardino di medie dimensioni, bisogna mettere in conto almeno 400-500 Euro".
"La cifra, però, aumenta se si è molto vicini ad altre case o a strutture che possono essere danneggiate dalla caduta: in questo caso l'albero viene abbattuto a pezzi, iniziando dall'alto, e la spesa aumenta".