Margherite
Un po', molto, alla follia...

Testo e foto di Didier Willery
(L'Ami des jardins, agosto 2004)

traduzione di Mariangela Barbiero


Già le amavamo molto, ora ci faranno impazzire.
Le margherite ritornano con forza nei nostri giardini
con forme stupefacenti, o molto più resistenti...

 

 





Anche se rassomiglia in tutto alle vecchie margherite, 'Becky' è una recente selezione americana che ha tutto della 'super margherita':
resistenza eccezionale al vento e fioritura di una durata senza pari.





 

«Le margherite sono i fiori più simpatici che ci siano...» Se avete visto il film "C'è posta per te", potreste ricordarvi questa piccola frase detta da Meg Ryan a Tom Hanks quando lui le offre un mazzo di margherite. Quale giardiniere la contraddirebbe? Simbolo dell'amicizia e dell'amore ma anche della semplicità, le margherite crescono nella maggior parte dei giardini tradizionali, per lo più ai bordi dell'orto. Questo posto gli conviene più di qualsiasi altro, perché deperiscono abbastanza velocemente se non ci preoccupiamo di dividerle e trapiantarle regolarmente.

Settembre sarà il mese ideale per comprare e piantare le vostre giovani margherite. Scegliete piante fornite di molti getti per ottenere subito una pianta forte.

 

Piante molto adatte ai nostri climi

I Leucànthemum (questo è il nome "dotto" delle margherite) sono piante che si trovano allo stato spontaneo in Europa. Il Leucànthemum vulgare è ancora molto diffuso nelle campagne, specialmente in terreno argillo-calcareo. Leucànthemum maximum è originario invece delle regioni montagnose (Pirenei).

Queste due specie molto diffuse sono quindi particolarmente adatte ai nostri suoli e al nostro clima. Fanno altresì parte della storia dei nostri giardini, dove vengono coltivate almeno dalla fine del XVII secolo, epoca in cui sarebbero state introdotte per la prima volta a fini ornamentali nel Jardin des Plantes di Parigi. Da allora, non sono mancate in nessun giardino di campagna dove la loro fioritura abbondante accanto a quella delle phlox e delle malvarose, sta bene tanto nei giardini quanto nei vasi da chiesa.
I vivaisti le coltivano "seriamente" dalla metà del ventesimo secolo, con selezioni venute dall'estero ma anche apparse da noi grazie a ibridazioni naturali. Queste margherite fanno dunque parte del nostro patrimonio da ormai molte generazioni di giardinieri.

'Barbara Bush', una cugina americana

Ecco la prima margherita il cui fogliame è attraente quanto la fioritura (se non di più).
Le foglie, di un verde venato d'argento, sono elegantemente marginate di giallo. Magnifica in vaso o in serra, è difficile in piena terra. Ha bisogno di una situazione allo stesso tempo luminosa e libera, ma non troppo soleggiata. Un po' complicata, questa bella americana... (Altezza: 50 cm. Fioritura: da metà luglio a metà agosto).

 

Un'incredibile diversità di forme

Per molti di noi, una margherita è una semplice corona di petali bianchi (botanicamente si chiamano ligule - vedi riquadro più sotto), che circondano un disco giallo. In effetti, le numerose cultivar selezionate mostrano una grande variazione su questo tema. Alcuni fiori ci divertono con i loro petali sottili, attorcigliati, con 'effetto ricci' ('Stamm Pötschke', 'Priesterkragen', 'Marion Collyer'). Altre ci affascinano per i loro fiori "doppi", i cui capolini (vedi riquadro più sotto) sono interamente costituiti da ligule ('Wirral Supreme', Prieuré'...). Qualcuna si contenta di essere "semidoppia" ('Clairette', 'Esther Read'). Tra le selezioni più recenti, 'Fiona Coghill' e 'Old Court Variety' cambiano col passare dei giorni, si riempiono a poco a poco per finire come un vero e proprio pompon. Esiste anche una margherita giallo pallido (Leucànthemum 'Sonnenshein') in cui il colore sorprendente si sposa bene con i fiori violacei delle salvie e delle linarie. A ciò si aggiunga che variano molto in vigore e altezza. Se le margherite giganti soddisfano chi ama farne mazzi, i giardinieri preferiscono invece le varietà più basse, più resistenti al vento.

Le varietà classiche

Per un giardino naturale Generosa Ideale in mazzo Compatta
'Maikönigin' Leucathemum maximum 'Wirral Suprème' 'Silberprinzesschen'
Soprannominata "regina di maggio" è una forma un po' più regolare del Leucanthemum vulgare. Non è veramente perenne ma si riproduce spontaneamente grazie ai suoi numerosi semi.
Ideale per un giardino "naturale" o un prato fiorito.

In campagna, si trovano spesso grandi gruppi di margherite semplici nelle aiole, talvolta anche nei vialetti. Generose, contribuiscono ai mazzi da chiesa durante tutta l'estate, ma talvolta dopo un temporale hanno bisogno d'essere tutorate o legate.

Pur se 'doppie' di costituzione, i capolini mantengono un aspetto leggero e lievemente sofisticato. E' una varietà ideale come fiore da taglio, ma in aiola non sempre ha un bel portamento.

I suoi capolini semplici sono prodotti alla sommità di corti steli. Questa varietà è ideale in primo piano o per formare i bordi delle aiole, in compagnia di veroniche nane. Spariscono rapidamente se non vengono divise.

Altezza: 40-80 cm.
Fioritura: da maggio a settembre.
Altezza: 0,70-1 m.
Fioritura: luglio-agosto.
Altezza: 80 cm.
Fioritura: fine luglio-agosto
Altezza: 30-40 cm.
Fioritura: luglio-agosto.

 

 

La margherita precoce 'Maikönigin'
è la compagna perfetta dei gerani primaverili
come Geranium × magnificum.

Non esattamente perenne, si riproduce però da sola grazie al fatto che si dissemina abbondantemente.




Le novità

Robusta Un colore inedito

Anche se a prima vista sembra una comune margherita, questa varietà se ne discosta per i suoi steli molto robusti e ben ramificati, estremamente resistenti al vento e ai temporali, e molto fioriferi. Eletta negli USA "Pianta perenne dell'Anno 2003".

Altezza: 60-70 cm.
Fioritura: da fine giugno a fine settembre.

La prima, e per il momento l'unica, margherita a fiore colorato. Il giallo acido si fa più pallido a poco a poco col passare dei giorni. Dividete la pianta ogni anno subito dopo la fioritura perché resti vigorosa.

Altezza: 60 cm.
Fioritura: da inizio luglio a metà agosto.

Insolita
Luminosa

I capolini semplici sono completati da qualche giro di ligule più corte all'interno del disco, che gli donano un aspetto insolito. 'Christine Hageman' produce il medesimo tipo di fiori, ma su steli più alti (90 cm).

Altezza: 50 cm.
Fioritura: da fine luglio a fine agosto.

Bellissima varietà doppia il cui cuore giallo verdastro illumina l'intera corolla. È robusta, molto fiorifera, e gli steli sopportano bene il peso dei fiori.

Altezza: 60 cm.
Fioritura: da metà giugno a metà settembre.

 

Accoglietele nelle bordure e nelle aiuole

Anche se le margherite fanno parte del repertorio di base delle aiuole di perenni, non è facile accostarle ad altre piante. Esse sopportano in effetti molto male la concorrenza degli arbusti, sono troppo vigororose per molti rosai, e la più parte delle varietà necessita di essere divisa regolarmente (ogni due anni) per restare fiorifera. Sembra dunque più saggio coltivarle ai bordi degli orti, lungo un muro o una recinzione, in un posto che venga regolarmente rimaneggiato e dove prendano posto altre piante poco longeve (aquilegie, lupini, geum...).

Novità robuste

Tuttavia, un raggio di speranza è comparso con 'Becky', una selezione americana che, come tutto ciò che arriva da laggiù, deve essere descritto con superlativi. Più vigorosa, i ciuffi di questa "supermargherita" per il momento sono sopravvissuti a tre anni (e due inverni) senza essere divisi né mostrare il minimo segno di debolezza. I suoi steli molto robusti possono raggiungere 1 cm di diametro (e 70 cm di altezza) e non temono assolutamente né il vento né i temporali. I fiori non si accontentano di apparire alla sommità degli steli, ma nascono anche su numerose ramificazioni laterali. È davvero semplice: si potrebbe credere che sia di plastica! Non è ancora diffusa da noi se non tra pochi intimi, ma se la stanate in una delle prossime mostre orticole, prendetela senza indugio: questa margherita sarà senza alcun dubbio la migliore amica dei giardinieri del XXI secolo!




In terra secca e povera,
le margherite restano più piccole
e più resistenti al vento.

Nella foto accanto si sono riseminate su un tappeto
di Phuopsis stylosa (si trova in vendita anche da Priola - ndt)
in compagnia di aglio giallo (Allium molly).

 

 



 

 

 

Prediligono

Una terra consistente, ricca e fresca in estate, per aiutare una fioritura di 6-8 settimane.
Una terra drenata in inverno, per evitare il marciume al cuore dei ciuffi.
Essere divise almeno ogni due anni, al fine di restare vigorose e continuare a fiorire in abbondanza.
Un luogo soleggiato e sgombro, per ottenere steli dritti e robusti, capaci di sopportare il peso dei fiori.

Temono

La concorrenza di alberi o arbusti, che le portano a prostrarsi.
Le terre sabbiose, leggere, acide, troppo povere o troppo secche per i loro gusti.
I luoghi ventosi dove non riescono a restare dritte.

 



Mescolate le margherite alle graminacee per ricreare l'ambiente naturale dei prati fioriti. Le stipe (Stipa splendens) e il panìco (Pànicum virgatum) sono i migliori compagni possibili.



L'insolito colore giallo pallido del L. 'Sonnenschein' fa meraviglie a fianco di fiori viola come quelli delle veroniche (Veronica spicata) o come qui, di semplici linarie (Linaria purpurea).

 

Un'aria di famiglia
Altre "margherite" per situazioni difficili


La forma a "margherita" è il segno distintivo della maggior parte delle piante della famiglia delle Asteracee (in passato dette Composite), tutte molto facili da riconoscere. Alcune assomigliano moltissimo alle comuni margherite e le possono sostituire in situazioni nelle quali queste ultime crescono male: l'Anthemis perenne 'Sauce Hollandaise' (foto a fianco) in terreno povero e secco, le echinacèe bianche (Echinacèa purpurea 'White Lustre') in terra più argillosa e umida.


Il consiglio dello specialista
-
"Si adattano alle mode"

 

“Nella nostra collezione di margherite, coltiviamo ancora varietà di origine belga ('Beauté Nivelloise', 'Stern von Antwerpen' o 'Elégance Anversoise') che mio padre ha scovato laggiù subito dopo la guerra. All'epoca, si richiedevano grandi fiori semplici su alti steli, da taglio. In Francia, quest'attività ha favorito le varietà a fiore doppio, come 'Wirral Pride' e 'Wirral Suprème' (foto a fianco) che apportavano un candore perfetto, indispensabile ai bouquet da sposa.
Poi la moda
è ritornata al giardino, con fiori più leggeri, dai petali sottili come 'Marie-Agnès' e 'Bernadette Lepage', due varietà da noi selezionate e dedicate alle mie sorelle, o ancora 'Clairette', trovata da uno dei nostri capi giardinieri. Oggi sono richieste soprattutto margherite nane, che vengono bene in vaso e nei carrelli delle giardinerie. Questa tendenza traduce altresì un reale bisogno di varietà a steli robusti, capaci di tener testa al vento senza accasciarsi, al fine di meglio mescolarsi con le altre perenni dell'aiuola. Come diceva mio padre, aggiungono il bianco così utile nel far risaltare gli altri colori".




Luc-André Lepage,
Pép. Lepage,
Chemin des Perrins
49130 Les Ponts-de-Cé.
Tel.: 024144 9355
web: www.lepage-vivaces.com

 

 

Un 'fiore' più complesso
di quanto non appaia



Si parla sempre della margherita come di un fiore, ma in realtà questa si compone di un'intera colonia perfettamente organizzata. Ogni capolino (nome di questa forma di fiore a margherita) è in effetti composto da decine di piccoli fiori fertili stretti gli uni contro gli altri in un disco centrale. I fiori situati al margine sono sterili e composti da un unico "petalo" che si dovrebbe chiamare ligula, risultante dall'allungamento e dalla successiva unione dei 5 petali iniziali. Il loro ruolo consiste nell'ingrandire il fiore, per attirare gli insetti e fornirgli una pista d'atterraggio. Sotto l'apparente semplicità, le margherite nascondono in realtà una vera società vegetale perfettamente organizzata!

 

 

 

 

 

Le chiavi del successo

Piantumazione. Piantate le margherite in settembre o alla prossima primavera (tra marzo e maggio) dato che tutte le giovani piante temono l'umidità invernale. La terra dev'essere ben dissodata e ammendata con compost o letame ben maturo.
Consiglio di coltivazione. Nel mese di maggio, prendete l'abitudine di accorciare a metà gli steli situati sul perimetro dei ciuffi delle varietà alte. Scaglionerete così la fioritura ed eviterete sicuramente di dover tutorare la pianta in caso di temporali.
Mantenimento. Alla fine della fioritura, tagliate gli steli raso terra per stimolare la formazione di nuove foglie basali e di nuovi getti. Garantiranno la sopravvivenza della pianta in inverno.
Moltiplicazione. Un autunno su due, estirpate la pianta intera subito dopo la fioritura e dividetela in pezzi grandi quanto una mano, che ripianterete immediatamente un po' più lontano. In aprile, potrete dividere la nuova pianta separando ogni stelo munito di radice.