ASTILBE, FIORI COME MORBIDI PENNACCHI

esuberante fioritura color magenta di Astilbe chinensis taquetii 'Purpurlanze',

Erbacee perenni facili e fobuste ma un po' dimenticate, amano cimi e suoli freschi.
Scopriamo le nuove varietà, compatte e armoniose, con fiori dal bianco al rosso


di Margherita Lombardi - foto di Ferruccio Carassale e Marianne Majerus

( Gardenia, maggio 2010)




Alte, eleganti e aggraziate, nel fogliame e nella fioritura morbida e luminosa, le astilbe meriterebbero una maggiore diffusione nei giardini italiani, che ancora le ospitano poco. Originarie in parte dell'Asia orientale e in parte dell'America settentrionale, dove crescono nelle praterie umide e nei boschi aperti, queste erbacee perenni dalle radici rizomatose sono entrate in coltivazione soltanto alla metà dell'Ottocento, ma sono state subito molto apprezzate, in particolare nell'Europa centro-settentrionale, il cui clima è loro favorevole.


A.x arendsii 'Erica'

A.x arendsii 'Cattleya'


A. thunbergii 'Straussenfeder'


A.x rosea 'Peach Blossom'

a.chinensis pumila
«Le astilbe sono piante eccezionali, facili e robuste, con fiori vaporosi, che in Italia sbocciano perlopiù da maggio a luglio-agosto, anche a seconda dell'altitudine», dice Pier Luigi Priola, noto vivaista trevigiano che da anni le colleziona. «In Italia hanno incontrato un certo successo fra il 1980 e il 1990, poi sono state dimenticate dai giardinieri e dai vivaisti. Nei climi giusti crescono benissimo, ma temono il caldo e la siccità e inoltre spesso si sbaglia a piantarle, ritenendole a torto piante da ombra, dove invece fioriscono male. Vanno coltivate a mezz'ombra, per esempio ai piedi delle latifoglie, oppure, nei climi e terreni più favorevoli, al sole».

Da brave sassifragacee, le astilbe hanno fiori piccini, a cinque petali, "a forma di cucchiaio" come dicono gli inglesi, o più stretti: bianchi, crema, rosa, lilla, malva, rossi, porpora, sono riuniti in pannocchie più o meno piumose, irresistibili per i bravi giardinieri che vogliano dosare forme, volumi e densità. Seccano presto, i fiori delle astilbe, ma bene, assumendo sfumature rugginose e
rimanendo gradevolmente sulla pianta fino all'inverno.


Anche le foglie sono decorative: con margini più o meno dentati, intere, lobate o composte al punto da «essere straordinariamente simili alle felci», come scrive Christopher Lloyd nel suo il giardino ben temperato (testo prezioso, purtroppo quasi introvabile, pubblicato da Rizzoli nel 1970), che continua: «Le varietà dai fiori rossi e carminio hanno foglie giovani di un ricco color susino che si trasforma in verde, ma rimangono sempre più scure nelle varietà a fiore rosa e bianco». 

Nonostante delle quattordici specie esistenti solo cinque o sei siano entrate in coltivazione, sono stati creati molti ibridi e varietà, grazie alla facilità con la quale le astilbe si incrociano e al lavoro dei vivaisti europei che se ne sono appassionati: nell'Ottocento, il francese Pierre Lemoine, nel Novecento, il tedesco Georg Arends e l'inglese Adrian Bloom. Le differenze fra i vari ibridi e cultivar, per praticità raggruppati in base al "genitore" più significativo, riguardano dimensioni e portamento delle piante, colore e durata della fioritura.


A.x arendsii


A.x arendsii 'Ellie'

A.japonica 'Montgomery'

A.japonica 'Koln'



Alte, ma non altissime


«Negli ultimi tempi sono state introdotte sul mercato nuove varietà di taglia più compatta e a portamento più ordinato, più facili da utilizzare in giardino rispetto alle classiche, che raggiungevano anche i 2 metri di altezza», spiega Priola. Tra quelle comunque più voluminose, Astilbe chinensis taquetii 'Superba' che raggiunge i 120-150 centimetri; 'Cattleya', con pennacchi rosa orchidea, appartenente al ricco gruppo delle A. x arendsii, creato da Arends agli inizi del Novecento, alta solo 90-100 centimetri; 'Straussenfeder', rosa scuro, annoverata nel gruppo delle A. x thunbergii, che si distinguono per le infiorescenze arcuate, arriva a 80-100 centimetri. Di taglia più contenuta, sui 40-60 centimetri, sono A. x A.x arendsii 'Beatrice' arendsii 'Ellie', 'Erica' e 'Beatrice'A.simplicifolia 'Bronze Elegance', con infiorescenze nei toni del rosso, rosa e porpora, profumate nella terza. Di dimensioni analoghe, nel gruppo derivato da A. japonica, risaltano la rossa 'Montgomery' e 'Peach Blossom', di un tenero rosa pesca.

Più piccole ancora, una trentina di centimetri scarsi, sono A. x arendsii 'Rock and Roll', a fiore bianco, e, derivate da A. simplicifolia, specie nana giapponese, 'Aphrodite' e 'Bronze Elegance', entrambe a fiore rosa, l'una a foglia porpora e l'altra bronzo.
Di altezza analoga, anche una graziosa varietà spontanea, individuata in Tibet: A. chinensis pumila, con infiorescenze rosa-lilla, o, come dice Christopher Lloyd, «di un malva molto discutibile e sorprendente», che suggerisce di utilizzare «con le margherite giallo-oro dall'occhio nero della Rudbeckia speciosa 'Goldsturm'», per giocare sul contrasto dei colori; fiorisce, questa piccola astilbe, da luglio a settembre ed è, assicura sempre Lloyd, «un'ottima pianta, particolarmente adatta ai giardini con terreno pesante e bagnato».

Discorso che vale anche per A. simplicifolia e le varietà derivate.

Infine, come utilizzare le astilbe? Nei bordi misti, nei boschi di latifoglie, oppure, ma solo in climi freschi e terreni umidi al sole, accostandole ad altre piante amanti del fresco, come felci, rododendri e azalee o ad altre erbacee perenni, ma a foglia larga, come Hosta, Rodgersia e Ligularia. In ogni caso, piantatele in macchie, come in natura: danno il meglio di sé.

    


Chi sono: il genere Astilbe vanta 4 specie, numerosi ibridi e varietà.
Famiglia: Saxifragacee.
Origine: le specie provengono da Cina, Giappone e Nordamerica.
Caratteristiche: erbacee perenni rizomatose, alte da 50 a 200 cm.
Foglie: molto ornamentali, sono decidue, lunghe da 25 a 75 cm; dentate e appuntite, possono essere semplici oppure composte, intere, lobate o divise.
Fiori: minuti, a cinque petali, porpora, sono riuniti in vistose pannocchie piumose, lunghe 20-45 cm. Nel nostro Paese sbocciano da maggio ad agosto e, a volte, a settembre-ottobre; le infiorescenze appassiscono in fretta, ma sono adatte a essere seccate.


Pier Luigi Priola
Grande esperto di erbacee perenni, che introduce e coltiva con inestinguibile entusiasmo, da qualche anno ha inserito in catalogo anche numerosi arbusti.
ASTILBE
Coltiviamole così


Con i consigli di Pier Luigi Priola
disegni di Linda Pellegriini

CLIMA
Coltivare le astilbe è piuttosto facile: l'unico pericolo è la siccità, che può danneggiarle anche se coltivate nei luoghi e nelle posizioni più adatte. Completamente rustiche (zona di rusticità 7B), amano i climi freschi; non sono quindi adatte all'Italia centrale e meridionale, salvo che in località elevate o con microclimi particolarmente favorevoli.
ESPOSIZIONE
Piantatele a mezz'ombra, per esempio ai piedi di latifoglie. Possono essere coltivate anche al sole soltanto nei climi e nei terreni freschi; in ombra totale, invece, fioriscono poco e male.
TERRENO
Deve essere fertile, leggero e fresco, anche durante l'estate, non calcareo. Astilbe simplicifolia, A. chinensis e varietà si adattano anche a suoli pesanti, molto umidi e perfino paludosi.
COLTIVAZIONE IN VASO
Occorrono contenitori larghi 30 cm; ma Astilbe saxatilis e altre specie e varietà piccole si accontentano di ciotole di 15-20 cm. Usate un miscuglio di terra di bosco, terriccio torboso e sabbia di fiume in parti uguali.
IRRIGAZIONI
Bagnate nei periodi asciutti, in particolare durante la fioritura, in modo da conservare il terriccio fresco.
CONCIMAZIONI
Le astilbe sono piante voraci, che vanno nutrite adeguatamente, pur senza esagerare. Date loro stallatico o cornunghia in febbraio e un concime chimico a lenta cessione come Osmocote in marzo-aprile; in alternativa all'Osmocote, durante la bella stagione, ogni 15 giorni, somministrate un concime liquido per piante fiorite.
PROPAGAZIONE
Potete propagare le Astilbe per seme, in febbraio-marzo, o, più facilmente, per divisione dei cespi, operazione comunque necessaria ogni due-quattro anni per diradarle. Va effettuata tra fine inverno e inizio aprile, prima che entrino in vegetazione, dopo aver ripulito le piante da steli e foglie secche. Estraete i cespi, aiutandovi con un forcone; eliminate le parti vecchie e deboli, dividete il resto in due-tre porzioni e ripiantatele subito, alla densità di 5 piante al metro quadrato nel caso delle astilbe di maggiori dimensioni, di 10-12 nel caso delle più piccole.
MALATTIE
Le astilbe, nei climi a estate calda, possono soffrire di oidio, ma vi si rimedia facilmente con prodotti a base di zolfo.


Dove si trova
Azienda agr. Pier Luigi Priola:
via Acquette 4, Treviso,
tel. 0422 304096, www.priola.it
L'Erbaio della Gorra: Strada Gianardo 11, Casalborgone (Torino), tel. 011 9174168, cell. 328 1632813.
Susigarden: via Marconi 157, Aiello del Friuli, Udine, tel. 0431 973417, www.susigarden.com
Quanto costa
A seconda della varietà, 3-6 € una pianta in vaso largo 12-16 cm.