L'alberello che fa primavera

Fiorisce già a fine inverno Amelanchier lamarckii, specie adatta a giardini di campagna e di città,
che si trovino in climi freschi o mediterranei



di Pia Meda, foto di Massimo Demma(Gardenia, marzo 2010)






Non particolarmente diffuso, ma adatto alle situazioni più diverse, Amelanchier lamarckii è un alberello interessante in tutte le stagioni: in primavera quando dà spettacolo con la delicata fioritura bianco puro; in estate quando si riempie di frutti rossi, porpora, nerastri; in autunno quando la chioma si accende di giallo e di rosso. Per di più, sta bene sia in campagna che in città, nei climi freschi come in quelli mediterranei.

Per le sue dimensioni, è ideale per i piccoli giardini
. «In uno di questi, circondato da quattro mura», racconta Antonio
Perazzi, progettista di spazi verdi in Italia e all'estero
(www.antonioperazzi.com), «ho creato una stanza semplicissima, ma elegante e raccolta, fatta da un prato quadrato di margheritine (Bellis perennis) circondato lungo tutto il perimetro da Amelanchier disposti con regolarità su una pavimentazione di acciottolato. In un altro piccolo giardino di Milano, invece, ho costruito tutto il progetto intorno a un Amelanchier ai cui piedi ho piantato un tappeto di fragoline di bosco rifiorenti (Fragaria vesca 'Alexandra'): dalla primavera all'autunno bambini e merli si contendono i frutti dell'una e dell'altra pianta».

In spazi verdi più ampi Amelanchier lamarckii può venir mescolato ad altre piante. «In un giardino di 4.000 metri quadrati vicino a Bologna, l'ho accostato ad altri fruttiferi ornamentali, giocando sulla scalarità delle loro spettacolari fioriture», prosegue Perazzi. «Ho creato una dozzina di filari monospecifici di Amelanchier lamarckii, Prunus mume di varietà rosa e rosse, Prunus ibridi giapponesi e peschi: filari tra loro paralleli e ben visibili dall'interno della casa. I primi a fiorire, in febbraio, sono i Prunus mume, seguiti dagli Amelanchier, dai Prunus ibridi giapponesi e, a fine aprile, dai peschi. Per rendere ancora più emozionante lo spettacolo primaverile, ho piantato sotto agli alberi una gran quantità di Narcissus 'Actaea'».
Se tutto ciò valorizza l'aspetto dell'albero tra marzo e aprile, per sottolinearne le performance autunnali si può piantargli vicino piante, come l'albero della nebbia (Cotinus coggygria), il cui fogliame da ottobre in poi assume belle tonalità rosse e color arancio.



Amelanchier lamarckiì Alberello, spesso arbusto, di origine incerta, appartiene alla famiglia delle Rosaceae
Caratteristiche: specie a foglie caduche, alta sino a 10 m, è apprezzata per la precoce e copiosa fioritura primaverile e la vivace colorazione autunnale della chioma.
Corteccia: liscia, grigio-marrone, con il tempo diventa finemente fessurata.
Foglie: ovato-acuminate, con pagina superiore più scura di quella inferiore, in autunno assumono colorazioni gialle, rosse, arancioni.
Fiori: raccolti in racemi, sono bianchi, con cinque petali a forma di stella. Compaiono in marzo, appena prima delle foglie, o quando queste stanno per spuntare.
Frutti: piccoli pomi commestibili, simili a grossi mirtilli, prima rossi poi marrone-nerastro, maturano tra maggio, giugno e luglio. Si usano nella preparazione di marmellate e liquori.







A sinistra: la corteccia di Amelanchier lamarckii, è grigio-marrone e fessurata.
A destra: le foglie prima di cadere si colorano di mille sfumature.
Sopra: i piccoli fiori hanno cinque petali.

 

 

Le sue esigenze

con i consigli di Fabrizio Fessia della Floricoltura Fabrizio Fessia

Esposizione: Amelanchier lamarckii vuole sole o al massimo la mezz'ombra, altrimenti cresce poco compatto, ha fioritura ridotta e foglie autunnali dalle tinte non particolarmente vivaci.

Temperatura: pianta rustica, resiste a temperature sino ai -20 °C ed è quindi indicata per le zone più settentrionali del nostro Paese. Pur amando i terreni freschi, tollera l'asciutto, e dunque può venire utilizzata anche al Sud. Sopporta bene l'inquinamento atmosferico, ma non la salsedine.

Terreno: preferisce i suoli umidi, ben drenati ma non troppo secchi, ricchi di humus e tendenzialmente acidi.

Innaffiature: Amelanchier lamarckii va bagnato bene nell'anno dopo l'impianto, da quando mette le foglie sino all'autunno, in modo che il terreno rimanga sempre un po' umido. Successivamente va innaffiato soltanto se si trova in zone molto calde o in periodi di grande siccità: in questo modo si favorisce l'accesa colorazione autunnale delle foglie. Quando va a frutto, va bagnato una volta alla settimana o anche più spesso, a seconda dell'esposizione e della temperatura.

Concimazioni
: al momento dell'impianto, sotto e tutto attorno al pane di terra, va messo stallatico maturo o un prodotto a lenta cessione. Poi, se il terreno non è povero di nutrienti, non sono necessarie ulteriori concimazioni. Altrimenti se ne fa una organica con letame in inverno, prima dell'emissione delle foglie, e una minerale durante la primavera, quando la pianta comincia a vegetare.

Messa a dimora: gli esemplari in vaso possono venir piantati tutto l'anno, tranne che nei mesi più caldi, a luglio e agosto, e quando il terreno è gelato.

Potature: non sono necessarie. Volendo, quando la pianta è a riposo, a fine inverno-inizio primavera, si può eseguire una potatura leggera per eliminare i rami troppo fitti o disordinati.

Propagazione: Amelanchier lamarckii può venir riprodotto tramite semi; appena maturi, si interrano in un substrato costituito per metà da terriccio universale e per metà da sabbia grossolana; la germinazione è rapida.



DOVE SI TROVA
Floricoltura Fabrizio Fessia:
S.S. 143 reg. Rotonda, 13881 Dorzano (Biella), tel. 0161 967940, www.fessiafabrizio.it

Flora 2000
: via Zenzalino Sud 19/a, 40054 Budrio (Bologna), tel. 051 800406, www.flora2000.it

QUANTO COSTA

Una pianta in vaso alta circa 80 cm costa 30 €; alta 3 m, sempre in vaso, costa 120-150 €.