IPPOCASTANI TAGLIATI INVECE CHE POTATI
a cura di Mariangela Barbiero (febbraio 2007)

 

Il discorso sulla potatura dei grandi alberi, soprattutto di quelli del verde pubblico, sta a cuore a molti ormai, giardinieri e non solo, perché i disastri dovuti a quelle che non si possono chiamare potature, ma sconci, si vedono solo dopo diversi anni, e magari i cittadini attribuiscono la colpa di rovinose cadute alle amministrazioni municipali in carica, mentre i veri colpevoli sono già nel dimenticatoio.

Compito della nostra associazione 'Tra Fiori e Piante' è tra l'altro quello di sensibilizzare opinione pubblica e amministratori sulla necessità di affidare l'incarico delle potature a dendrologi, che spesso sono professionisti 'free lance' e non hanno vere e proprie ditte, perché non tagliano per trarre profitto, ma perché amano e rispettano gli alberi. A volte, capita che un'impresa abbia tra i suoi quadri anche un dendrologo, mentre invece sarebbe doveroso e imprescindibile che l'avesse per legge. Dobbiamo batterci per ottenere questo.

Metto qui di seguito le foto che ho scattato stamane nel giardino di un'amica giardiniera, oggi perfettamente conscia di questa necessità, ma che a suo tempo fece 'potare' i suoi ippocastani da uno che sapeva usare la motosega e che sugli alberi ci poteva salire... ma non ne conosceva la biologia. Quelli che vedete sono i risultati. Naturalmente per i privati è difficile verificare le condizioni di alberi di prima grandezza, quali sono gli ippocastani, perciò dei danni ci si accorge solo quando è troppo tardi.

Giovedi 1 marzo 2007 saremo in piazza a Gradisca d'Isonzo, dove l'amministrazione comunale ha affidato a un dendrologo la 'riduzione' di cinque Pinus pinea, un lavoro che durerà l'intera giornata. Chiamo tutti quelli che possono ad assistere, per testimoniare con la loro presenza quanto venga apprezzato un tale comportamento delle istituzioni.

Sulle potature esistono già nel sito diversi articoli, che invito a rivedere.